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Discussione: dibattito sulla canapa

  1. #11
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    Caro Avvo, non si senta offeso, i miei sono rigurgiti di dolore che vengono da lontano... ma proprio perché vengono da lontano ho avuto il tempo dii documentarmi e cercar di capire. Comprendo chi, come lei, si sente attaccato dalle mie parole, ma se le rilegge con maggiore distacco vedrà che non contengono offesa alcuna. L'aggettivo "catto" da me usato è solo una blanda forma discriminativa, che vuole solo indicare la mentalità prevalente della persona in questione. Io credo fermamente che le idee espresse da Gesù fossero qualcosa di estremamente valido, ma faccio profondi distinguo tra quello che (forse) è stata la figura di Gesù, e ciò che è stato riportato dai testi e dalle persone. Ho conosciuto persone di indubbio valore che professavano la propria fede, così come altre che non avevano bisogno di mostrare un credo "esoterico". Snocciolare dati e proporre riflessioni, stimolare il confronto per promuovere la crescita, civile e spirituale, con differenti punti di vista ed interpretazioni è quel che ritengo di fare!
    Bello sarebbe che ci fossero tanti come lei che distillano il meglio dalla conoscenza, per poi applicarlo realmente nella propria quotidianità, ma sappiamo per esperienza che invece, la maggioranza dei credenti usa la propria fede come uno scudo, una maniera per sentirsi migliore e/o superiore... e per far questo utilizzano una miriade di luoghi comuni che spesso danneggiano la società tutta.
    Non do un nome a dio, non ritengo di avere verità in tasca, non rispetto gli altri per dovere ma per scelta, non chiedo di approvare le mie idee o lo pretendo, al limite lo propongo...
    Lei, dicendo che il credo religioso cattolico non c'entra nel discorso, pecca a mio avviso di "partigianeria", ovvero non ci vede quello che a me sembra da subito evidente, e credo sia così per molti.
    Penso che il suo vedere nelle mie parole un attacco o qualcosa che abbia il potere di ferirla, venga da dubbi di fondo che il cattolicesimo lascia irrisolti, ponendo al di sopra l'oscura cappa dei dogmi. Ripeto, non si senta ferito od attaccato, lei è ben al di sopra della media cattolica per quanto riguarda il confronto e la tolleranza, ma per la maggioranza di chi condivide con lei questa (e purtroppo non solo questa) fede, l'atteggiamento di totale disconoscimento di autorevolezza verso chi propone sentimenti e punti di vista diversi, è pratica costante ed alquanto irritante nonché, credo, contraria agli insegnamenti di Gesù al quale ci si appella e riferisce.
    Con tutto il rispetto per le persone, non mi si può chiedere di rispettare in toto quel che ritengo sbagliato o deviante dalla verità, sia essa assoluta o relativa.
    L'atteggiamento della cugina di MARY JANE, rientra appieno in ciò che ritengo frutto di quanto sopra accennato, quindi....
    Peace Bros!!!

    PS: sarebbe bello fermarsi una volta davanti ad un camino a discutere di filosofia...
    (cit. F. De Andrè)
    Per strada tante facce non hanno un bel colore,
    qui chi non terrorizza si ammala di terrore,
    c'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo,
    io sono d'un altro avviso,son bombarolo!
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  2. #12
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    Caro Bluedigit,
    stiamo affrontando un discorso che appare molto più complesso di quanto in realtà non sia.
    Io rispetto l'opinione degli altri, ma chiedo ed esigo reciprocità.
    Io non intendo convincere nessuno, perchè non faccio, nè ho intenzione di fare proselitismo.
    La fede in qualcosa (per me il Dio cristiano) è una conquista quotidiana che deriva da un'esperienza sulla quale ci si ferma e sulla quale si modella (o si tenta di modellare) il nostro essere tutti i giorni.
    Per questo io chiedo di non fare - come invece viene fatto - di tutte l'erbe un fascio e, soprattutto, non giudicare.
    La cugina di Mary Jean e le persone che come lei ragionano, (e di cui non condivido per nulla l'approccio), non vanno giudicate.
    Bisogna solo prendere atto della loro posizione, confrontarsi se lo si ritiene, ignorarle se lo si vuole.
    Tutti quelli che non sono con noi, non vanno visti come necessari nemici o come i cattivi, pretendendo noi di essere i buoni.
    Ci mancherebbe solo che il cristianesimo pretendesse di risolvere razionalisticamente i problemi dell'uomo.....allora cadrebbe in una contraddizione assurda con la trascendenza di cui è,invece, portatore.
    Troppo spesso si commette l'errore di cercare un Dio ad immagine e somiglianza dell'uomo, nei bisogni e nelle soluzioni, dimenticando che Dio si è fatto uomo per condividere il dolore, ma anche per dare con il proprio sacrificio umano una speranza.
    Mi fa piacere discorrere con voi di questi temi....ma, per piacere, non riduciamolo ad un confronto filosofico, perchè così non è.

  3. #13
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    Sono convinto che la religione(qualsiasi religione)sia sempre stata un vincolo per la crescita e per la felicità dell'uomo.
    CON QUESTA FRASE NON VOGLIO RECARE OFFESE A NESSUNO.ORA VI DIRÒ UN PO' DELLE MIE RAGIONI QUINDI NON ASSALITEMI VOI RELIGIOSI DEL FORUM.
    Voglio partire parlado di fatti secondo me eclatanti fino ad arrivare poi anche alle cose più semplici.
    Fin dai tempi antichi,quando l'uomo si pose delle domande alle quali non seppe rispondere(e a tante di esse anche oggi non sappiamo rispondere)creò dei miti,degli dei,un dio,dei demoni,degli spiriti,ecc...insomma qualsiasi cosa che non si potesse spiegare,come le domande che si ponevano,per cercare delle risposte.Risposte date da loro stessi che attribuirono poi a questi miti che crearono,per vivere in un mondo più "armonioso" e meno ostile nei loro confronti,visto che di fatto così è la natura molto spesso.Non so se è molto chiaro quello che sto dicendo,se non lo è chiedetemi pure cosa ho spiegato male.In questo modo si persero di vista molte cose che si sarebbero potute conoscere e osservare fin dalle prime domande che si pose l'uomo.Ad esempio parlando degli uomini nello specifico,ci si rende conto di quanta fatica si è fatta in tutta la storia ad arrivare a teorizzare concetti fondamentali,ai diritti naturali e inalienabili della specie umana;il primo fra tutti la LIBERTÀ!esempio:parliamo degli Egizi.Tutti quei faraoni che si credevano padroni dei loro cittadini o "sudditi" come li chiamavano loro,appunto credevano davvero,grazie ai loro miti,ai loro dei che il potere che avevano sui sudditi gli spettasse dalla nascita perché così era voluto dai loro dei e così quindi doveva essere.Allo stesso modo mi sento di dare delle colpe a questi sudditi,visto che,grazie a questi dei non facevano nulla per cambiare la loro situazione sociale,non facevano nulla per credere che il loro faraone stesse sbagliando,non facevano nulla per decidere come passare nel modo più felice possibile la loro vita.Gli dei avevano stabilito che era così,il faraone che nasceva faraone li schiavizzava e il cittadino che nasceva schiavo rimaneva schiavo,questo era quello che volevano gli dei.Potrei parlare di quasi tutte le religioni in questo modo,ma non voglio dilungarmi troppo,era solo un esempio quello degli Egizi.Se vogliamo parlare di altri ambiti,non dell'uomo nello specifico,esempio la scienza,la religione è stata da sempre un vincolo enorme per questa materia.Uno dei casi più famosi è quello di Galileo con la scoperta della rotazione della Terra attorno al Sole e non viceversa come da sempre la religione cristiana teorizzava(è vero che si basavano sulle teorie di aristotele,ma di certo il concetto fondamentale che tutto l'universo girava attorno alla Terra derivava dal fatto che noi eravamo i prescelti da dio e quindi un concetto abbastanza difficile da sfatare,come poi dovette fare il povero Galileo).Con ciò voglio dire che se già moltissimo tempo fa l'uomo fosse stato di mentalità un po' più aperta grazie alla mancanza di una religione che non concepiva altre risposte oltre a dio,a quest'ora chissà....magari saremmo stati in grado addirittura di viaggiare per le galassie,di metterci in contatto con popoli di altri pianeti.Tutto questo grazie a delle scoperte scientifiche che se non fossero state represse magari adesso avremmo una società completamente diversa,molto più avanzata,molto più intelligente.
    Mi sono accorto che ho già scritto troppo quindi il resto di quello che voglio scrivere lo sintetizzerò molto.
    Volevo toccare velocemente il discorso guerre,è un concetto anche questo che andrebbe approfondito molto di più,perché non vorrei che passasse per banale però va bè...Premetto che ho un grande rispetto e un grande dispiacere per tutti coloro che sono morti in guerra.Detto ciò mi viene da chiedervi:molti di questi ragazzi o uomini,avrebbero accettato mai di andare in guerra con morte quasi certa,senza che qualcuno promettesse loro che dopo la morte ci sarebbe stato un fantastico eterno paradiso ?Io credo proprio di no.Chi sarebbe pronto a morire sapendo che dopo la morte non c'è niente e che quindi l'unica vera vita da vivere è quella che viviamo noi tutti i giorni.Forse gli uomini la smetterebbero di andare in guerra se fossero davvero coscienti di quello che ho detto.La vita bella è quella che viviamo noi qui sulla terra...non quella che qualche libro ci promette che arriverà.Poveri quei kamikaze islamici,cinesi o comunque qualsisia estremista di qualche religione,che muoiono perdendo l'unica vita che hanno.
    Parlando più in generale mi viene da pensare a tutte quelle persone ai giorni nostri che passano la loro vita a pregare,aspettando che qualcosa cambi oppure per andare in paradiso,ma che in realtà non FANNO NIENTE PER CAMBIARE LA VITA REALE.Secondo me la religione anche in questo senso,nella vita di tutti i giorni,è una grande limitazione;é vero che non siamo più ignoranti come nel medioevo ma ci sono persone che preferiscono pregare piuttosto che sistemare i loro problemi,le loro faccende,il lavoro,la famiglia,ecc...anche oggi,pensando unicamente al fatto che non importa fare una bella vita,tanto ringraziando il signore avranno un splendida eternità.
    Inoltre la religione ha sempre creato razzismo tra i popoli e questo non penso che abbia bisogno di spiegarlo...lo si capisce bene anche da soli nei giorni nostri.
    La maggior parte dei filosofi,scienziati,dottori è riuscita ad ottenere risposte nella vita non credendo in nessuna religione(Non tutti ovviamente,ci sono stati anche dei credenti purtroppo devo ammetterlo).Perchè io mi chiedo quindi ?Queste persone erano più intelligenti dei credenti ?non credo proprio,forse avevano qualche limitazione in meno nella loro testa.

    Potrei scrivere ancora molto ma sono già stato lunghissimo ahahhaah anzi chiedo scusa se ho perpetuato un discorso che non centrava con lo scopo del topic
    Dopo tutto questo discorso direi a Mary Jane di lasciare perdere con sua cugina...perchè millenni di ignoranza non si abbattono con una discussione su Facebook.Sono anche d'accordo con quello che dice bluedigit.

    Per finire vorrei dire essendo un non credente che c'è solo una cosa a cui tengo profondamente e che purtroppo anche nel 21° secolo non tutti condividono.Sono Italiano come è scritto sulla mia carta di identità,ma io non mi sento italiano...e neanche francese,tedesco,cinese,africano,americano,ecc ecc.IO MI SENTO PARTE DI TUTTO IL MONDO IN CUI VIVO,NON APPARTENGO AD UNA CARTINA POLITICA CHE MI LIMITA IN UN CONFINE DISEGNATO CON UNA MATITA.

    La religione contribuisce a creare queste discrepanze tra nazioni,una cosa ridicola e inaccettabile
    Ultima modifica di Rotten society; 05-12-13 alle 23:04

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