Altro che. Concordo si. Il problema è proprio che le due cose vengono messe insieme, se ne fa un calderone unico. A livello mediatico le due cose passano insieme e si sovrappongono. Continuando l'esempio se ne determina che se vorresti anche solo ragionare per gestire il fenomeno diversamente,passi per un razzista e per uno che vuole sparare ai barconi. Alla fine va tutto in caciara e non si fa un cazzo. Come per la ns pianta.
Anche qui sono d'accordo su tutto. Se uno ragiona con la sua testa e non è d'accordo con me è giusto e auspicabile. Ma c' è ancora troppa gente che non valuta le proposte per quello che sono ma in base a chi le dice (dx o sx)."Per me o sono buone idee o pessime"
Magari ciò che è buono per te non lo è completamente o parzialmente per gli altri e viceversa. Per questo si creeranno sempre delle, diciamo così, fazioni. Non è detto che una fazione debba schifarsi con l'altra, può comunque esserci un sentimento di unione che vada a coprire buona parte degli "interessi" (in senso buono) della popolazione. Solo che parlare di unione in Italia fa abbastanza ridere, purtroppo.
Anche parlare di unione (o confronto costruttivo almeno) è utopia, hai ragione. Magari fossimo una nazione vera. Ma noi siamo ancora il paese dei campanili, dei regni, delle indipendenze e dei condomini che si fanno la guerra tra loro. Lo sport nazionale è "incula il tuo prossimo". Tutti dicono "occorre cambiare e togliere i privilegi" ma tutti vogliono che comincino prima dagli altri. Tutti si aspettano la pappa pronta e pretendono dagli altri la soluzione. Lo si vede anche nel ns mondo antipro e tra noi consumatori. ciao ne'