43 nomi falsi, 25 società di copertura, 89 diversi numeri telefonici. 7 anni di galera, e 10 edizioni – soltanto in Italia – del successivo memoir di una vita vissuta pericolosamente. Questa è la storia di Howard Marks da Kenfig Hill, villaggio del Sud del Galles, classe 1944, fisico laureato a Oxford e successivamente “Marco Polo della marijuana”.
Un artista della clandestinità, del mimetismo e dell’illegalità: incapace di violenza, fedele alla sua formazione giovanile sessantottina e libertaria, la sua esistenza somiglia discretamente – e tuttavia l’epilogo dei suoi giorni è più solare, nel 2009 – a quella di George Jung (“Blow”, nel film del 2001), re della cocaina. Ma con altro, e mondiale respiro; con altra, e internazionale serie di collaborazioni, diciamo così, non sempre istituzionali. Il romanzo autobiografico derivato è una potente fonte di informazioni, di divertimento e di denuncia. Di rabbia, anche, nei confronti dell’ambiguità della politica di certi Stati; che speculando sulle droghe sono diventati ricchi. E quella ricchezza non hanno perduto, e su quella ricchezza hanno fondato una fortuna. L’ex uomo più ricercato della Gran Bretagna, trafficante di hashish con chiari legami con la mafia italiana, l’IRA e i Servizi Segreti Britannici, diventato “Mr Nice” grazie alla rubata identità di un certo “Don Nice” (ma è solo una delle tante, diciamo la più folkloristica).
“Legalizzerei tutto. Per diverse ragioni. Vorrei che continuasse il commercio della marijuana, che venisse comprata e venduta, per quello che è: un’erba benefica senza nessuna proprietà dannosa. Le sostanze che creano assuefazione, tossiche o nocive, dovrebbero essere comunque disponibili ma accompagnate da informazioni esaustive e precise sui loro specifici effetti. Se questo è quello che la gente vuole fare della propria vita, vivere da malati o prendere le distanze dalla vita stessa, va bene, purché siano totalmente coscienti di ciò che fanno ficcandosi dentro. La società può permettersi di assistere quei pochi che, tristemente, pensano che non esista altra alternativa” (Marks, “Mr Nice”, p. 391). Così predicava Mr Nice.
E dopo il grande successo del libro, ora è in arrivo il film sull’incredibile vita di Howard Marks, interpretato da Rhys Ifans (I love Radio Rock), regia di Bernard Rose, che uscirà il 26 febbraio 2010 in Inghilterra e di cui vi presentiamo qui il trailer.