Questa cosa rischia di prendere una brutta piega.
Ok prendere per il c..o i parlamentari che fanno leggi repressive e poi sono i + tossici del mondo.
Però poi succcede che la risposta, anziché essere la revisione delle leggi proibizioniste, diventano misure repressive pure in parlamento. (proposta UDC).
Questo sarebbe disastroso: gli unici parlamentari che magari, fumando, sanno di che si tratta e difenderebbero + facilmente posizioni antiproibizionisti rischierebbero poi il linciaggio politico se beccati \"positivi\".
Rischieremmo di finire man mano con un parlamento \"epurato\" dai potenziali o manifesti antiproibizionisti.
Quindi, viva i parlamentari drogati! e viva la loro privacy!! (nel senso che non ci deve essere un controllo obbligatorio).
Però il servizio delle Iene garantiva l'anonimato, quindi la privacy non c'entra...
Insomma, piano col linciaggio morale dei drogoparlamentari, altrimenti sull'onda dell'indignazione popolare, giustificheranno misure ancora + repressive.
Olà !
P.s.: ho letto adesso l'intervento del Doc alla pagina precedente: ecco, appunto, quello che volevo dire... :-)
[ Questo Messaggio è stato Modificato da: etrusco il 11-10-2006 17:30 ]