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Discussione: Muore dopo volo dal balcone

  1. #71
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    i semi di ipomea venivano usati dalle streghe nel medioevo. li polverizzavano e poi li mescolavano con del grasso per ricavarne una crema con cui si spalmavano sotto le ascelle. attraveso la pelle la sostanza entrava in circolo e le streghe volavano sulle scope...
    non so quanto sia vera questa storia comunque l'ipomea è conocsouta e apprezzata da sempre da un sacco di stregoni e sciamani.
    ora c'è chi ci fa il businness e così un'altra pianta entra nell'illegalità favorendo, per assurdo, proprio chi ci vuole fare il businness.

    la natura è piena di piante con sostanze psicoattive e l'unica soluzione sarà vietare la natura: solo coltivazioni idroponiche super controllate e deserto...

    per fortuna l'ipomea cresce così facilmente che sarà difficile vietarla veramente, il problema è che c'è il rischio che diventando così famosa qualcuno si faccia male e così: giù con campagne di stampa contro le droghe che uccidono e di canapa libera manco a parlarne...

    anche la salvia, se nessuno ci avesse fatto un businness, sarebbe ancora libera e chi la usava con consapevolezza potrebbe continuare a farlo.

    Bisogna liberare la natura dal proibizionismo e dagli speculatori: le piante devono essere libere di crescere e basta!

    e chi ha gli smart shop cambi mestiere! non state facendo altro che indicare cosa deve essere vietato!
    la vostra libertà è falsa! è come la libertà di sfruttare, la libertà di fare pubblicità di alcol e tabacco, la libertà del businnss a qualunque costo.

    magari cominciate a vendere lampade!!!

    ciao
    giovanni :-(

  2. #72
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    sono convinto che sia stata un operazione alla cazzona.c'era bisogno di trovare un colpevole e hanno arrestato il titolare dello smart shop.in un servizio del tg3 ho notato che tra le cose sequestrate c'erano dei semi di canapa e anche il giornalista diceva che erano tra le cose sequestrate.stanno cercando un capro espiatorio.il titolare veniva poi presentato come un criminale ma lui vendeva tutte cose legali.spiace dirlo ma è il ragazzo che ha usato una sostanza in modo approssimativo.il discorso poi è sempre quello:perchè quando un ragazzo si scrocia in macchina ubriaco non sequestrano il bar e le bottiglie di tequila?

  3. #73
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    Eilà Doc, Io non volevo parlare male dell'ipomea ne' della salvia ne di altro. Ti ricordi del finale della canzone che diceva \"l'erba ti fa male se la usi senwa stile\"? Questo è quello che volevo dire, le cose o si fanno per bene, seriamentem consci di ciò che ci può succedere o è meglio lasciar perdere, lasciarle fare a chi ha secoli d'esperienza. Anche la nostra amica Maria a volte (quasi mai) può dare problemi se usata senza lo stile che ci appartiene.[addsig]
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  4. #74
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    Dunque, per precisare il concetto da me espresso all'inizio. Giorni fa mi è arrivata una mail da un collega che aveva avuto uno screzio (è un eufemismo) telefonico con la redazione di Dolce Vita (qualcuno che sta più in alto di noi in questo forum ne saprà qualcosa) perchè c'era un articolo che parlava male di grow e smart shop. La curiosità è femmina come sapete ed io da bravo maschietto sono andato a vedere. Credo che il problema si nella frase che più o meno dice così: in Italia ci sono più di cento grow e smart shop ma olo in pochi casi una persona può avere le informazioni dettagliate su quello che fa e acquista, in tutti gli altri forse non sanno neanche coltivare il basilico. Non conosco tutti i singoli casi ne i gistori di Wipe Out, quindi sto facendo un discorso in generale, niente di personale con nessuno: ringraziando per avere il negozio inserito nella lista di grow e smart shop, tengo a precisare e lo dico a tutti i clienti che noi non siamo ne un grow ne uno smart shop, vendiamo strumenti ludici. Questo perchè non sarei capace di spiegare bene tutto ciò che riguarda la coltivazione e altro ( sono riuscito a far morire l'edera oltre al succitato basilico) e io voglio dare un servizio il più perfetto possibile ai miei clienti; se una cosa non riesco a farla. Mi ricordo che quando andava di moda la salvia siamo stati contattati da varie ditte per acquistarla; per saperne di più siamo andati in internet e ci siamo stampati una bella quarantina di pagine sulla storia l'uso e tutto quanto, con la raccomandazione di dare quel blocco di fogli ai clienti. Abbiamo lasciato perdere, ci sembrava una storia abbastanza grossa ma vorrei sapere quanti consumatori di salvia hanno all'epoca ricevuto ?sto malloppone di roba. Come in tutti gli articoli di vendita, credo che anche nel nostro ci siano persone che cavalcano l'onda, ragazzini che aprono un negozio del genere perchè fa figo. Io ho problemi con tutti i miei colleghi che conosco (lavorano (?) tre ore al giorno, non mi mandano i listini e cazzate varie) ma sono anche sicuro che ci sono persone, poche in verità rispetto alla quantità , che fanno un uso meritorio e consapevole del proprio mestiere. Morale della favola: io, noi, siamo d'accordo con chi ha scritto quell'articolo e stiamo dalla parte di Dolce Vita
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  5. #75
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    Dunque. cerchiamo di riportare un po' di calma su questo post. Allora: giorni fa è morto un ragazzo a Bari, io non lo so se si è gettato dal balcone per i semi, perchè aveva bevuto, perchè non era normale o perchè gli giravano le palle. Non lo so e non me ne frega niente, so solo che è morto. Poi escono i giornali e viene fuori che un amico ha praticamente denunciato il gestore di uno smart shop che gli ha venduto questi semi. A questo punto, apriti cielo; gli smart shop vendono morte e altre bischerate del genere. Poi viene aperto un post, viene scritto un articolo su una rivista e io dico la mia che in parte è anche un atto d'accusa. Ora cerco di riportare tutto dentro i binari della logica. Non sono un proibizionista ma ho una certa età e da più di trent'anni lavoro nel commercio. Credo, ripeto, CREDO che in ogni categoria commerciale ci siano persone che svolgono il proprio lavoro con coscienza ed altre che inseguono un facile guadagnom quindi CREDO che esistano anche nel nostro campo. E' per questo che io non mi sono sentito offeso dall'articolo di Dolce Vita. Quando dicevo dell'informazione intendevo che non basta mettere dei volantini davanti alla cassa; ai ragazzi non glie ne frega niente di leggere, gli basta sballarsi. Credo che gli vada fatto capire vocalmente quello che fa una sostanza. Cristo, ma per non andare nell'istigazione penso che basti dirgli: occhio che se l'assumi ti può succedere questo, anzi perchè non ti leggi prima questo papiro? Vendo semi di canapa e quando mi chiedono un consiglio gli dico che è meglio che non la piantino perchè rischiano da 6 a 20 anni di galera. E' ovvio che so cosa se ne faranno dei semi ma intanto gli ribadisco il concetto. Ci vuole prevenzione ai danni, fisici e morali, non proibizione. Come l'ultima sull'alcol in autostrada. Npon lo vendono più ma chi se ne frega, mi porto un fiasco di vino da casa e gli vado nel... Ma poi vietano la vendita, ma su un pullman chi ci rimette 50 persone che non guidano e non farebbero incidenti. Controllassero chi guida e gli aprissero il sedere anche se non hanno fatto niente, ma in Italia non si capiscem si proibisce e allora cerchiamo almeno noi di aiutare i ragazzi a vivere bene con canapa, semi, salvie e altri vegetali. Credo (ridagli col credo) però che non sarà facile se tra noi non ci sono accordi, se continuiamo a vederci come concorrenti (ce l'hanno detto alla richiesta di biglietti da visita per mandare clienti ad un grow shop vicino a noi) ma tant'è, noi italiani siamo così, se uno fa una vendita più dell'altro sembra sia peggio di un serial Killer. Pietro, non ti conosco ma ti giuro che parlo sempre in generale e spero di non averti offeso. Ora basta, sto diventando logorroico e mi fermo.
    Alla prossima
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  6. #76
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    \"...ecco, se gli smartshop fossero così anche in italia, forse queste cose spiacevoli sarebbero ridotte al minimo... si chiama INFORMAZIONE! ...\"

    LA questione è che si POTESSE FARE INFORMAZIONE LA FAREMMO VOLENTIERI!

    La maggior parte delle \"sostanze\" vendute negli smart shop, portano l'etichetta \"non destinato al consumo umano\" e come consigli d'uso quello di deodorante per ambienti, che con il suo aroma può indurre sensazioni di benessere.
    Non è che non vogliamo INFORMARE, è che NON POSSIAMO.

    Non possiamo indicare le modalità , le quantità d'uso per ottenere da determinate sostanze effetti psicoattivi. Non possiamo dire qual'è il setting per prendere una determinata sostanza. Non possiamo discutere sugli effetti, sul principio attivo, sulla posologia perchè come il gestore dello Smart-Shop di Bari rischiamo il carcere per ISTIGAZIONE!

    Cenni storici, volantini, riviste, giornali...quelli fanno bella mostra vicino alle vetrine delle \"erbe deodoranti\" ma quanti si prendono 5 minuti per stare a leggerle!? Quanti in cerca di \"sballo\" si documentano su cosa vogliono assumere, su cosa potrebbe rispecchiare meglio la propria personalità o voglia di evasione!?

    Quando vado a comperare un paio di pantaloni so che li cerco con la gamba larga, così segnano di meno il culo, so che preferisco un tessuto morbido e che devono essere assolutamente neri...so cosa voglio e lo cerco!
    Non entro in un negozio dicendo voglio qualcosa che mi faccia SENTIRE una super figa (impresa alquanto ardua per di più!).

    Con quale diritto si chiede a una persona di darci un occhiata e di sapere la nostra personalità , il nostro trascorso, i nostri dubbi, i nostri gusti, la nostra condizione mentale e di salute. Con quale diritto si chiede a quella persona, che ci sta offrendo un servizio di mettere in gioco la propria VITA, se poi non si trovano 5 minuti per informarsi su che cosa è meglio per noi stessi!?
    Mi sembra un discorso ARROGANTE e PRESUNTUOSO.

    E' facile battere in testa a noi negozianti...la realtà è che la gente vuole solo \"sfasciarsi\" e scaricare poi le colpe, dei loro fallimenti o dei loro errori sulle persone più esposte.






    ...voglio un pensiero superficiale, senza un finale che faccia male...

  7. #77
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    Di tutto questo la sola colpa è dell' INTOLLERANZA dilagante in questo Paese...intolleranza che si scorge anche in alcune persone di questo sito dichiaratamente Antiproibizioniste.

    Esistono persone orientate verso una dimensione Sciamanica, persone che vanno fino in Messico a cercare il Peyote, persone che vogliono conoscere la cultura delle popolazioni che l'hanno \"scoperto\" e che ne hanno fatto un mezzo con cui trascendere dal corpo al fine di elevarsi ad entità più spirituali.
    Ma esistono persone che vogliono SOLO provare gli effetti della Mescalina sulla propria psiche e sul proprio corpo, persone a cui non interessa il potenziale storico e rituale di dette sostanze.
    Tali comportamenti possono essere ritenuti esagerati o sfacciatamente ludici, ma perchè tirarsi \"pietre addosso\" vicendevolmente!?
    Si tratta di Tolleranza, e basta.
    Tolleranza e rispetto altrui, da entrambi i poli.

    C'è chi beve per cultura, come mio papà ...che fa lui il vino, che va a cercarsi le uve nelle langhe, che non beve più di due bicchieri a pasto e che se il vino non è Perfetto non lo beve, che passa ora in un enoteca per il vino giusto per l'occasione giusta.
    C'è chi per comprare una bottiglia solo per \"inebriarsi\" un pò si butta nel primo discount che incontra, che non distingue un vino dall'altro e che spendere 30 € per una bottiglia gli sembrano cose dell'altro mondo (non parlo della ricerca di ubriacatura pesante e molesta).
    Comportamenti diversi, attuati per diversi modi di vivere una sola sostanza.
    Comportamenti condannabili!?Secondo quale metro!?

    Ci facciamo la guerra da soli.
    Eppure il fine è lo stesso, espandere la nostra coscienza, la nostra mente, i nostri limiti.

    C'è poi chi cerca solo lo sballo o la sbronza, ma non sono tutti così.

    C'è chi abusa di sostanze e alcool diventando pericoloso per la collettività e allora andrebbe punito, punito seriamente, punito in modo categorico.
    Che cosa sono ste cazzate dei punti!??!?! Se uno guida ubriaco marcio, invadendo la corsia, andando ai 200 all'ora dovrebbe farsi almeno un paio di notti al fresco, per farsi passare le voglie...idem per l'abuso di sostanze che rendono il soggetto pericoloso.
    Ma se con lo stesso abuso io reco solo ed esclusivamente danno a me stesso perchè mi devono rompere le palle?!
    Perchè non posso decidere per la mia vita!?
    Perchè posso decidere di ammazzarmi e non di farmi male!?!?

    Tolleranza e libertà personale.
    ...voglio un pensiero superficiale, senza un finale che faccia male...

  8. #78
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    Ai pischelli non bisogna dire \"Stai all'occhio con sta roba\"...non bisogna proprio venderla!
    Avranno tempo di fare esperienza nel tempo, e con più consapevolezza!
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  9. #79
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    Niente grawie, Ecko, volevo solo sapere che era successo, mi sono informato e non mi sono offeso. Pensa che noi per scelta (forse sbaglata) non ci facciamo pubblicità ne su Dolce Vita ne altrove, e non lo vendiamo neanche. Quindi siamo noi a ringraziare gli sconosciuti che ce ne mandano una copia gratuitamentem e ti assicuro che la cosa ci fa enormemente piacere,[addsig]
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