Dal blog di Beppe grillo, lettera aperta ad Antonio Manganelli, Gran Visir della Polizia. Da leggere.

"Esimio, spettabile, gentile, caro, egregio dottor Manganelli? Non so come iniziare questa lettera, la seconda che le invio. La chiamerò perciò signor Manganelli e spero che non se ne dispiaccia. Le scrivo perché mi sento a disagio. Avverto una crescente separazione tra la Polizia e i cittadini che trovo insensata e che non appartiene alla cultura di questo Paese e tanto meno al corpo dello Stato che lei dirige e rappresenta. In Gran Bretagna, si sono dimessi Paul Stephenson capo di Scotland Yard e il suo vice, John Yates, per essere sospettati di aver ricevuto dei favori dal gruppo editoriale che fa capo a Rupert Murdoch. Si sono dimessi per sospetti, non per un giudizio di un tribunale del Regno. In quel Paese l'etica per i funzionari pubblici è più importante delle sentenze. In questi giorni si celebra il decennale del G8 di Genova e la "macelleria messicana" della scuola Diaz. Lei è al corrente che per quei fatti Spartaco Mortola fu condannato in appello a tre anni e otto mesi per i falsi dei verbali di arresto della scuola Diaz e a un anno e due mesi per l'induzione alla falsa testimonianza del questore di Genova. I cittadini italiani si sarebbero aspettati almeno una sospensione dal servizio, invece Mortola è stato promosso a questore di Genova. Non è il solo tra i condannati dai tribunali della Repubblica per il G8 ad aver fatto carriera. Alessandro Perugini che colpì con un calcio in faccia un ragazzo inerme a terra in una scena che fece il giro del mondo è oggi dirigente della polizia ad Alessandria. L'elenco è lungo e glielo risparmio.
Io non ritengo giusto, e credo con me moltissimi italiani, che chi è stato condannato (anche se non ancora in Cassazione) continui a rimanere in servizio e sia pure promosso. Migliaia di poliziotti rischiano ogni giorno la vita, e spesso la perdono, per proteggere i cittadini, non meritano di essere associati a chi ha macchiato la divisa e il corpo a cui appartengono durante il G8. Io, francamente, lo troverei intollerabile.
Il cittadino non deve avere il minimo dubbio verso chi è deputato a proteggerlo, anzi deve avere nei suoi confronti la massima fiducia e disponibilità. Le faccio due proposte, che spero vorrà sostenere. La prima è l'introduzione di un identificativo per ogni poliziotto, come avviene in molti altri Paesi come gli Stati Uniti. La seconda è una serie di incontri aperti ai cittadini con la Polizia nelle varie città nei quali ogni problema relativo alla sicurezza sia discusso e affrontato. La Polizia è dei cittadini, non del Potere, ed è con i cittadini che deve confrontarsi. Confido, come sempre, in una sua risposta. Distinti saluti."

Beppe Grillo