Tutti gli esseri umani nascono liberi?

Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite riceve un trattamento giuridico differenziato rispetto a chi assume alcool etilico, il riconoscimento d’infrazione dei Diritti Umani sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo va rivendicato in base all’art. 7 degli stessi: “Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un’eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.”
Stabilito quindi che chi assume sostante psicoattive proibite non è libero ed eguale in dignità e diritti, l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 1:
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite viene distinto dalla collettività per il solo fatto di metabolizzarle, l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 2:
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite ha meno diritto alla libertà e alla sicurezza della propria persona, l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 3:
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.
Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite, in alternativa al carcere può essere ridotto in schiavitù dovendo lavorare nelle centinaia di Comunità cosiddette terapeutiche dove non è contemplato né un salario né il versamento di contributi assistenziali e previdenziali, l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 4:
“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù. La schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.”
Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite può patire trattamenti degradanti come la lucidatura a specchio d’una strada acciottolata con spazzolini da denti (vedi i tre documentari “Saman” trasmessi nel 1991 da Rai 2), l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 5:
Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti.”
Stabilito che chi assume sostante psicoattive proibite ha meno diritti di altri al riconoscimento di una personalità giuridica, l’infrazione dell’art. 7 dà luogo in ricaduta all’infrazione dell’art. 6:
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.
In conclusione, la stessa natura e formulazione dei Diritti Umani implica che lederne uno significa lederli tutti e 30, incluso l’art. 18 che sancisce la libertà religiosa.
Non sono pochi, infatti, i Rastafariani che considerano la Marijuana una sostanza rituale come i Cattolici il vino, laddove la loro Eucarestia è lo Zion che consiste nell’assumerne 6 g. al giorno.
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