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Discussione: Condannato a un anno di carcere per aver coltivato cannabis per la madre malata

  1. #1
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    Un venticinquenne di Roma è stato condannato ad un anno di carcere per la coltivazione di quattro piante di cannabis. I giudici hanno pronunciato la condanna nonostante il ragazzo abbia[Continua...]

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  2. #2
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    Non ci sono parole, questi giocano a rovinare le vite delle persone che non fanno niente di male e che non causano alcun danno a quello che proprio loro per ironia della sorte spesso denominano il verde tessuto sociale...loro che di verde hanno solo qualcosa che dovrebbe essere grigio, ossia la materia cerebrale e che a quanto dimostrano il verde non possono proprio tollerarlo!

  3. #3
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    la mia domanda è: come hanno fatto a beccarlo se la ganja la dava solo alla madre?......

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da libertà90 Visualizza Messaggio
    la mia domanda è: come hanno fatto a beccarlo se la ganja la dava solo alla madre?......
    ...A denunciare il caso è stato Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, che denunciando “l’ingiustizia e la disumanità dell’attuale legge sulle droghe”, ha chiesto immediati interventi di modifica. “In totale buona fede il giovane ha palesato in rete i suoi disagi nell’approvvigionamento del farmaco – ha riferito Gonnella – ed ha messo a coltivazione poche piantine per curar la madre, in tutta risposta è stato condannato perché ritenuto spacciatore di professione”.....

    @libertà90
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    "Rammentiamoci sempre che ogni qualvolta lasciamo scritto qualcosa,si lascia solo delle parole messe li,ognuno poi le interpreta come vuole,non é la stessa conversazione fatta faccia a faccia .." cit. Dantep

  5. #5
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    grazie della risposta caro, ma il punto è un altro.
    Su questo forum ci riteniamo tutti in buona fede ma poi chissà cosa avviene fuori dallo schermo. Se poi uno scrive su Fb quello che fa a casa non è da sdegnarsi dello stato che lo arresta ma solo della legge. Io capisco le buone intenzioni è tutto, visto che lo farei io stessa, ma bisogna comunque capire che la legge non lo permette. Il giudice certo poteva applicare dei principi morali ma "purtroppo" ha dovuto applicare la legge. Brutta storia in ogni caso

  6. #6
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    @libertà90 In realtà, anche alla luce dei precedenti giurisprudenziali, non è affatto scontato che un giudice condanni. Fortunatamente l'applicazione letterale delle leggi (spesso schifose, come questa) conosce qualche deroga. Anzi, direi che su questa materia, in generale, la giurisdizione è decisamente avanti alla legislazione... Questo triste caso però dice il contrario.
    "Se pensi che l'educazione sia costosa, aspetta e vedrai quanto ti costerà la tua ignoranza"

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