La capitale del Nepal è invasa da induisti ortodossi per la festa di Shiva.
Gli abitanti: spettacolo indecente per i bimbi. Ma la polizia non interviene
Immaginate 5 mila santoni, molti dei quali nudi, che ciondolano davanti a casa vostra fumando hashish e marijuana. È quello che sta accadendo da qualche giorno a Kathmandu, capitale del Nepal, celebre in tutto il mondo per l’invasione di hippy negli Anni 60. Chi ha letto Charles Duchaussois (Flash, il grande viaggio) sa che il nome della città è da sempre associato a festival religiosi e viaggi psichedelici alla scoperta di nuove droghe. Il centro è un brulicare di negozietti, locali bui e fumosi dove i nostalgici di camicie a fiori e capelli lunghi cercano emozioni forti. Ora, però, - accusano i residenti - si sta davvero passando il segno. In occasione del Maha Shivaratri, il più grande festival religioso induista, migliaia di santoni hanno preso d’assalto la città. Oggi, al tempio Pashupati (il più importante del Paese, risalente addirittura al VI secolo d.C.), si festeggia il compleanno di Shiva. E fin qui nulla di strano. Il problema sono gli oltre 500 “baba”, i seguaci più ortodossi, che si aggirano per le strade come Dio li ha fatti, consumando droga e molestando i cittadini con richieste continue di elemosina.
“Mi vergogno per loro – attacca Hari Sharma, che vive a pochi metri dal tempio -. Io e la mia famiglia non possiamo neppure affacciarci alla finestra. È uno spettacolo indecente, donne e bambini non dovrebbero vedere scene simili. E poi questi santoni fumano droga in continuazione, avvicinando i nostri giovani a pratiche dannose e illegali”. E incalza: “Mi domando perché le autorità non intervengano”. Govinda Tandon, capo del distretto, prova a difendendersi: “Si tratta di una pratica tradizionale, va avanti da secoli. Abbiamo chiesto ai baba di rispettare la legge. In caso di violazioni, interverremo”.
Rampurna è uno di quelli che passeggia nudo per la città imbottito di hashish. “Vengo dal Maharashtra, in India, e questa è la mia ottava visita al tempio. Siamo fedeli di Shiva e viviamo come ha vissuto lui”. Il ragionamento non fa una piega, se non fosse che in Nepal vendere droga è ritenuto illegale. Insomma, a Kathmandu non si capisce più niente. Gente che infrange soavemente la legge, cittadini indignati e turisti divertiti. La polizia, intanto, cerca di riportare l’ordine. Nei giorni scorsi quattro persone sono state arrestate mentre smerciavano droga e molestavano alcune donne. Nell’area del tempio sono stati dispiegati 150 agenti, ma difficilmente riusciranno a venire a capo di 5 mila santoni fumati come delle pigne (per dirla secondo il gergo hippy).