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Discussione: neverending story

  1. #1
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    Copio e incollo un post tratto da legalizziamolacanapa.org


    Di ritorno dalla manifestazione “Salento in Canapa”, discutevo con mia moglie del gran numero di persone che dimostra il proprio sostegno nella battaglia antiproibizonista, ad ogni manifestazione che propagandi la canapa, in ogni luogo d’Italia o d’Europa.

    Guidavo tranquillo per andare a prendere il traghetto per tornare in Sicilia, quando vedo sventolare una “paletta”.

    Mi accosto e subito un agente della Guardia di Finanza mi chiede i documenti.
    Mentre verifica la mia patente mi avvisa che è in corso un controllo antidroga con l’ausilio di un cane (un bellissimo labrador… costretto a far un pessimo lavoro).

    Sorrido ed informo il finanziere sulla mia attività: dichiaro d’essere un consumatore abituale di cannabis da 22 anni, di essere stato arrestato nel 2008 per aver coltivato della canapa senza autorizzazione.

    Dico d’essere l’autore del libro “Leone bianco – Leone nero. La legge non è uguale per tutti”, che racconta la mia carcerazione evidenziando i problemi delle carceri italiane e del proibizionismo.

    Sottolineo d’essere un membro di ASCIA spiegando qual’è lo scopo dell’associazione. Chiedo se posso scendere dall’auto per mostrargli alcune cose e, avendo avuto l’autorizzazione, apro il cofano della macchina. Dentro mostro la pasta con farina di semi di canapa di “Delizie di Canapa”, il libro “Canapa Medica” di Fabrizio Dentini, la maglietta dell’associazione “La Piantiamo” (mentre io indossavo una maglietta con stampata una canna e lo slogan: Why drink & drive when you can smoke & fly).

    E ancora: i volantini del progetto: ITALIA-NEPAL CANAPA SOLIDALE, alcune lattine di Canna Bì energy drink, i volantini di “La Piantiamo” e alcune copie del mio libro.

    Spiego al finanziere che sono socio di Sicilcanapa, una società che si occupa di produrre e commercializzare prodotti di canapa.

    Racconto loro delle coltivazioni sperimentali e delle giornate informative che teniamo in Sicilia con l’appoggio della Regione. Alla fine, prima che sguinzaglino il cane, consegno loro un piccolo fiore di marijuana (precisamente 1,2g con tutto l’involucro… penso che sia stata meno di ½ grammo!).

    Dico che è un fiore regalatomi da un ragazzo che non conosco, conosciuto durante la serata di chiusura di “Salento in Canapa”, che mi ha raccontato della sua coltivazione per scopi terapeutici e che ci teneva a farmi provare la varietà da lui coltivata.

    Sottolineo comunque che, del ragazzo, ricordo solo il nome con cui si è presentato, ossia “Obelix”, e nient’altro.

    Il finanziere non crede ne alle sue orecchie ne ai suoi occhi. Mi pone decine di domande, tutte sensate ed intelligenti. Si complimenta con me, acquista una copia del mio libro, e dice più volte che mi vorrebbe in squadra con lui, mentre io prontamente e inequivocabilmente sottolineo che no ne farei mai parte, con tutto rispetto per il loro lavoro!

    Dopo i tanti complimenti e i chiarimenti sul mondo della canapa, il finanziere fa il suo dovere: verbalizza il sequestro amministrativo della sostanza stupefacente, spontaneamente consegnata.

    Nel verbale si contesta l’infrazione dell’articolo 75 del D.P.R. 309/90 (“grazie” Fini e Giovanardi!)

    Gentilmente, dati i miei precedenti, chiede se non preferiamo che si verbalizzi il sequestro a nome di mia moglie. In tal modo avrei forse potuto evitare dei problemi, ma sarei venuto meno a quelli che sono i miei valori antiproibizionisti: io non sono un criminale, sono loro in errore!

    Così, questo verbale a carico mio, insieme alla cannabis, passerà dalla Sezione Investigazioni Scientifiche di Reggio Calabria, dove si provvederà alle analisi e, suppongo, alla successiva distruzione della “droga”.

    Il verbale verrà inoltre fatto pervenire al Prefetto di Caltanissetta che potrebbe decidere di sospendermi la patente, togliermi il passaporto e/o la carta di identità valida per l’espatrio, o addirittura mandarmi al Ser.T.

    Adesso mi chiedo, per meno di un grammo di marijuana, del valore massimo di 10€, quanto costerà alla società tutto questo?

    Spero di non dover subire altre umiliazioni oltre quelle già vissute, anche perché la sospensione della patente ed il divieto di spostarmi fuori dall’Italia potrebbero ledere la mia attività lavorativa.

    In ogni caso, non capisco perché si debba sospendere la patente ad un individuo che presenta un eccellente abilità psicofisica; come trovo illogico il divieto di spostarsi all’estero per chi fa uso di cannabis.

    Se nella vita avessi deciso di bere vino, tutti i giorni a tavola, e birra in tutti i weekend, nessuno mi avrebbe mai perseguitato. Se, in auto, invece che un po’ d’erba avessi avuto 20 litri di vodka, non ci sarebbe stato alcun problema.

    Che legge è questa che, con la scusa di salvaguardare la mia salute, cerca di rovinarmi la vita?

    Spero almeno che il finanziere apprezzi il mio libro, oltre alle due lattine di Canna Bì Energy Drink di cui gli ho fatto dono.

    Giuseppe Nicosia – ASCIA

    http://www.ascia-web.org/home/?p=1245

    Legalizziamolacanapa Org Team

  2. #2
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    Ste merde, dopo tutto quello che gli hai detto che cazzo gli costava mandarti via senza rovinarti?? Onore a te comunque, sei un pilastro dell'antiproibizionismo!!!! A.C.A.B.

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