In una serie di storiche votazioni, la camera dei rappresentanti (sarebbe la nostra camera dei deputati) ha votato per decidere se vietare o meno alla DEA di minare (e di interferire) le leggi statali sulla marijuana. La camera ha approvato una misura bipartisan che di fatto proibisce alla DEA di "minacciare" le leggi dei singoli Stati sulla cannabis terapeutica; l'emendamento è passato con 219 voti a favore. Un altro emendamento proibisce alla DEA di interferire sulle leggi dei singoli Stati che regolano la produzione della canapa ed è passato con 237 voti a favore. Il terzo emendamento pone un altro paletto alla DEA: non possono interferire sui programmi di ricerca scientifica sulla canapa, passato con 246 voti a favore.
Bill Piper, direttore degli affari nazionali per la Drug Politcy Alliance ha detto "Queste votazioni, nel loro insieme, rappresentano una svolta senza precedenti nella storia della war on drugs. Per anni molti Stati hanno riformato le loro politiche sugli stupefacenti; ora c'è un consenso bipartisan in Congresso a favore di una maggiore sovranità per i singoli Stati di poter decidere le proprie politiche sulle droghe."
Ci sarà una teleconferenza tra i membri del Congresso e i pazienti che fanno uso di cannabis terapeutica per discutere di queste votazioni storiche.
Fonte: http://www.drugpolicy.org/news/2014/...rijuana-and-he