anche l'Istat ha pubblicato lo storico sull'andamento dei decessi per alcuni comuni verificati dal 2015 al 2020, e una tavola di quelli del periodo 1-21 marzo, per gli anni 2019 e 2020.
Ebbene, dall'analisi dei numeri totali si vede come da un anno all'altro siano morte il doppio delle persone (8054 nel 2019, 16216 nel 2020), con un aumento della mortalità fortemente disomogeneo sul territorio (concentrato in 4 province) .
... Matteo Cavallaro su Twitter, nei 73 comuni della provincia di Bergamo riportati dal bollettino abitavano 162.913 anziani oltre i 65 anni. Ne sono deceduti 2.361 in 21 giorni, l'1.45%. Tenendo questo ritmo per tutto l'anno, verrebbe a mancare un quarto della popolazione con più di 65 anni.
In alcune zone della Bergamasca, il numero di decessi registrati ufficialmente è decuplicato: a Nembro siamo passati per esempio da 11 a 121.
N.b. testo ricavato dal sito dell' ISTAT
ho visto i grafici di maschi femmine e divisioni per fasce d'eta'.
piu' o meno un bollettino di guerra, altroche' ed e' anche quanto corrisponde a quello che vedo ogni giorno.
La situazione all'interno degli ospedali e' ben lontano dall'apparire migliore, anzi.
E questo posso garantirlo personalmente senza bisogno di sciorinare dati o teorie perche' ho la sfortuna di vederlo da vicino quasi ogni giorno.
E' il secondo test che faccio e sono risultato negativo, altri con cui ho lavorato no.
Uno di loro ha perso anche il genitore (pochi anni piu' di me) che non ha piu' potuto vedere dal momento del ricovero.
Direi che proprio non posso sentire chi ancora e' convinto che la questione sia una cazzata o poco piu', perche' io penso invece il contrario e cioe' che sia ancora decisamente sottovalutata e trovo cio' molto pericoloso.
Poi posso anche concordare sulle molte, forse troppe cose che non tornano, ma intanto i morti e i malati sono veri, poco importa che siano 1000 o 10000 per me non fa molta differenza, e anche affidandosi ai numeri si puo' vedere che i primi sono raddoppiati.
Penso che si faccia bene a porsi domande e sollevare dubbi di ogni genere, cercare di capire, cercare risposte che possano portare alla verita' e' un diritto sacrosanto.
Si puo' comunque fare rispettando chi e' in prima linea e magari non ha capito niente ma che intanto rischia e di brutto e che sicuramente contribuisce a salvare delle vite anche se non sempre e' possibile.
Non e' davvero il momento di avercela con qualcuno anche se di motivi ce ne sarebbero fin troppi, il contagio e' reale, si puo' ammalare chiunque giovane o vecchio che sia e addirittura morire.
A me poco interessa che la mortalita' sia dello 0.2 lo 0.9 o il 15%, in qualunque caso so che l'anno scorso io non ho visto tutte queste persone morire in un mese, ne interi reparti dedicati ad una sola patologia straboccare di pazienti e purtroppo molte persone praticamente abbandonate a se stesse in casa senza le cure che sarebbero necessarie perche' impossibile ricoverarle, cosi come dotarle dei dispositivi necessari anche se potrebbero riguardare la sopravvivenza.
Bisogna limitare il piu' possibile il contagio, ora questa e' l'unica cosa che ha senso fare.