Non sono d'accordo con questo punto.
Odio, truffe, vilenza e sangue sono insiti nella natura dell'uomo e c'erano anche quando gli scambi avvenivano con conchiglie e sacchi di sale.
Il denaro, in riferimento alla cartamoneta, è una delle invenzioni che ha permesso a culture distanti tra loro di interscambiare beni e servizi; contribuendo molto alla diffusione della cultura e del sapere.
Il problema capitalistico è subentrato quando gli stati, su suggerimento delle banche private, hanno iniziato a stampare più cartamoneta di quella che poteva essere cambiata con l'oro (o altra risorsa) posseduto dallo Stato.
Uno dei casi più eclatanti è stato quello degli U.S.A. che nel dopoguerra si sono presentati da tutti gli stati creditori dicendo:"Signori, le riserve d'oro degli Stati Uniti d'America non possono coprire tutte le banconote che abbiamo stampato e con cui vi stiamo pagando, quindi o accettate di sostituire l'oro con il dollaro americano come metro di scambio internazionale o vi ritroverete con le casse piene di carta senza valore".
Per questo per 50 anni il dollaro è stato il riferimento monetario internazionale.
E per 50 anni gli U.S.A. hanno potuto gestire le economie di tutto il mondo semplicemente stampando più dollari o bruciandoli.
Il problema oggi è fare una rivalutazione globale condivisa delle risorse di ogni stato (coltivazoni, fonti di energia, materie prime, sale, ecc.) e della cartamoneta usata negli scambi.
Il fatto è che gli stati che oggi vivono solo grazie al petrolio o a cose inutili come i diamanti naturali, non accetterebbero mai questa rivalutazione.



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