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Discussione: Senza l'IO. Psicoterapia e Bhuddismo.

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  1. #1
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    Citazione Originariamente Scritto da potpot23 Visualizza Messaggio
    "in cui la sofferenza esiste senza un motivo preciso e la morte è solo funzionale alla specie"

    come fai a dire questo con assoluta certezza?
    Nessuna certezza. Solo probabilità.

    Per ciò che sappiamo, la coscienza di sé (l'io, modernamente inteso) è un fenomeno che ha interessato solo lo 0,001% del tempo dell'universo e lo 0,0037% del tempo della Vita da quando è comparsa sul pianteta Terra.
    Tenendo in considerazione questo dato e le cinque grandi estinzioni di massa che si sono susseguite sul pianteta, cancellando ogni volta tra il 50 e l'85% di tutte le forme di vita, dubito che esista un grande disegno divino che giustifichi la sofferenza e la morte oltre la causalità naturale e la semplice funzionalità della specie.
    (qual'era lo scopo dei Neanderthal, che con noi Sapiens hanno convissuto, prima di estinguersi?)

    Se mi sbaglio, tanto meglio per tutti: Ci rivedremo dall'altra parte. Ma mi sembra uno spreco di tempo e risorse pensare di governare il nostro presente basandoci su una proiezione del futuro ottimista e poco razionale.
    "Cercando le parole si trovano i pensieri"
    Joseph Joubert, Pensieri, 1838

  2. #2
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    Scusa madman...ma non ho mai parlato di aldilà...né di ottimismo...
    tutto serve.......i Neanderthal.......i paguri .... e le zanzare.....
    ogni cosa è espressione individuale di un'unica coscienza collettiva (non voglio chiamarlo Dio, termine abusato)

    un'altra cosa...non credo che l'IO sia la "coscienza di sé"... a un livello molto grossolano forse....
    ma dire "io sono"...."io penso".....non per forza vuol dire coscienza di sé... se per coscienza intendiamo qualcosa che vada oltre la nostra MECCANICITA'....


    Cheese.....ciao..



    Io mi sto rendendo sempre più conto di una cosa...che quando parliamo, parliamo sempre di noi stessi.
    Dice Gibran: prima di voler abbattere il tiranno, abbattete il tiranno che sta dentro di voi.


    tu mi rispondi..

    Sii chiaro, è inutile giocare con le parole. Vi sono svariate possibili interpretazioni di ciò che hai scritto e della citazione. Alludi a qualcosa? Se si, esprimiti.


    Si, vi sono svariate interpretazioni, ma per te la cosa che conta è l'interpretazione o le interpretazioni che tu gli dai...
    Quando ti ritrovi davanti a una frase di un libro come quello...non puoi dialogare con l'autore ...puoi solo dialogare con te stesso, lasciarti colpire dalla sua forza e trarne delle personali lezioni...

    un po' come nella vita....assodato che ognuno è solo con sé stesso...e che l'universo è proiezione della mente...se lavori su di te, stai lavorando sul mondo..
    se cambi il tuo modo di vedere hai già cambiato un po' il mondo...

    esempio stupido: quando sei felice, esci di casa e tutto ha una luce diversa...eppure tutto è esattamente lo stesso di sempre. sei cambiato tu. è cambiato il mondo.


    Cosa ne dici del concetto "Tutto è giusto".....
    ogni cosa è giusta.....

    io non lo so..ci sto ancora studiando su....lo dico quasi di nascosto anche da me....perché le mie prime reazioni di difesa sono chiedermi "e allora le guerre? gli assassini? i pedofili?"

    ma se tutto seguisse un ordine, un sistema, per cui ogni cosa che succede è giusta, anche se non lo possiamo vedere, perché noi possiamo giudicare solo ciò che vediamo in base alla nostra condizione ( e che quindi abbiamo scelto di vedere in un certo modo)...
    (quando dico "giusto", intendo "che ricerca un equilibrio")
    non possiamo capire che forma ha Piazza San Pietro, finchè ci siamo dentro...
    dall'alto invece possiamo osservarne l'architettura e la geometria...

    per esempio....tu diresti che se un bambino nasce handicappato....è un caso... giusto? (correggimi se ho capito male)
    per il buddhismo invece, questo bambino deve scontare qualche colpa passata...

    non dice che bisogna picchiarlo per le colpe che ha avuto...ma bisogna amarlo...in quanto l'amore è l'energia che guarisce ogni contaminazione... quel bambino siamo noi....la separazione è un'illusione...
    siamo come tante pizzette diverse...ma proveniamo tutti da un'unica pasta...e torneremo nella pasta...in attesa di riprendere forma.... torneremo nel grande computer centrale...e porteremo le informazioni che abbiamo appreso in questa vita...
    Scusami la metafora gastronomico-informatica, ma mi piaceva!
    Ultima modifica di potpot23; 12-07-15 alle 22:47
    Hidden Content Originariamente Scritto da Pawan Kumar - ASCIA Hidden Content
    adesso li facciamo ballare con un'altra musica, la nostra, quella della Verità.
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  3. #3
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    Se mi sbaglio, tanto meglio per tutti: Ci rivedremo dall'altra parte. Ma mi sembra uno spreco di tempo e risorse pensare di governare il nostro presente basandoci su una proiezione del futuro ottimista e poco razionale.

    tanto tempo da perdere e tanto protagonismo per dimostrare cosa poi.......

  4. #4
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    Un'altra cosa, cheese: hai tirato in ballo più di una volta il sistema di controllo sulle masse della religione, in un topic sul buddhismo.
    Ma io ti chiedo: mettiamo che non sia vero niente, che sia tutta un'illusione, il karma, le rinascite... OK.
    Se io seguo gli insegnamenti buddhisti, sono una persona che lavora su di sé nel momento in cui trova delle impurità. Sono uno che rispetta gli esseri e non fa loro del male. Sarebbe un mondo migliore o peggiore?
    Se le persone credessero che la vita umana non è un caso ma è un dono prezioso e un'opportunità, una fortuna insomma...e credessero di dover rinascere fino a raggiungere l'Illuminazione... Sarebbe un mondo migliore o peggiore?
    In cui le paure si affrontano e non sono sventolate con la minaccia della punizione e dell'inferno?
    Hai ragione ad avercela con la religione quando è usata come strumento di potere terreno. Ma questa è un'altra storia...
    è una storia vicina alla scienza, se vuoi, quella però animata dal sacro spirito di conoscenza...così come è un'altra storia il cristianesimo...che non c'entra niente col cattolicesimo...così come i musulmani..i sufi...non c'entrano niente con quell'aberrazione che è il potere quando si maschera di argomenti religiosi per scopi scellerati.
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  5. #5
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    Senza volerlo ho scritto un post troppo lungo, quindi lo divido in due, sorry.

    Per semplificarti la vita puoi usare la funzione ''quote''. La selezioni cliccando sul piccolo fumetto bianco, tra le varie funzioni di scrittura post. Se ti trovi meglio in altro modo, no problem, è solo per metterti a conoscenza della sua esistenza


    [QUOTE]
    Citazione Originariamente Scritto da potpot23 Visualizza Messaggio

    Io mi sto rendendo sempre più conto di una cosa...che quando parliamo, parliamo sempre di noi stessi.
    Dice Gibran: prima di voler abbattere il tiranno, abbattete il tiranno che sta dentro di voi.


    tu mi rispondi..

    Sii chiaro, è inutile giocare con le parole. Vi sono svariate possibili interpretazioni di ciò che hai scritto e della citazione. Alludi a qualcosa? Se si, esprimiti.


    Si, vi sono svariate interpretazioni, ma per te la cosa che conta è l'interpretazione o le interpretazioni che tu gli dai...
    Quando ti ritrovi davanti a una frase di un libro come quello...non puoi dialogare con l'autore ...puoi solo dialogare con te stesso, lasciarti colpire dalla sua forza e trarne delle personali lezioni...
    Capisco perfettamente ciò che dici, per questo in passato ti ho scritto che non è la mancanza di percezione a farmi essere diverso da te. E' meraviglioso lasciarsi accogliere dalle braccia affettuose di un autore e riporre FIDUCIA in lui, è una forma d'amore. Però poi l'amore deve cedere il passo all' ordine naturale delle cose e se son rose fioriranno.

    Però se tu citi qualcuno e non spieghi il senso...bhè...lasci libera interpretazione. A me sta bene. E' una bella citazione, la condivido da tempo...

    un po' come nella vita....assodato che ognuno è solo con sé stesso...e che l'universo è proiezione della mente...se lavori su di te, stai lavorando sul mondo..
    se cambi il tuo modo di vedere hai già cambiato un po' il mondo...
    esempio stupido: quando sei felice, esci di casa e tutto ha una luce diversa...eppure tutto è esattamente lo stesso di sempre. sei cambiato tu. è cambiato il mondo.
    Amico mio, se il senso di queste parole potesse arrivare al ''cuore'' delle persone nella maniera opportuna, il mondo come lo conosciamo non esisterebbe più. Credo godremmo tutti di più della nostra vita. Non che sia migliore o peggiore in senso assoluto, sia chiaro, però potremmo beneficiare di molto più appagamento fisico e spirituale.

    Ciò di cui scrivi lo conosco piuttosto bene. E' un concetto che condivido quasi in toto. Non condivido la sua assolutezza, che lascia adito a mal interpretazioni, ma qui è la filosofia orientale che si fa sentire. La ''via'' non è univoca, ti viene mostrata una possibile strada, magari l'inizio, ma poi sei tu che devi percorrerla.
    Concetti a me comuni, concetti che uso spesso nei miei schemi logici pur se provengono da ''religioni'' ritenute ''strambe''. Che poi quale religione non lo è :D



    Cosa ne dici del concetto "Tutto è giusto".....
    ogni cosa è giusta.....

    io non lo so..ci sto ancora studiando su....lo dico quasi di nascosto anche da me....perché le mie prime reazioni di difesa sono chiedermi "e allora le guerre? gli assassini? i pedofili?"

    ma se tutto seguisse un ordine, un sistema, per cui ogni cosa che succede è giusta, anche se non lo possiamo vedere, perché noi possiamo giudicare solo ciò che vediamo in base alla nostra condizione ( e che quindi abbiamo scelto di vedere in un certo modo)...
    (quando dico "giusto", intendo "che ricerca un equilibrio")
    non possiamo capire che forma ha Piazza San Pietro, finchè ci siamo dentro...
    dall'alto invece possiamo osservarne l'architettura e la geometria...
    Io non sono all'altezza di esprimere ciò che penso correttamente, alcune cose non si possono esprimere se non con immane sforzo e impiego di tempo. Almeno a parole. Per questo motivo credo che al concetto ''tutto è giusto'' tu debba provare ad associare alcuni schemi che ricorrono in natura. Essi sono preziosi, in quanto non contaminati dal ''pensiero'' umano ed esemplificativi dell'esistenza.

    Se sei nella piazza non puoi comprenderla. Solo se vai su puoi capirne la struttura più precisamente.
    Eppure esiste un altro modo. Puoi restare nella piazza, aprire un computer connesso alla rete ed osservare la piazza da milioni di angolazioni diverse.Non solo, potrai conoscere di che materiale è fatta, seguendo quali canoni architettonici, perchè è stata costuita e così via. Quando chiuderai il computer avrai una comprensione maggiore della struttura della piazza, eppure non ti sarai mosso fisicamente da essa.
    Addirittura avrai una comprensione maggiore che se fossi andato in alto ad osservarla. Se la guardi dall'alto non sai di cosa è composta la materia che la forma. Se cerchi su internet puoi saperlo.

    Questo esempio, riconduce a ciò che scrivevo nel paragrafo precedente. Rimani nell'esistenza umana, limitata in quanto tale, ma trascendila usando la mente ed osservando ciò che tu non sei. Ciò che è fuori di te.

    Bada bene, non sto affermando che non si debba guardare dentro di sè, ma di osservare i fenomeni naturali, senza giudizio alcuno. Osservare e basta. Comincia, anzi continua ad osservare e sii imparziale. Diventa un testimone, non un giudice. Ad un certo punto, i collegamenti, lo schema generale, comincierà a diventare sempre più chiaro ed intuirai qualcosa. A quel punto sei arrivato, perchè non potrai più fermarti. Magari lo schema generale non lo comprenderai mai, magari si. Ma questo è un altro discorso.

    per esempio....tu diresti che se un bambino nasce handicappato....è un caso... giusto? (correggimi se ho capito male)
    per il buddhismo invece, questo bambino deve scontare qualche colpa passata...
    Anche quando nasce un bambino normale è un caso, per cui si, handicap o meno, rimane sempre un caso secondo il mio punto di vista.
    Non vi è giudizio, non vi è bene o male. Vi sono le possibilità e quindi esiste.

    Nel buddhismo il bambino viene invece giudicato. Ha compiuto qualcosa di male in una delle sue vite precedenti. Adesso deve scontare la punizione, sotto forma di handicap fisico e/o mentale.

    Seppur apparentemente le due visioni sono contrastanti, in quanto in una non vi è alcun giudizio e nell'altra invece vi è, una delle verità è che i due punti di vista sono paralleli.

    La natura non è ''stata capace'' di creare un individuo ''sano'' per le attuali condizioni di vita ed evidentemente ciò riguarda il passato (vita precedente) per cui, la punizione è l'esistenza di un individuo ''non sano''.
    La punizione è qundi rivolta all'individuo, ma l'individuo fa parte dell'esistenza, per cui: l'esistenza punisce se stessa per aver sbagliato nel passato.
    Ma solitamente un cucciolo con qualche handicap in natura muore subito. Questa è l'esistenza che recupera allo sbaglio passato, dando spazio ad altri individui.

    E' solo una mia interpretazione, ma più di una volta mi è capitato di vedere schemi logici nascosti nelle parole romantiche ed astratte di religioni e dottrine. In un barile di merda può nascondersi un diamante da mezzo milligrammo. Ma non tutti sono disposti a buttarsi nella merda con la speranza di trovarlo...e poi è così piccolo, non vale un cazzo. Ecco...io solitamente vado in giro ricoperto di merda :D



    non dice che bisogna picchiarlo per le colpe che ha avuto...ma bisogna amarlo...in quanto l'amore è l'energia che guarisce ogni contaminazione... quel bambino siamo noi....la separazione è un'illusione...
    siamo come tante pizzette diverse...ma proveniamo tutti da un'unica pasta...e torneremo nella pasta...in attesa di riprendere forma.... torneremo nel grande computer centrale...e porteremo le informazioni che abbiamo appreso in questa vita...
    Scusami la metafora gastronomico-informatica, ma mi piaceva!
    Questa visione non scientifica dell'esistenza, per quanto possa sembrare lontana da un concetto di scienza, in realtà è più vicina di quanto ci si possa aspettare.

    Tutti siamo fatti di atomi. Gli atomi che formano il mio corpo, prima di essere qui con me a darmi forma, sono passati per molte altre forme di vita. Piante e animali. Siamo fatti delle stesse cose. Magari quegli atomi per quanche millennio sono stati intrappolati in qualche roccia, o disciolti in qualche mare e così via. Fino ad arrivare a me.
    Io, come tutti ''perdo'' atomi in continuazione. Questi sono usati da qualcun'altro o qualcos'altro. Quando morirò io non ci sarò più ma i miei atomi aranno ancora in giro.

    Però nel 1700 e qualcosa, non ricordo quasi mai le date, qualcuno dimostrò che un ''mio'' atomo e un ''tuo'' atomo sono uguali. Se è carbonio, è carbonio. Non ha importanza da dove provenga o per dove sia passato. La forza che lo caratterizza (forze nucleari) sono così forti che non possono essere modificate se non in particolari condizioni (vedi fusione e fissione nucleare). Per cui apparentemente ciò di cui sono composto non può avere influenza su ciò che verrà.
    Eppure esiste qualcos'altro. Quando gli atomi si combinano in un certo modo, essi esprimono informazione. E' il caso del nostro dna. Una sequenza di atomi, sempre gli stessi. A seconda delle combinazioni, della loro disposizione essi possono esprimere informazioni diverse. Esattamente come funziona un computer che basa i suoi calcoli su un linguaggio molto semplice. Qualcosa può essere acceso o può essere spento. Vero o falso. On o off. In base a questo semplice meccanismo, basta disporre una sequenza di on-off diversa per espirmere informazioni diverse, riconusciute ed interpretate da macchine in grado di comprendere tale linguaggio.

    Bene, se adesso abbiamo chiaro il concetto di informazione legato al dna, ci sarà chiaro capire che non serve un filamento intero per avere informazione. Ne basta una parte. Una piccola sequenza contiene comunque informazione, anche se non completa.

    Adesso proviamo a riflettere su quanto dna ''perdiamo'' ogni minuto della nostra vita. Quando tocchiamo qualcosa, delel cellule del nostro corpo si staccano. Esse contengono dna. I nostri capelli, peli, unghie, saliva, urina e così via. La quantità di dna che perdiamo è stupefacente. Contaminiamo il mondo in una maniera incredibile senza rendercene conto. Non ce ne rendiamo conto perchè lo stiamo contaminando di informazioni.

    Se una cellula dell'epidermide può rimanere secca e intatta per breve tempo, il dna contenuto al suo interno può restare integro più a lungo. Ma se consideriamo la vita del dna frammentato in segmenti, esso resta ''in circolazione'' per più tempo di quello che possiamo aspettarci.
    A tal proposito lessi un articolo anni fa che ne accennava e la cosa mi lasciò decisamente sorpreso. Non ricordo la stima degli studiosi, ma di tratta di molto tempo, più di quanto noi possiamo arrivare a vivere.

    Queste informazioni contenute nel dna cosa sono? Cosa significano? Hanno qualche impatto?

    Credo sia stato dimostrato che alcuni batteri unicellulari inglobino addirittura filamenti di dna provenienti dall'esterno. Ovviamente sono batteri, sono lontani da noi. Ma non è forse logico supporre che possa esistere una relazione tra la filosofia buddhista del ''computer centrale'' e le informazioni che contaminano il nostro pianeta anche dopo la nostra morte?

    Non so e non mi sbilancio in nessuna teoria particolare. Avrebbe anche poco senso qui. Però la persenza di informazioni che possono resistere forse migliaia di anni intrappolate sotto forma di parziali sequenze di atomi come può non avere un impatto sull'esistenza che conosciamo? Sappiamo che ogni piccola modifica apporta un cambiamento. Perchè questo dovrebbe sfuggire a ciò?

    Ogni macchina comprende il suo linguaggio. Se diamo dna ad un computer attuale, non se ne fa nulla. Se gli diamo un hd con un sistema binario di informazioni, allora sarà in grado di leggerle, elaborarle e così via.

    Se diamo un hd con un sistema binario alla vita organica, se ne fa poco e nulla. Ma se gli diamo filamenti di dna, essa potrebbe leggerli, elaborarli e così via. Non vi sembra probabile o quantomeno possibile?

    Per concludere, di nuovo, alcuni aspetti del buddhismo non sono forse tanto distanti da una visione più oggettiva dell'esitenza. Come scrivevo alcuni post fa, la filosofia è arrivata in luoghi che la scienza ha scoperto solo molto tempo dopo. Non per questo tutto quel che luccica è oro ;)

  6. #6
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    Togliamo qualsiasi condizionale e atteniamoci a quanto riusciamo a comprendere e elaborare.
    Cheese parlava di vita unicellulare batterica tralasciando i virus che a quanto pare sembrano essere filamenti incompleti( se il nostro lo vogliamo definire completo) di DNA, cosa da non tralasciare a parer mio visto che ci da un'indicazione di dove possa essere venuta fuori questa necessità di trasferimento di informazioni.
    Come scriveva Madmad alla vita possiamo solo appioppare la difficoltà di separarsi dalla vita stessa, in un'infinità di eventi avversi più grande è la biodiversità e maggiore è la possibilità che essa sopravviva, ma rimane una probabilità (es se il sasso fosse stato più grosso, se ci fosse stato un numero maggiore di batteri facenti fotosintesi (ebbene si sono stati la causa della più grossa estinzione di massa sul nostro amato pianeta))
    Io vivo in uno scetticismo arrogante quanto più mi accorgo dell'arroganza umana dovuta all'ignoranza, nel buddismo vedo risposte a domande sostanzialmente inutili, dove invece un linguaggio matematico regala vie dove cercare risposte.
    Anche in questo caso occorrerebbe però fare un passo indietro perchè cosa sono la fisica o la matematica se non uno strumento umano utilizzato per rappresentare ciò che ci circonda? potremmo aver preso per assunto una marea di castronerie (vedi per esempio i principi euclidei)
    so di aver fatto un po' di OT e per finire bene allego questo video, lui è un comico e calca la mano ma fa riflettere
    vuoi l'indoor?
    no, niente cioccolato grazie

  7. #7
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    ciao cheese....gran bel post...c'è da imparare..grazie...

    scrivi

    Se sei nella piazza non puoi comprenderla. Solo se vai su puoi capirne la struttura più precisamente.
    Eppure esiste un altro modo. Puoi restare nella piazza, aprire un computer connesso alla rete ed osservare la piazza da milioni di angolazioni diverse.Non solo, potrai conoscere di che materiale è fatta, seguendo quali canoni architettonici, perchè è stata costuita e così via. Quando chiuderai il computer avrai una comprensione maggiore della struttura della piazza, eppure non ti sarai mosso fisicamente da essa.
    Addirittura avrai una comprensione maggiore che se fossi andato in alto ad osservarla. Se la guardi dall'alto non sai di cosa è composta la materia che la forma. Se cerchi su internet puoi saperlo.


    Quando dici "connettersi alla rete" intendi uno stato superiore di coscienza, uno stato meditativo?
    Se ho capito bene..
    Anch'io comunque con l'esempio che ho fatto intendevo lo spostamento non tanto fisico, quanto il cambiamento di prospettiva, il cambiamento del punto di vista mentale e in questo, sempre se ho ben capito, siamo d'accordo.


    tu scrivi, parlando dell'atomo

    La forza che lo caratterizza (forze nucleari) sono così forti che non possono essere modificate se non in particolari condizioni (vedi fusione e fissione nucleare).

    Ecco, a proposito, ti faccio una domanda...da ignorante forse..

    è possibile che le esplosioni nucleari del secolo scorso (Hiroshima, Chernobyl e chissà quant'altre fino ad arrivare agli incidenti in Giappone di questi ultimi anni) abbiano in qualche modo inciso sulla struttura genetica della vita?
    Hidden Content Originariamente Scritto da Pawan Kumar - ASCIA Hidden Content
    adesso li facciamo ballare con un'altra musica, la nostra, quella della Verità.
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  8. #8
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    Contando che parli di 3 episodi singoli che sono parte di circa 2000 test nucleari fatti da svariati paesi (USA, URSS, Regno Unito, Francia, Cina; India e Pakistan , non ne ricordo altri) in terra acqua e atmosfera direi quasi sicuramente di no, mentre in una visione di insieme potrebbe essere molto più possibile, ma dubito: ogni giorno si libera molta più energia a causa dei fulmini che di tutti gli esperimenti nucleari fatti dall'uomo messi insieme, ogni secondo il sole libera molta più energia (un fattore di svariati milioni di volte in più).
    vuoi l'indoor?
    no, niente cioccolato grazie

  9. #9
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    ciao cheese....scrivi

    Per cui, riassumedo, attraverso il pensiero logico di una mente imperfetta, si può arrivare ad una verità oggettiva. Non capita spesso, ma capita. Con il passare degli anni e la nostra esplosione demografica e nozionistica abbiamo scoperto cose (informazioni) che ci hanno permesso di arrivare a nuove verità.

    Detto ciò, un passo tra i più importanti, è quello che ti suggerivo nel precedente post. Osservare senza giudizio. Essere testimone e non giudice. Perchè ti dico questo? Perchè i giudizi fanno si che l'informazione risulti inesatta e di conseguenza la sua elaborazione condurrà ad un risultato approssimativo, inesatto, impreciso o totalmente sbagliato.
    Bada bene, non sto affermando che i giudizi sono ''male'', che non si deve giudicare etc... ma ti sto suggerendo che i giudizi sono parziali ed in quanto tali lo sarà il punto di vista. Se perdi il giudizio, allora fai un piccolo grande passo per avvicinarti a ciò che è la realtà dell'esistenza.
    Tu puoi giudicare la guerra come male, e fai bene. Ciò non toglie che esiste. Se tu la neghi perchè vorresti un mondo senza di essa, neghi una verità, cioè che la guerra esiste perchè può esistere. E ti allontani dalla realtà.

    Ma una mente consapevole, può capire che la guerra è sbagliata in questo frangente di esistenza, per cui essere contrario ad essa. Eppure allo stesso tempo quella stessa mente può comprendere che la guerra non è giusta e non è sbagliata. La guerra esiste.




    Il ricercatore, lo scienziato osserva oggettivamente le cose per studiarne il comportamento. In maniera asettica. Senza giudizio.
    Ma nel momento in cui vuole interferire, deve per forza cominciare a giudicare, anche solo gli effetti del suo intervento, servendosi di ciò che ha capito fino a quel momento. Dimmi se sbaglio.
    Quindi si, io posso dire la guerra è sbagliata ma c'è. visione oggettiva.
    Però se io volessi fare qualcosa, devo per forza cominciare a giudicare, quindi mi spendo per capirne le ragioni per esempio, e per adottare magari nel mio piccolo qualche comportamento diverso, che potrà valere come un granello di sabbia nel deserto, ma che comunque rappresenta una piccola immissione di energia positiva.
    Se ti limiti a osservare ciò che succede, decidi di non scegliere, e quindi di non provare a cambiare.
    Ma chi può risolvere i problemi dell'uomo se non l'uomo stesso?





    A volte intervenire è giusto...altre volte no...questo lo dice la coscienza...perché la coscienza è oggettività...
    per esempio creare OGM...secondo me non è giusto...e se le persone venissero informate sui danni collaterali degli OGM non lo riterrebbero giusto nemmeno loro...lo riterrebbe giusto chi ci guadagna... ma chi ci guadagna è incosciente e malato...
    Ultima modifica di potpot23; 14-07-15 alle 18:37
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  10. #10
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    ciao cheese....scrivi

    Per cui, riassumedo, attraverso il pensiero logico di una mente imperfetta, si può arrivare ad una verità oggettiva. Non capita spesso, ma capita. Con il passare degli anni e la nostra esplosione demografica e nozionistica abbiamo scoperto cose (informazioni) che ci hanno permesso di arrivare a nuove verità.

    Detto ciò, un passo tra i più importanti, è quello che ti suggerivo nel precedente post. Osservare senza giudizio. Essere testimone e non giudice. Perchè ti dico questo? Perchè i giudizi fanno si che l'informazione risulti inesatta e di conseguenza la sua elaborazione condurrà ad un risultato approssimativo, inesatto, impreciso o totalmente sbagliato.
    Bada bene, non sto affermando che i giudizi sono ''male'', che non si deve giudicare etc... ma ti sto suggerendo che i giudizi sono parziali ed in quanto tali lo sarà il punto di vista. Se perdi il giudizio, allora fai un piccolo grande passo per avvicinarti a ciò che è la realtà dell'esistenza.
    Tu puoi giudicare la guerra come male, e fai bene. Ciò non toglie che esiste. Se tu la neghi perchè vorresti un mondo senza di essa, neghi una verità, cioè che la guerra esiste perchè può esistere. E ti allontani dalla realtà.

    Ma una mente consapevole, può capire che la guerra è sbagliata in questo frangente di esistenza, per cui essere contrario ad essa. Eppure allo stesso tempo quella stessa mente può comprendere che la guerra non è giusta e non è sbagliata. La guerra esiste.




    Il ricercatore, lo scienziato osserva oggettivamente le cose per studiarne il comportamento. In maniera asettica. Senza giudizio.
    Ma nel momento in cui vuole interferire, deve per forza cominciare a giudicare, anche solo gli effetti del suo intervento, servendosi di ciò che ha capito fino a quel momento. Dimmi se sbaglio.
    Quindi si, io posso dire la guerra è sbagliata ma c'è. visione oggettiva.
    Però se io volessi fare qualcosa, devo per forza cominciare a giudicare, quindi mi spendo per capirne le ragioni per esempio, e per adottare magari nel mio piccolo qualche comportamento diverso, che potrà valere come un granello di sabbia nel deserto, ma che comunque rappresenta una piccola immissione di energia positiva.
    Se ti limiti a osservare ciò che succede, decidi di non scegliere, e quindi di non provare a cambiare.
    Ma chi può risolvere i problemi dell'uomo se non l'uomo stesso?
    Non sbagli di fondo. Dovresti riuscire a non confondere mai i piani. Essere consapevoli che verità oggettiva e verità personale possono essere diverse, ma coesistere.
    Spesso le persone non riescono a capire che si può avere questa scelta. Non comprendono che l'uno e il contrario di esso possono convivere. Per la matematica esiste il valore 1 e il valore -1. Non vi è differenza, esistono entrambi, hanno solo valore opposto.

    Se non sei consapevole di ciò, la tua visione della realtà sarà confusa. Essa sarà composta da visioni oggettive e visioni soggettive, ma senza riuscire a distinguerle. Questo porterà confusione nella mente, una confusione che impedirà la consapevolezza.

    Il non giudizio, l'osservazione imparziale servono a comprendere che POSSIAMO non giudicare. Sembra stupido, ma non lo è. Il nostro cervello è abituato a giudicare, è funzionale alla nostra sopravvivenza. Rendersi conto che si può non giudicare, ossia osservare l'esistenza con occhi imparziali, ti slega da una visione umana, romantica, imprecisa, approssimativa, parziale e ti permette di trascendere la visione prettamente umana dell'esistenza, avvicinandoti alle leggi che la governano, avvicinadoti al grande schema.

    Però se io volessi fare qualcosa, devo per forza cominciare a giudicare, quindi mi spendo per capirne le ragioni per esempio, e per adottare magari nel mio piccolo qualche comportamento diverso, che potrà valere come un granello di sabbia nel deserto, ma che comunque rappresenta una piccola immissione di energia positiva.
    Energia positiva...ancor prima di adottare qualche piccolo comportamento, stai dando per scontato che essi possano apportare positivismo. Stai giudicando. Va bene, però ricordalo. L'energia da un punto di vista della sua esistenza non è positiva e non è negativa, è energia.
    L'energia nucleare ad esempio è positiva o negativa? Se è sotto forma di bomba atomica che stermina migliaia di persone è negativa. Se è quella intrinseca al sole che invece permette la vita sul nostro pianeta diventa positiva?
    Ricorda i ''piani'' di pensiero...



    A volte intervenire è giusto...altre volte no...questo lo dice la coscienza...perché la coscienza è oggettività...
    per esempio creare OGM...secondo me non è giusto...e se le persone venissero informate sui danni collaterali degli OGM non lo riterrebbero giusto nemmeno loro...lo riterrebbe giusto chi ci guadagna... ma chi ci guadagna è incosciente e malato...
    Comprendo e rispetto la tua scelta personale. Non rispetto però che essa venga confusa con una realtà oggettiva.

    Coscienza = interiorità = soggettività.

    Danni collaterali? Definire ''danno'' qualcosa è giudicarlo, sei già deviato da una visione oggettiva.

    Chi ci guadagna è incosciente e malato? Anche qui sei giudizievole e ti allontani dalla realtà.

    Prova a partire per una volta da una base di pensiero che è quella che nulla è giusto e nulla è sbagliato. Chiediti perchè accade, trova i collegamenti. Scava nella mente umana, vai alla causa, guarda gli effetti. Non essere giudizievole.

    Proviamo a prendere in esempio gli OGM ed analizzarli secondo un pensiero oggettivo. Ipotizziamo per assurdo che domani, in un futuro più o meno lontano, gli OGM siano l'unica salvezza per la salvaguardia della razza umana. Le piante e gli animali sono stati colpiti da un virus artificiale che li uccide. Solo gli OGM riescono a sopravvivere. Grazie ad essi la razza umana riesce a mantenere un ciclo vitale.

    Con queste basi, gli OGM diventerebbero più giusti?

    Se esiste una sola situazione ipotizzabile, che non violi nessuna legge fisica, e in cui riusciamo a concepire gli OGM come positivi, allora questo vuol dire che non sono gli OGM ad essere giusti o sbagliati, ma sono le basi, le condizioni in cui avviene un evento a renderlo giusto o sbagliato. Il giudizio è soggettivo, ricordalo. Il giudizio va bene, ma non va confuso con qualcosa di esterno. Il giudizio siamo noi, non esiste senza di noi. Non è il teorema di pitagora, la cui ''esistenza'' non cesserebbe senza di noi. Il giudizio invece muore con noi. Se noi non ci siamo, non c'è nessun giudizio.

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