Con un po’ di aiuto da parte degli amici
Ricordiamo come questa generazione fosse disillusa nei confronti delle religioni, delle idee politiche e delle idee economiche dei genitori. Crescendo sotto la minaccia di guerra nucleare, con l’assassinio di leader amati, con il sistema industriale in via di collasso, con un debito nazionale impossibile, con fondamentalismi religiosi (cristiani, ebraici, islamici) che lanciano urli fanatici di odio e di intolleranza, con immunodeficienze acquisite e con la bieca negligenza nei confronti dell’ecologia, è nato in loro un sano scetticismo nei confronti delle soluzioni collettive. Non sorprende che la generazione del Baby Boom abbia creato una psicologia basata sulla navigazione individuale – sulla singolarità. L’idea fondamentale è quella dell’auto-responsabilità. Semplicemente non puoi dipendere da chiunque altro per la soluzione dei tuoi problemi. Devi fare tutto da solo… con un po’ di aiuto da parte degli amici.
Una religione fai-da-te
Dal momento che il Dio N° 1 sembra sia tenuto in ostaggio dall’Ayatollah persiano assetato di sangue, dal telegenico Papa polacco e dalla Maggioranza Morale, esiste una sola alternativa logica. Navigate per conto vostro. Insieme ai cari amici date inizio alla vostra religione. Il Tempio, naturalmente, è il vostro corpo. Le vostre menti scrivono la teologia. E lo Spirito Santo emana da quell’infinitamente misteriosa intersezione tra il vostro cervello e quelli della vostra équipe. Per raggiungere anche la periferia del Paradiso sono necessarie pianificazioni e navigazioni precise. L’inferno è una serie di errori irrecuperabili, come una deviazione provocata dalla perdita di una carta geografica, o una serie di colpi di sfortuna. Premiate quelle vostre scelte che conducano all’amicizia ed al piacere; costruite un ciclo cibernetico di feedback positivo. Soltanto da uno stato di libertà del sé è possibile inviare ad altri dei segnali veramente compassionevoli.
Amministrazione di uno stato personale
Gestire e pilotare una singolarità è un’occupazione a tempo pieno. Una volta che l’individuo si sia affermato come religione, paese, società per azioni o rete informatica o universo neurologico, è necessario mantenere gli equivalenti personali di tutti i dipartimenti con tutto il personale delle burocrazie che si occupano di queste mansioni. Questo
significa formare alleanze private, formulare piattaforme politiche personali, condurre i propri rapporti nazionali ed esteri, determinare politiche commerciali, di difesa e di sicurezza e gli eventi educativi e ricreazionali. Sul lato positivo, ci si libera dalle burocrazie, e ciò è un bene inestimabile. (I liberi agenti possono naturalmente stringere accorti pro-tempore con le organizzazioni e con i loro rappresentanti.) E se i Paesi hanno la loro storia e le loro origini mitiche, perché non averne anche voi?
Mitologia personale
Cercate e ricercate nei vostri personali banchi genetici di memoria, i Vecchi Testamenti del vostro DNA-RNA, ivi compresi se vorrete, le incarnazioni precedenti, i prototipi junghiani, le sbalorditive preincarnazioni in un qualsiasi futuro di vostro gradimento. Scrivetevi un ultra-personale Nuovissimo Testamento, tenendo però presente che il martirio volontario non regge e che le crocifissioni, come la guerra nucleare, possono rovinarvi la giornata. Insieme agli amici potrete fare qualsiasi cosa hanno mai fatto le grandi religioni, gli imperi, i gruppi razziali, in nome dei loro rispettivi dei. Ed è sicuro che lo farete meglio, perché… Beh, guardate i loro record. Non esiste alcun rischio che il
vostro Stato Personale possa produrre le persecuzioni, i massacri, i bigotti del passato e del presente. Voi siete una persona sola, e anche con l’aiuto degli amici la quantità di danni che i singoli individui possono fare è insignificante rispetto alle possibilità di un collettivo. Inoltre, siete figli degli anni Sessanta e Novanta. Il vostro imprinting è tale che
volete un mondo pacifico, tollerante, divertente. Potete selezionare i vostri dei in modo che siano furbi, divertenti, compassionevoli, carini e buffi.
“Irriverenza”: parola d’ordine per il secolo XXI
La società umana è giunta ormai ad una svolta nel funzionamento dei programmi digitali dell’evoluzione, un punto in cui i prossimi passi evolutivi dalla specie ci diventano apparenti, e ne possiamo cavalcare le onde a volontà. In un futuro prossimo, i metodi della tecnologia informatica, dell’ingegneria molecolare, biotecnica, nanotecnica e
programmazione digitale quantistica potrebbero fare della forma del corpo umano una questione determinata totalmente dallo sfizio personale, dallo stile e dalla scelta stagionale dell’individuo. La sanità dell’immagine del nostro corpo, con tutti gli irrazionali tabù su sesso e morte, sembra essere uno degli anacronismi più persistenti nel pensiero dell’era industriale. L’umano del futuro potrà essere un ibrido bio-calcolatore avente una forma qualsiasi od una “entità elettronica” nell’info-universo digitale. Umano come programma, o umano in programmi. Tramite l’immagazzinamento dei propri sistemi di credenze su strutture informatiche on-line, sotto l’impulso dei programmi prescelti, il nostro apparato neuronale potrebbe operare “in silicio” esattamente come “in carne”, anche se in modo più veloce, più prevedibile, più auto-mutabile e, se lo si desidera, in modo immortale. I post-umanisti intelligenti non solo si immagazzineranno elettronicamente; forse lo faranno sotto forma di “virus”, capace di attraversare le reti di computer e di autoreplicarsi come salvaguardia contro la cancellazione accidentale o per malizia. “Che c’è su questo CD?” “Ah, è una roba noiosa, Leary da adolescente. Lo possiamo riformattare”. Tali forme virali umane potrebbero già abitare nei nostri sistemi informatici. Progettati a regola d’arte sarebbero difficilissimi da rilevare, anche se in teoria la cosa sarebbe possibile. I programmi odierni non consentono di raggiungere la velocità e la complessità parallela dei cervelli convenzionali, ma la scala dei tempi è soggettiva e non pertinente, se non nelle operazioni di interfaccia. E naturalmente non c’è motivo di limitare la propria manifestazione ad una singola forma particolare. Con limitazioni fisiche sempre meno stringenti (anche se i limiti economici potrebbero essere ineluttabili), sarà possibile assumere una forma qualsiasi. Data la facilità di copiatura delle informazioni su computer, dovrebbe essere possibile esistere simultaneamente in molte forme. Funzionando indipendentemente e clonati ad ogni diramazione, l’intelligenza
persisterebbe in ciascuna di queste forme. Le funzioni della parola “io” in queste circostanze sono una questione di competenza dei pagani ad alta tecnologia e dei filosofi digitali.
Dal sito psiconauta.tk
Pubblicato su Dolce Vita n°28 – Maggio/Giugno 2010