La colpa di kant,


Stasera leggendo un po la prefazione a la critica della ragion pura, il filosofo di konigsberg non mi e’ mai sembrato cosi’ vicino. Leggendo le sue parole mi sembravano quelle di un contemporaneo...
Attaccato dai colletivisti di destra come da quelli di sinistra, il torto di kant sembra sia quello di aver posto il soggetto come principio e averlo difeso nella sua critica. Un individualismo moderno come non si era mai consciuto.

Anche leggendo il tramonto dell’occidente di galimbetti intravedo un attacco in realta’ all’individualismo, reo della societa’ dei consumi prodotta insieme con la tecnica. E’ vero che relegare la natura ad oggetto sfruttabile comporta conseguenze molto spesso negative, ma temo che ,orientandomi un po’ istintivamente, che invertire i termini comporterebbe un alto prezzo umano, inoltre credo che il novecento stia li a testimoniarlo.

Hegel ed Heidegger invece oltre a trovarli poco comprensibili, temo siano proprio all’origine qui in occidente di quell’anti-individualismo pericoloso. Negare la soggettivita’ secondo me ha comportato negare i sentimenti le emozioni. Una razionalita’ all’ennesima potenza, priva di umanita’. Perche' in definitiva non conforme alla realta’. La bellezza invece esaltata da kant, e’ proprio quella dell’essere umano, il suo sperimentarla.