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Discussione: Io cambio il mondo

  1. #1
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    Ieri ho scritto questa storia e lanciato l'iniziativa "io cambio il mondo".
    Vi rendo partecipi sperando di coinvolgere anche qualcuno di voi in questa "catena".

    VI RACCONTO UNA STORIA.
    In un'isola della Croazia c'è una spiaggia meravigliosa che si chiama Cifnata. Da diversi anni ci vado con la mia famiglia. Poco frequentata, perché raggiungibile solo dal mare o attraverso un sentiero impervio nel bosco, è un piccolo paradiso.
    Ieri ci sono tornato e l'ho trovata piena di spazzatura. Qualcuno deve aver fatto una “festa” la sera prima e ha lasciato tutto là. Come ha potuto farlo per me è incomprensibile ma purtroppo sono cose che succedono.
    Con le altre persone presenti in spiaggia, abbiamo criticato il gesto e ci siamo lamentati di quella vergogna. Dopodiché ci siamo sistemati a distanza da quel cumulo di lattine vuote e ci siamo distesi al sole. Allo stesso modo hanno fatto altri turisti arrivati dopo di noi.
    Ho provato a rilassarmi godendomi il mare e giocando con mio figlio ma un pensiero fisso in testa continuava a disturbarmi. Per farvela breve, ho mollato tutto e sono andato a procurarmi un sacchetto e dei guanti. Insieme alla mia compagna abbiamo pulito la spiaggia e mentre raccoglievamo i rimasugli, altre persone vedendoci sono venute ad aiutarci. Nel giro di mezz'ora era tutto sistemato. A quel punto, la giornata al mare è stata ancora più bella e intesta. Rientrando ci siamo portati via naturalmente il sacco delle immondizie per poi buttarlo negli appositi bidoni.

    E ORA VI SPIEGO PERCHÉ VI HO RACCONTATO QUESTA STORIA.
    Mentre camminavo da solo nel bosco alla ricerca del sacco, ho pensato che quel gesto sarebbe stato fine a se stesso: certo, è cosa lodevole ripulire un luogo che qualcun altro ha sporcato, ma in fin dei conti non avrei risolto nulla e domani forse, ci sarebbe stato un nuovo cumulo di lattine vuote su quella spiaggia o in altre mille.
    Ma se invece avessi utilizzato quell'episodio come spunto per una nuova “catena di buone azioni”, raccontandolo e condividendolo, allora avrebbe avuto molto più senso.
    Qualche vecchio saggio scrisse che “hanno valenza storica solo le azioni che generano un proseguimento dell'agire, anche se all'umanità sembrano inutili” e qualcuno di ancora più intelligente disse che “il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare”.
    In totale accordo con questi due grandi maestri, oggi mi sono detto “io cambio il mondo”. Nella speranza di convincere anche qualcuno di voi a farlo.
    Sia chiaro, il mio gesto non ha assolutamente nulla di speciale (sono il primo a dirlo), non mi sto inventando niente (sono tutte cose già fatte da altri) e arriveranno accuse di mania di protagonismo o ricerca di attenzione. Pazienza, correrò il rischio ma se in cambio riuscirò a scaturire anche solo un'altra buona azione, quindi un proseguimento dell'agire, allora ne sarà valsa la pena.

    COSA PUOI FARE
    E' molto semplice: fai una buona azione che senza questa storia non avresti fatto. Fermati, guardati intorno, immagina come potresti cambiare in meglio il luogo che ti circonda e fallo. Piccole cose, anche piccolissime. Di qualsiasi tipo.
    E poi coinvolgi almeno 3 persone, racconta la mia e la tua storia e invita loro a fare altrettanto in modo tale che a fine giornata guardandoti allo specchio potrai dire anche tu “io cambio il mondo”. Devi crederci.

    PASSA ALL'AZIONE
    1) Inizia col passare parola: metti like a questa pagina, condividila e invita un po' dei tuoi contatti.
    2) Fai la tua buona azione e documentala con qualche foto.
    3) Condividila sul tuo diario o sulla bacheca di questa pagina utilizzando l'hashtag ‪#‎iocambioilmondo‬

    GRAZIE.

    Matteo

    (guarda le foto qui)
    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

  2. #2
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    innanzitutto

    noi esseri umani spesso non ci rendiamo conto del nostro reale valore ,
    ogni azione causa un effetto (come una singola azione può determinare imprevedibilmente il futuro: nella metafora della farfalla si immagina che un semplice movimento di molecole d'aria generato dal battito d'ali dell'insetto possa causare una catena di movimenti di altre molecole fino a scatenare un uragano)
    ...in questo caso la tua azione non può che avere effetti positivi e "rischia" di generare un proseguimento dell'agire (anche se deduco non sia cosa x tutti) . ma informare è anche cambiare !!

    Chi fa da se fa x 3 , ma l'unione fa la forza !! Io sono con te
    Complimenti ancora
    Ultima modifica di el-barto; 11-07-14 alle 19:56

  3. #3
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    P.S.
    infatti me lo ricordavo di aver sentito giusto ieri , una cosetta chiamata “Ymby”

    ecco qua cosa ha combinato il tuo gesto , a km di distanza :

    ADESSO I CITTADINI DICONO "YES"
    roma.jpg
    L'effetto Nimby è superato: sempre più comitati propongono soluzioni dialogando direttamente con le istituzioni
    Roma. Ambientalisti del no, comitati che protestano. In alcune situazioni, quello che viene indicato come “movimento Nimby” (dall’inglese “not in my backyard”, non nel mio giardino), non basta più. E la “cittadinanza attiva” è passata dalla protesta alla proposta. Anche in Italia sta nascendo il movimento “Ymby”: yes, in my backyard. «I primi a teorizzarlo sono stati gli olandesi - ci dice Tiziana Mannino, studiosa di sociologia urbana alla Federico II di Napoli - in alcuni consessi civici i cittadini si sono detti stanchi di protestare solo e hanno iniziato ad offrire alternative concrete, dialogando direttamente con sindaci e assessori».
    La loro alleata, la tecnologia. Il loro mezzo principale, internet.
    In Italia da anni si studia il fenomeno Nimby e per la prima volta quest’anno il rapporto - presentato ieri - ha evidenziato una riduzione delle proteste: -5% di comitati arrabbiati. Una controtendenza? «Presto per dirlo, anche perchè manca un osservatorio che studi questo fenomeno - spiega la sociologa - ma sono numerosi i seminari dedicati al tema, spesso inseriti in corsi di diritto dell’ambiente, perchè è lì che nascono le proposte. In un seminario appena concluso all’università di Pisa è stato per la prima detto che Ymby è arrivato in Italia». Non esiste una “federazione” di cittadini attivi, per ora sono esperienze isolate. «Ma è arrivato il momento che questi comitati dialoghino - ci conferma Vincenzo Sposato sociologo di Pesaro - perchè questo fenomeno ha bisogno di essere messo a sistema per funzionare davvero»

    Cassonetti d’arte
    Il progetto Retake: Roma Retake è un movimento no profit che mira a ripulire la Capitale devastata da vandalismo e sporcizia. Avvalendosi di carta da parati e artisti che mettono a disposizione la propria creatività.

    L’Ecomuseo
    Casole d’Elsa.No all’agricoltura intensiva, per offrire risorse economiche al territorio i cittadini hanno adottato l’Ecomuseo: un percorso attraverso la storia e le tradizioni della zona per attrarre turismo e creare lavoro.

    Orti urbani: Sono forse gli esempi più noti di Ymby.Zone abbandonate delle città, a cavallo tra periferie e provincia: è qui che i cittadini adottano appezzamenti di terra e coltivano insalata e ortaggi. I prodotti sono venduti a prezzo sociale.

    Community school
    Contro le lezioni frontali, alcuni maestri (tra cui il pluripremiato Danilo Casertano) hanno fondato un nuovo modello di scuola che prevede lezioni d’arte e contatto con la natura il tutto con l'aiuto dei genitori che mettono a disposizione tempo e competenze facendosì comunità intorno al progetto scolastico. L'esperienza romana è stata talmente felice che si stanno aprendo nuove community anche in altre regioni.

    www.community-education.it
    è un articolo pubblicato ieri su Metro News

  4. #4
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    CHE SORPRESA!
    La mia storia (che pensavo fosse troppo lunga e noiosa) ha raggiunto oltre 12mila persone in soli 4 giorni. Da zero, senza grandi pubblicità o promozioni, solo con il passa parola. E allora, ho pensato, è giusto dare un seguito a tutto questo o almeno provarci.

    Oggi mi sono buttato capofitto e ho realizzato insieme al mio amico webmaster di fiducia il sito www.iocambioilmondo.it con qualche informazione di base, giusto per partire.

    ORA TOCCA A VOI. Il sistema è molto semplice ed è riassunto in questa immagine.

    1) Fai una buona azione
    qualsiasi, anche la più piccola

    2) Fotografala e condividila con l’hashtag #iocambioilmondo
    sul tuo diario Facebook o qualsiasi social

    3) Nomina 3 persone che conosci
    che a loro volta dovranno fare questi 3 passaggi

    La catena è già iniziata! Cosa aspetti? ;)

    "Personalmente tra tutti i forum ho scelto Enjoint perchè qui la ganja rappresenta il contorno alla vita di ogni utente, e non il centro attorno a cui ruota il resto. Qui si valorizzano gli utenti come persone prima che come coltivatori." - cit. Mad man

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