Benissimo! Non conosco bene la struttura di Facebook personalmente! Avendolo avuto per tre-quattro giorni![]()
Il rischio dei blog, forum e simili è quello del circolo vizioso: ad esempio in un forum che tratta di stili di vita alternativi saranno presenti persone interessate a questi stili di vita!
Ciò di cui parlo è la diffusione del messaggio al di fuori dei canali degli "addetti ai lavori".
In questo forum, ad esempio, credo che più del 90% delle persone conoscono quale sia la reale pericolosità dei cannabinoidi (personalmente la reputo ASSOLUTAMENTE MOLTO BASSA, se non siamo esageratamente ingordi).
Quindi, per quanto riguarda la diffusione dei contenuti dell' esperienza scientifica di Gessa, avere come target persone con "i nostri interessi" può essere relativamente inutile. O meglio ha solo l' utilità di rafforzare le nostre convinzioni, per carità non fa mai male.
Ma quello che mi piacerebbe veramente sarebbe il poter instillare il minimo, microscopico DUBBIO in chi ha la certezza assoluta della nocività totale, della pericolosità sociale della cannabis.
C' è un modo su facebook per colpire "di sorpresa" chi non se ne è mai interessato?
Esempio semplicistico:
Mi ha colpito, mentre seguivo su Twitter l' andamento dell' ultima grossa manifestazione No Tav a Chiomonte, il dirottamento delle Hashtags!
In pratica la "tag" di ogni messaggio, oltre a essere #No Tav#, era anche " nervi #saldi# ", così da dirottare sulle vicende della manifestazione tutti gli ignari cacciatori di saldi domenicali!
Immaginatevi Federico Maria De Sanctis Serbelloni Mazzanti Viendalmare, mentre si accinge a predare il T-Shirt Fashion Shop di Borgofighetto, cercare su twitter l' hashtag #saldi# e leggere come primo "tweet": "I POLIZIOTTI STANNO SPARANDO I LACRIMOGENI AD ALTEZZA UOMO, UN RAGAZZO HA LA GAMBA SQUARCIATA".
Come minimo gli va di traverso il Bellini.