Ogni outdoorista aspetta con ansia la prima metà di ottobre, per poi pentirsene nel momento stesso in cui si accorge di essere in quel periodo: è un rapporto di amore - terrore.
Chissà come fanno gli indooristi (detti anche "Bodyguard" per le capacità di mimetizzazione e depistaggio https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Fortitude ) che sono in ballo tutto l'anno.
Ogni mattina ci si alza con la felicità di sapere che manca poco al sudato raccolto, come del resto ci si sveglia con la paura di doverne rendere conto dinanzi alla Legge.
Inutile dire che si diventa paranoici e schizofrenici, passando da stati di beatitudine a rapidi eccessi di rabbia.
Ma non voglio esattamente parlare di questo.
Di solito mi interesso molto di politica, non capendo chi la liquida come "il male dei mali" del nostro secolo: se ci si rifiuta di capire i compromessi e i giochi di potere alla base della nostro paese, a cosa è servito il sacrificio di molti per evitarci di ripiombare nel buio della dittatura o nella pavidità della monarchia?
Oggi, leggendo Repubblica online, sono capitato su questo articolo (http://www.repubblica.it/esteri/2015...oga-124503879/ ) e sono rimasto stupefatto.
Allora è possibile vedere al di là del proibizionismo? Gli USA, per quanto possano non piacere, fanno parte della nostra cultura e ciò potrebbe dare inizio al cambiamento che in tanti aspettiamo: anche solo essere fermato dai carabinieri e evitare quel disgustoso teatrino alla Pablo Escobar del "Se hai qualcosa tiralo fuori subito, che dopo è peggio" sarebbe un passo in avanti importantissimo.
Ma qui, in Italia, non possiamo sperare nulla di tutto ciò, ho realizzato davanti alla colazione. Non siamo pronti, dalle masse alla politica.
L'analfabetismo funzionale si diffonde, per la gioia di quelli di Confindustria che possono risparmiare sulla pelle degli operai troppo impegnati a scannarsi sugli immigrati e sui politici corrotti.
Siamo un paese sempre più vecchio, e nonostante da oltre trent'anni le nascite siano in calo, non si vede nemmeno l'ombra di una politica a favore delle nascite.
Non riusciamo nemmeno a ottenere un testo sulle unioni civili, grazie al Vaticano. Persino l'Irlanda, paese ultracattolico, ora permette il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Noi ci becchiamo Renzi, il quale ad aprile, in un discorso, sosteneva che "Ai diritti civili penseremo nel 2018", ovvero nell'anno delle elezioni. Come a dire che il Vaticano smetterà di interferire nelle faccende politiche italiane ed estere quando l'inferno gelerà (tralasciando il Cocito).
Non so se la soluzione sia arrabbiarsi e gridare ogni giorno allo schifo, oppure gettare la spugna ed emigrare.
Io continuo a fare quello che ho sempre fatto: informarmi e conoscere, acculturarmi. Perchè alla fine è questo che la politica teme, la cultura. Non si possono fermare le idee. Pensate a cosa succederebbe se la gente iniziasse a pretendere l'uso del cervello da parte della classe dirigente, anzichè dividersi in fazioni calcistiche tipo "Boh, alle elezioni voto PD/M5S/FI perchè Renzi/Grillo/Berlusconi è troppo un grande".
Detto ciò, vado a preparare la stanza per l'essiccazione...il raccolto è previsto per il 17. Fortuna che è un sabato.
Volevo solo sfogarmi un pò. Vi saluto.
P.S. Io resto fedele, parafrasando Neffa, alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1948.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza" (Art. 1)
Quindi, lasciatemelo dire: Della Vedova sei tutti noi.