L'ex ministro Veronesi: sì all'eroina di Stato
L'oncologo milanese favorevole alla legalizzazione delle droghe: «In Svizzera ha fatto calare il numero di tossicodipendenti»
MILANO - «La legalizzazione delle droghe ha effetti positivi. Intendiamoci: io sono contro tutti gli stupefacenti, ma penso che non sia con il proibizionismo che si risolva il problema». Ad affermarlo, in un'intervista al settimanale Grazia, è l'ex ministro della sanità, l'oncologo Umberto Veronesi. «Siamo tutti contrari alle droghe, leggere o pesanti - precisa Veronesi-, nessuno dice che fanno bene. Ma abbiamo soltanto due scelte davanti a noi: proibire o educare. È possibile proibire? E, soprattutto, possiamo essere certi che la proibizione sia rispettata? Io credo di no».
«PROIBIRE NON SERVE» - Secondo l'oncologo milanese «la proibizione non è un deterrente, al contrario fa aumentare nei giovani il desiderio della trasgressione. Non solo: la proibizione rende costosissime le droghe e spinge chi ne fa uso a compiere atti criminali per procurarsele. E c'è un ultimo argomento a favore della droga di Stato: il proibizionismo è all'origine del mercato nero che alimenta la malavita internazionale e in Italia è la principale fonte di sostentamento per la mafia. Sono convinto che se vogliamo combattere davvero la criminalitá organizzata bisognerá considerare seriamente l'abolizione del proibizionismo».
LA RICERCA - A sostegno della sua posizione Veronesi cita una ricerca effettuata in Svizzera: «Liberalizzare le droghe pesanti fa calare il numero dei tossicodipendenti: è il risultato, pubblicato sull'ultimo numero del settimanale scientifico Lancet, di uno studio condotto dall'universitá di Zurigo. L'esperimento è iniziato nel 1991, quando la Svizzera ha cominciato un programma di somministrazione controllata di eroina. Se dieci anni fa i neoconsumatori erano 850, oggi la cifra è scesa a 150 (circa l'82% in meno)».
PROBLEMA MEDICO - L'ex ministro cita i commenti degli autori della ricerca, il sociologo Carlos Nordt e lo psichiatra Rudolf Stohler, secondo cui «questi dati dimostrano che la politica liberale sulla droga della Svizzera non ha provocato la tanta temuta banalizzazione del consumo di eroina, cioè il rischio di usarla di più perchè era più facile procurarsela. Al contrario, la dipendenza da eroina è diventata sempre più un problema medico e ha perso la sua immagine di atto di ribellione».
RISULTATI POSITIVI - «I risultati di questa ricerca non mi meravigliano - conclude Veronesi- giá dopo un anno dalla legalizzazione dell'eroina per i tossicodipendenti gravi, all'inizio degli Anni 90, il governo elvetico aveva ottenuto una riduzione del 20% delle morti per overdose».
14 giugno 2006