Desidero sottoporvi un'ulteriore riflessione sul Dl che dovrebbe modificare la lieve entità .
La norma (che nessuno allo stato conosce) dovrebbe infatti incidere sul comma V dell'art. 73, trasformando una circostanza attenuante (attuale) in una ipotesi di vero e proprio reato (futuro).
Si tratta di un intervento in teoria assolutamente giusto ( e chi scrive come detto lo ha propugnato da almeno 8 anni), ma che, al di la dei proclami politici costituisce più un'operazione di facciata giuridica, che una soluzione concreta ai problemi delle carceri.
Viene cosi risolto un tema giuridico, ma non lo scopo prefissato dal legislatore.
Basti ricordare che negli ultimi tempi la attenuante dell'ipotesi lieve poteva dispiegare ampia efficacia perché poteva essere giudicata sempre prevalente rispetto ad aggravanti contestate.
Quindi, non vedo eccezionali benefici concreti, se non il superamento di un grave equivoco strutturale a livello giuridico.
Quanto al rapporto con la prossima pronunzia della Corte Costituzionale, va rilevato che se verrà accolta la questione concernente la illegittimità dell'unificazione del trattamento sanzionatorio fra droghe pesanti e droghe leggere, in relazione al nuovo reato temo si verificherà una situazione di assurdo stallo.
Il nuovo reato, infatti prevede la medesima pena per droghe differenti, quindi, disponendo a propria volta quell'omologazione sanzionatoria, che, invece, la questione di costituzionalità intende superare, e' chiaro che esso può venir dichiarato incostituzionale e non sarà, quindi, possibile sostituirlo.
Si tratta, pertanto, se dl cose dovessero stare bel seno prospettato, di una norma nata morta, per la insipiente fretta dei politici.
Sarebbe stato sufficiente attendere l'11 febbraio.......ma era, invece, necessario darci da intendere che tutto cambia al meglio.