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Discussione: Nassiriya, uccisi tre militari italiani

  1. #1
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    Quoto OldGoblin....
    Mi dispiace per le famiglie dei caduti ma per il resto ragazzi è guerra.. e in guerra si muore!!! Loro dicono \"missione di pace\" ma con dei blindati e mitragliatore in mano faccio fatica a credere alla \"missione di pace\"!

    Eppoi anche un uomo del mio paese è morto sul lavoro, in fabbrica, e mica gli hanno fatto funerali di stato o mandato equipe di psicologi alla famiglia o nessun famigliare ha ricevuto la telefonata di Ciampi!! Andare a lavorare in fabbrica, fare lavori pesanti ecc.. per mantenere la propria famiglia lo vedo tanto eroico quanto fare le \"missioni di pace\"!

    E adesso la destra è inutile che attacchi la sinistra sui giornali con un tono \"adesso siete contenti voi che cantavate 10,100, 1000 nassirya?\"... ma brutti buffoni li avete mandati voi a morire!!!

    [addsig]
    "Se per vivere devi strisciare, alzati e muori."

  2. #2
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    Questa settimana a Varese è morto sul lavoro, in un cantiere edile, un uomo di 71 anni...

    Nella parte cosidetta più ricca e avanzata e \"civile\" del paese, a 71 anni devi ancora lavorare per sopravvivere!

    Anche a lui, niente medaglia o onoreficenze.
    VERGOGNA!



    Un mondo migliore è possibile, ma bisogna sbattersi!!
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  3. #3
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    ogni giorno in italia muoiono sul posto di lavoro 3 lavoratori, per sfamare la loro famiglia...tutto questo senza armi in mano e senza divisa.
    la missione di pace non c'è, e pure uno dei loro l'ha ammesso che è tutta una farsa, ma ce lo deve dire beppe grillo...
    Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione, sintonizzata su un canale morto.
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  4. #4
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    e ciò che mi fa incazzare è che noi perdiamo amici e ragazzi sulla strada per sti gasati con le armi in mano, ma i tg non dicono nulla..
    da federico a \"ganesh\" a como negli ultimi tempi..


    [ Questo Messaggio è stato Modificato da: IrieWeed il 28-04-2006 12:19 ]
    Il cielo sopra il porto aveva il colore della televisione, sintonizzata su un canale morto.
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  5. #5
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    uffff...quante volte ho visto discussioni così. Io dico solo, chi vuol commemorare scriva due righe, chi non vuole farlo ne stia fuori. E' stupido accusare un intero corpo per le cazzate di pochi. Allora diciamo che tutti gli studenti sono degli assassini perchè in america mediamente ogni anno, uno studente entra a scuola armato e fa una strage. I soliti discorsi triti e ritriti

  6. #6
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    Bella Withe,
    personalmente non ce l'ho con i militari, ma con chi li ha mandati a fare la guerra di bush, nonostante la Costituzione affermi che: l'Italia RIPUDIA LA GUERRA\" se non per scopi difensivi.....

    Prima dell'intervento delle varie missioni \"umanitarie\" armate, erano presenti in Iraq un sacco di organizzazioni ONG, tipo \"Un ponte per Baghdad e tanti altri seminatori di Pace.

    Alla tv sono passate le immagini dei familiari dei caduti, e non si può restare insensibili di fronte al dramma accaduto.
    è orribile rallegrarsi della morte di quei ragazzi, ma trovo ancora più orribile che qualcuno li erga a \"bandiera\" per scopi politici!

    Pace!
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  7. #7
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    Morti sul lavoro


    pubblicato da: Redazione Medicina Democratica


    Cinque morti sul lavoro in un giorno sono davvero tanti. Eppure sono dentro la statistica! Forse molti ignorano che la statistica che parla di una media di quattro morti al giorni per infortunio sul lavoro è comunque sottostimata. Mancano quei lavoratori, non solo immigrati, che non sono registrati come tali, mancano quegli altri lavoratori che sono rimasti vittime di incidenti stradali perché stanti e affaticati dalla guida o dal lavoro precedente. E muoiono anche altri lavoratori, vittime di esposizione ad agenti cancerogeni e tossici che quasi mai o a grande fatica riescono a dimostrare che la causa della loro morte è il lavoro. Ogni giorno, anche nel 2000, si compie una strage di qualche decina di persone per il lavoro tanto più grave quanto più culturalmente accettata .

    L’amaro in bocca resta se pensiamo che le leggi ci sono, ma che le responsabilità della loro applicazione è ascrivibile a molti, prima di tutto chi ha il dovere di salvaguardare la salute a norma dell’articolo 2087 del codice civile, e cioè al datore di lavoro e poi a tutti coloro che non intervengono a vigilare, a denunciare e a condannare. Non solo, ma anche a produrre coscienza, ad organizzare iniziative e lotte contro questi serial killer.

    Ma non basta: se la causa principale di questa epidemia che sconvolge migliaia di famiglie è l’organizzazione del lavoro e ciò che vi sta attorno vediamo come in questi ultimi anni mentre si facevano delle leggi a migliore tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro si sono fatte altre leggi si è comunque aperta la strada alla deregolamentazione del lavoro, fino addirittura con gli incivili referendum proposti dai radicali, a volerlo completamente liberalizzare. Se questi dovessero passare conteremmo altri morti, altri feriti, altri disperati.

    Partiamo da questa massima espressione di incoscienza e arretratezza, che comunque sottende grandi interessi economici di chi sa che le conseguenze degli infortuni e delle malattie professionali vengono fatte pagare alla collettività e non a chi le ha provocate, e vediamo di rovesciare il discorso:

    Il riconoscimento degli infortuni e delle malattie professionali deve essere affidato alle A-USL e non più all’INAIL,

    i dati sugli infortuni e malattie professionali devono essere pubblicati, oltre che tempestivamente, non solo a livello nazionale, regionale e provinciale, ma anche per A-USL, per comune e per azienda,

    ogni giorno i telegiornali devono raccontare la storia di un morto sul lavoro, spiegando chi fosse, quale lavoro svolgeva, quali sono state le cause immediate o mediate che ne hanno provocato la morte e cosa questo ha voluto dire per i famigliari, gli amici i compagni di lavoro.



    Altro che militari mercenari....
    Nessuna comprensione nessuna solidarietà !



  8. #8
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    Quoto wizard dicendo che ogni professione ha i suoi rischi. Ovviamente la gueerra fa morti e questi uomini coraggiosi meritano onore.

    Condoglianze alle famiglie.
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    Non sono un criminale se coltivo un vegetale
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  9. #9
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    Le condoglianze caro wintersea, sono una forma (almeno per quanto mi riguarda) di eduzazione e di rispetto, verso chi ha perso dei cari.

    Se una persona pensa che non sia il caso di farle, non lo faccia, ma si astenga da determinati commenti.
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  10. #10
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    La risposta a tutto ciò: ANTIMILITARISMO! Disertare e Sabotare ogni corpo militare! Mandiamoci i politici al fronte.. Si stancherebbero presto di guerreggiare!!!

    Nessuna lacrima per mercenari in divisa!

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