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Discussione: Che cosa vuol dire antiproibizionismo?

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  1. #1
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    E' una discussione senza fine e si continua a girarci intorno, non si afferra il senso e ci si perde nel qualunquismo dei luoghi comuni, non e' questione di bianco o nero, ne di tutti pochi o nessuno ma proprio del primo paletto da piantare, del primo passo concreto da fare che se deve mostrarsi così complicato anche solo da comprendere e' meglio lasciar perdere.
    Una cosa, l'ordine che e' un concetto senza il quale l'essere umano non puo' progredire viene sempre dopo il caos.
    E' gestendo il caos atomo per atomo che la natura o meglio la vita stessa per come la conosciamo si e' formata
    prendendosi i suoi tempi e stabilendo gli equilibri necessari.
    Nella metafora il caos rappresenta ovviamente una forma aperta di liberta' colletiva che sarebbe il punto da cui partire, dopo riordinando e regolando in modo da arrivare ad un giusto equilibrio sulla base di quello che siamo realmente in grado di sostenere e gestire a livello sociale.
    Mentre in qualsiasi altro modo si continua solo a mettere pezze mentre si creano altri strappi, non se ne esce.
    Con il proibizionismo in generale NON e' possibile risolvere alcun problema, punto.
    Questa non e' un'opinione ma proprio un dato di fatto inoppugnabile, a dimostrarlo ci sono secoli di storia e milioni di esempi piccoli medi e grandi e credo non un solo caso che abbia funzionato se non in minima parte a livello sociale e anche in quei rari casi pagando un prezzo altissimo, sia sotto il profilo economico che sociale.

    Ora, e' bello potersi permettere di sindacare ed e' comunque sacrosanto poter esprimere la propria opinione pero' forse fermandosi a riflettere spostando il proprio pensiero anche solo un po' dal centro del mondo si riescono a percepire altre cose e avere una visione piu' ampia e obiettiva.
    Chi e' stato pesantemente colpito dalla repressione, chi ha subito danni per il proprio modo di pensare o agire sapendo bene di non avere fatto niente di cattivo e soprattutto di non avere causato danno a nessuno e di non recare in alcun modo pericolo, beh alcuni dei concetti e delle disamine lette in qualche post le comprende bene, non e' difficile farlo, ma dubito possa condividerle.
    L'alcool te lo puoi comprare a qualsiasi eta' in qualsiasi posto cosi come le sigarette e perfino alcuni farmaci e alla fine ci puoi fare cio' che vuoi, fino ad ammazzarti.
    Sono cose accettate convenzionalmente dalla nostra societa', c'e' molta ipocrisia, troppa.
    Ciononostante non abbiamo 60 milioni di alcolisti o farmacodipendenti o tabagisti estremi che girano per le strade anche se i numeri di questi fenomeni sono rilevanti ciascuno li conosce abbastanza bene e nei fatti decide come gestirli autonomamente, questo e' l'unico controllo possibile e realisticamente applicabile.
    Proibendo una sola delle voci citate i fumatori non calerebbero, le sigarette non sparirebbero, cosi come gli alcoolici e i farmaci, le uniche cose che cambierebbero e in peggio sarebbero i prezzi e le qualita' reperibili i costi sociali per le persone avvelenate da curare o per le altre incarcerate o per i procedimenti legali conseguenti e alla fine per dirla tutta sono anche convinto che aumenterebbero i consumi, soprattutto nelle fasce che dovrebbero essere protette...
    Va beh, ora vado a bannare lo scassacaxxo di turno e fare un po' di pulizia.

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da moran Visualizza Messaggio
    Va beh, ora vado a bannare lo scassacaxxo di turno e fare un po' di pulizia.
    ma lo vedi che sei un proibizionista pure tu? e facciamolo divertire!!!

    scherzi a parte, l'ultima esamina che hai fatto è sicuramente completa ed ora ha già un'altro significato! Convieni con me quindi sul disagio che si creerebbe, ma giustamente lo vedi come un punto di passaggio fondamentale per arrivare alla buona condotta di tutti (o quasi).

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