L’agenzia mondiale in tema studierà la proposta di alcune federazioni sportive australiane, per depenalizzare l’uso di “erba fra gli sportivi”
Il presidente dell’Agenzia mondiale antidoping, Wada, John Fahey ha aperto le porte a una “depenalizzazione” della marijuana tra le sostanze dopanti. Ciò significa che l’erba sarebbe considerata un aiuto illegale solo se il suo uso determina un miglioramento della prestazione.
REVISIONE – Come spiega il Guardian la mossa ricalca la decisione di vari organismi sportivi australiani che hanno chiesto alla Wada di rivedere il proprio codice in maniera il più ampia possibile. L’associazione mondiale antidoping certifica come vietate le sostanze che rispettano due di questi tre criteri: essere contro lo spirito sportivo, costituire un pericolo per la salute degli atleti, garantisce un cospicuo miglioramento nell’attività fisica.
I CRITERI – La cannabis rispetta due dei tre criteri sovraesposti, ma secondo numerose associazioni sportive i criteri targati Wada devono essere modificati, “tagliando” l’erba dalla lista delle sostanze “cattive”. Del resto la cannabis non aiuta la performance fisica in generale, eppure in sport in cui si richiede la mano ferma, come tutti i giochi di tiro o il golf, questa sostanza potrebbe rivelarsi decisamente vantaggiosa.
LA RICHIESTA AUSTRALIANA – Le federazioni australiane schieratesi a favore della cannabis sono quelle di atletica, di cricket, di rugby, di football australiano. Queste hanno incontrato a Sydney il direttore generale Wada, David Howman, esprimendo l’intenzione di spingere per una “depenalizzazione” della cannabis. Fahey ha sottolineato che “come nel caso del calcio, non stiamo parlando di una sostanza che porti a barare. Comunque sottoporremo la proposta al nostro comitato che la analizzerà”.
PENE – “Non voglio esprimere un giudizio -continua Fahey- ma sarà il comitato a decidere. Oggi ci sono sostanze che sono bandite in alcuni sport ma non in altre. Potebbe trattarsi di una soluzione perfetta per la questione cannabis, ma non posso e non voglio anticipare nulla. Saranno loro a decidere senza che io debba influenzarli in qualche maniera”. Al momento se un atleta viene trovato con tracce di cannabis nel corpo riceve una squalifica di due anni, ma ultimamente i “colpevoli” sono stati puniti con una sospensione di tre mei o con un semplice avvertimento. Qualsiasi novità non arriverà comunque prima del novembre 2013. Aspettiamo e vediamo.
Fonte: Giornalettismo.com