
Originariamente Scritto da
GiacomoGiacomo
Un' ANSA fresca fresca da Giovanardi:
"Mi stupiscono le parole di Don Gallo riguardo alla marijuana nel pesto, sono sicuro che le sue parole avranno ripercussioni sull' industria agroalimentare ligure, con i turisti che si chiederanno, esitanti, se nel pesto genovese c' è droga oppure no. Mi ha già telefonato mio fratello dalla Germania per chiedere se era tutto vero, alcuno turisti erano già tornati indietro, terrorizzati dopo avere sentito la notizia alla radio. Immaginatevi, queste lunghe file di Audi 3000 benzina 4x4 con i finestrini abbassati e i bimbi che piangono, e gridano "mamma non mi portare dove c' è la marijuana". Uno di loro è caduto dal finestrino ed è morto schiacciato da un Bulldozer, mi dispiace ma era un tossicodipendente, già debilitato nel fisico, altrimenti se la sarebbe cavata. Uno non può pretendere di fare quello che vuole senza subire le conseguenze, è puerile pensare di drogarsi e poi avere delle rimostranze se ti schiacciano i bulldozer.
L' unico modo per risolvere il problema della droga è non usare la droga, dovrebbe saperlo anche Don Gallo, poichè, se trasmettiamo il messaggio che la droga si mette nel pesto, non si fa altro che fare il gioco dei narcotrafficanti che importano la marijuana dal messico (infatti non esiste praticamente più una coltivazione di droga sul suolo nazionale).
Non lasciamo che gli chef liguri possano ridurre in catene i nostri ragazzi, diamo un messaggio chiaro, preciso, fermo, univoco, di facile comprensione, immediato: catalizziamo il querulo ed esecrabile mandarinismo nugale dell' ottuagenario prelato in un intelligibile NO alla droga, o alla marijuana, che è la stessa cosa solo che è verde. "