Buongiorno, desidero informarvi sulla situazione in Spagna. Da circa un paio d'anni sono stati introdotti i controlli antidroga per gli automobilisti. Il metodo è simile a quello qui descritto, con la differenza che il risultato del test viene emesso in pochi minuti dall'apparato in possesso delle forze dell'ordine. Esce quindi un foglietto verticale rettangolare, simile a uno scontrino, con la lista di sostanze (cocaina, LSD, anfetamine, ecc...) e affianco la casella POSITIVO O NEGATIVO. Se si da positivo a una di queste voci, in automatico partono 1.000 € di multa e 6 punti in meno dalla patente (i punti in Spagna sono 12, non 20 come in Italia). Ferma restando la possibiltà da parte delle forze dell'ordine di procedere con ulteriori controlli medici per accertare eventuali infrazioni di carattere penale.
Qual'è il problema per i consumatori di cannabis?
1) Non esiste una soglia massima di presenza di THC nel corpo umano, come invece accade per l'alcool.
2) Come ben saprete, la cannabis non viene metabolizzata ed espulsa come altre sostanza, rimane nel corpo umano a lungo, a causa della presenza del sistema endocannabinoide.
Sono quindi venuti alla ribalta alcuni casi, per così dire, clamorosi. Ad esempio: un calciatore dilettante fermato mentre tornava a casa dopo aver giocato la partita, risultato positivo alla cannabis alle ore 13 di domenica... aveva consumato la cannabis sabato alle 19 (!!)
Le forze dell'ordine sono consapevoli della spada di damocle che hanno tra le mani, visto che in Spagna fumano anche i cani, si fa per dire. Se iniziano a fare controlli di droga a tutti, rovinano a un sacco di persone. Ma ciò è evidentemente ingiusto, manca una normativa con soglie massime, ecc.. Pertanto, in alcune regioni (per esempio nei paesi baschi, dove stiamo noi di Dinafem) la polizia di fatto tende a comportarsi in maniera abbbastanza intelligente.
Ovvero: ti fermano per il controllo, se dai negativo all'alcool, se hai tutti i documenti della macchina a posto, se non sei strafatto e la tua auto non puzza da erba, 99% delle volte ti lasciano andare senza problemi. In altre regioni meno tolleranti, invece, vano giù di brutto e multano a gogo.
Mi sembrava corretto completare la notizia con la realtà spagnola. Spesso in Italia si crede che la Spagna sia il paradiso di coltivatori e consumatori. Non è così, anche se in generale il clima è di maggiore tollerenza.
Credo che il problema principale sia che a livello europeo non vi siano direttive in merito.
Verdi saluti gente!