Il 25 febbraio 2004 è stato pubblicato sul sito forcesitaly.org un articolo contro gli antiproibizionisti della manifestazione CONFINI ZERO di Roma. Di seguito, l’articolo in questione,la nostra lettera e la loro risposta.
QUESTO L’ARTICOLO PUBBLICATO da forcesitaly.org
Il 22 Febbraio scorso si è tenuta a Roma una manifestazione antiproibizionista per contro la nuova legge sulle droghe, che prevede dure pene per chi esercita il diritto di fare del suo corpo ciò che vuole.
Sembrerebbe logico e chiaro a tutti che chi è contrario alla demonizzazione delle droghe, almeno quelle leggere, sia implicitamente contrario alla demonizzazione del tabacco. Ma non è così, come dimostra la foto: gli “antiproibizionisti”, nella speranza di guadagnare le simpatie politiche di coloro che hanno il cervello rovinato dalle truffe sul fumo, salgono sul carrozzone antisigaretta negando la lampante, innegabile e intuitiva realtà che gli spinelli, fatti a mano, non filtrati e senza alcun standard di produzione hanno 10 o 20 volte più catrami delle sigarette, e che quando si fuma marijuana (come quando si beve) esiste il potenziale pericolo di danneggiare gli altri se ci si mette al volante (cosa che non succede a chi fuma tabacco). Ma no, “il fumo uccide”, la marijuana no. La realtà storica del proibizionismo sulla marijuana è identica a quella del proibizionismo sul tabacco: la cannabis fu resa illegale 60 anni fa in America basandosi sulla stessa scienza rottame usata contro il tabacco. La realtà è che nè la marijuana, nè il fumo di tabacco uccidono, e se usati in moderazione potrebbero anche dare dei benefici, mentre se usati smodatamente (come tutto, del resto) fanno male e possono anche uccidere. Mai come oggi la confusione mentale e scientifica e la frammentazione delle forze antiproibizioniste è stata così disastrosa: il fumatore di tabacco non vuole essere “confuso” con quello della marijuana, avendo internalizzato culturalmente (come vuol fare Sirchia col fumo) le truffe scientifiche sulla cannabis e girando su di esso lo stigma che sta per essere attaccato a lui. D’altro canto, il fumatore di cannabis prende con orgoglio – perbacco! – le distanze dallo “sporco” fumatore di tabacco perchè lui non fa male al suo corpo in quanto “fuma terapeutico” e il fumo passivo di canna “non fa male”… e magari entrambi i fumatori sostengono il probizionismo/divieti sull’alcol che causa “le stragi del sabato sera” (muovendole quindi al mercoledì sera), e il bevitore si vendica sostenendo la criminalizzazione del tabacco e della marijuana, magari gongolando quando il ciccione che gli ha spesso recitato il moralismo di stato sull’alcol si becca ora una bella paternale e una tassazione punitiva dal Sirchia. In realtà le varie confessioni “antiproibizioniste” invocano il proibizionismo di ciò che non aggrada a loro, sostenendo l’interferenza del tiranno statale e precludendo soluzioni intelligenti che garantiscono i diritti e la sicurezza di tutti. E il tiranno risponde “con giustizia”: sopprimendo tutti. Come certi cani che mordono la scopa e non chi la mena, e che sono lieti quando la scopa cade sulla testa di un altro cane invece che sulla loro, le vittime dello stato terapeutico si disprezzano a vicenda, e usano l’una contro l’altra le truffe statistiche generosamente dispensate dai ministeri della “salute” nel miserabile tentativo di guadagnare un insignificante pollice di terreno politico. Sprecano tempo e risorse preziose a polemizzare su come i colpi di scopa debbano essere amministrati e su chi li debba “giustamente” ricevere dal tormentatore. E continuano a non capire che l’unico modo per vivere liberi e in pace è accettare che abbiamo tutti il diritto a condurre la nostra vita come ci pare e non come vuole lo stato e farci carico di difendere i diritti anche di chi non approviamo, perchè ciò tutela i nostri. Per difenderci dallo stato terapeutico dobbiamo metterci d’accordo e sbranare la gola di chi mena la scopa. Altrimenti saremo per sempre tutti oppressi dai salutisti di questo mondo che, con le loro truffe scientifiche e statistiche, rideranno della nostra meschinità e affermeranno divertiti non solo di rispettare la nostra libertà, ma anche di essere antiproibizionisti! Diciamoci la verità: finchè esisteranno realtà come quelle della foto sopra, noi i Sirchia ce li meritiamo e questo è solo l’inizio!
QUESTA LA NOSTRA LETTERA, inviata oggi (1 marzo 2004) ai siti sopracitati:
RISPOSTA A “SQUALLORE ANTIPROIBIZIONISTA”
Cara FORCES, vi scrivo in risposta all’articolo :“Squallore Antiproibizionista” pubblicato sul vostro sito il 25 febbraio ’04. Innanzi tutto, trovo alquanto sbagliato e superficiale il vostro atteggiamento nel generalizzare un movimento (l’antiproibizionismo appunto) che non ha un’unica realtà dominante nè un’organizzazione singola, bensì diversi e innumerevoli gruppi indipendenti e separati. Inoltre, non ritengo sufficiente un semplice adesivo (per altro senza riferimenti precisi agli autori) per scaturire una polemica come quella che avete iniziato: di “gadgets” a favore della Marijuana ne sono stati prodotti innumerevoli tipi, spesso ironici o provocatori, senza considerare il fatto che quello stesso adesivo a cui voi vi “attaccate” potrebbe essere stato stampato da un privato, o da un gruppo di persone che non ha niente a che fare con le attuali realtà antiproibizioniste e che sono certo, non intendeva prendere alcun tipo di posizione contro il “fumo” che difendete; motivo per cui vi chiedo a nome del nostro progetto, di fare un “passo in dietro” nelle vostre (quasi ridicole) dichiarazioni e di rivalutare attentamente alcuni passi trattati. Scrivete che :“continuiamo a non capire che l’unico modo per vivere liberi e in pace è accettare che abbiamo tutti il diritto a condurre la nostra vita come ci pare” quando voi stessi pubblicate un articolo provocatorio dal titolo quasi offensivo! Se poi proprio vogliamo mettere i puntini sulle i (come voi per primi avete fatto), l’adesivo in questione NON dice: “il fumo uccide, gli spinelli no” bensì: “il fumo uccide, la marijuana no” al contrario del vostro articolo che sottolinea questi passi con le seguenti parole: “ negando la lampante, innegabile e intuitiva realtà che gli spinelli, fatti a mano, non filtrati e senza alcun standard di produzione hanno 10 o 20 volte più catrami delle sigarette.” . Spero sinceramente che il vostro sia stato un semplice errore di valutazione e vi allerto sul fatto che non tutti NOI ANTIPROIBIZIONISTI abbiamo: “ il cervello rovinato dalle truffe sul fumo” e che quindi i vostri STRAFALCIONI non passeranno più inosservati! Chiudo dicendovi che si potrebbe parlare ore sulle abissali differenze tra il vostro beneamato tabacco e la nostra sempre più “bombardata” erba (dai danni alla DIPENDENZA, ecc..) ma che preferiamo evitare certi tipi di discorsi, sia per dedicarci meglio ad altri problemi più concreti, che per la nostra indole di tolleranza, libero-pensiero e armonia. Distinti saluti.
Matteo Gracis “Ecko” – ENjOINTeam 2004 (enjoint.com)
QUESTA LA LORO RISPOSTA ALLA NOSTRA LETTERA
Caro Ecko, nessuno vuole scatenare polemiche, ma semplicemente mettere in evidenza una incongruenza scientifica e politica, e fare un appello alle forze antiproibizioniste di unirsi contro un nemico comune anzichè, appunto, restare gruppuscoli senza potere.
(di “gadgets” a favore della Marijuana ne sono stati prodotti innumerevoli tipi, spesso ironici o provocatori, senza considerare il fatto che quello stesso adesivo a cui voi vi “attaccate” potrebbe essere stato stampato da un privato, o da un gruppo di persone che non ha niente a che fare con le attuali realtà antiproibizioniste e che sono certo, non intendeva prendere alcun tipo di posizione contro il “fumo” che difendete)
Non è la prima volta che si cerca di dare addosso al tabacco a favore della cannabis; infatti, è una posizione che si sente dappertutto quella di menzionare le statistiche fasulle sul fumo per far vedere che la cannabis invece “non fa male”.
(motivo per cui vi chiedo a nome del nostro progetto, di fare un “passo in dietro” nelle vostre (quasi ridicole) dichiarazioni e di rivalutare attentamente alcuni passi trattati. Scrivete che: “continuiamo a non capire che l’unico modo per vivere liberi e in pace è accettare che abbiamo tutti il diritto a condurre la nostra vita come ci pare; negando la lampante, innegabile e intuitiva realtà che g li spinelli, fatti a mano, non filtrati e senza alcun standard di produzione hanno 10 o 20 volte più catrami delle sigarette)
Questo è un fatto reale e misurabile in modo empirico e ripetibile.
(Spero sinceramente che il vostro sia stato un semplice errore di valutazione e vi allerto sul fatto che non tutti NOI ANTIPROIBIZIONISTI abbiamo : “il cervello rovinato dalle truffe sul fumo ” e che quindi i vostri STRAFALCIONI non passeranno più inosservati!)
Solo alcuni, non tutti, per fortuna… Strafalcioni?… Per favore, specifiche, non retorica! Documentazione scientifica, non propaganda ed emozioni! Grazie!
(Chiudo dicendovi che si potrebbe parlare ore sulle abissali differenze tra il vostro beneamato tabacco e la nostra sempre più “bombardata” erba (dai danni alla DIPENDENZA)
Quali danni e “dipendenza”? Lei ha appena provato il nostro punto. Crede alla scienza rottame che le comoda ma non a quella che non le comoda. Quando lei potrà provare un danno da fumo per causa unica e biologica, allora automaticamente l’avrà provato per la cannabis, che si fuma allo stesso modo ed ha gli stessi tossici, solo in quantità maggiore. Però per fortuna sua non ci riuscirà mai, come non ci riescono gli antifumo, che si fanno avanti con la prepotenza perchè non hanno la scienza se non quella rottame.
(ma che preferiamo evitare certi tipi di discorsi, sia per dedicarci meglio ad altri problemi più concreti, che per la nostra indole di tolleranza, libero-pensiero e armonia.)
Più concreti come… Cosa?… La vostra beneamata erba è stata vittima della stessa scienza rottame che c’è oggi contro il tabacco molto prima che il tabacco stesso, e molti di voi questo non lo hanno ancora imparato. L’unica differenza abissale tra i due è che il tabacco non ti stordisce. E’ forse per questo che il nostro appello di smetterla con le vacue “tolleranze ed armonie” (che non funzionano molto bene quando vi sbattono in galera per il possesso di un grammo di “roba”) e di cominciare invece a lottare sul serio cade nel vuoto con voi ANTIPROIBIZIONISTI?
Noi stiamo solo cercando di non fare la vostra stessa fine politica, che è inevitabile se non si comincia a lottare sul serio! Che facciamo, mal comune mezzo gaudio?? E allora, la prima cosa da fare è eliminare l’infantile tendenza che “il mio è meglio del tuo”, unirsi creando una forza vera che i politici devono ascoltare. LO STESSO MESSAGGIO lo diamo a quei furboni fumatori di Marlboro che però sono favorevoli a mettere in galera chi si fa uno spinello!
I fumatori di tabacco sono migliaia di volte più numerosi di quelli di cannabis, e possono significare una grande forza politica a fianco degli antiproibizionisti “classici” anche se solo una piccola parte di loro aderisce. E un sacco di antiproibizionisti, infatti, cominciano ad apprezzare la nostra posizione, e ad avvicinarsi a FORCES, che combatte la MENTALITA’ proibizionista e le truffe che l’accompagnano — non solo gli antifumo di cannabis o tabacco — scoprendo che siamo più fratelli che cugini.
Stia bene e cordiali saluti. Sentitevi pure liberi di pubblicare questa risposta nel vs. sito se gradite.
FORCES Italiana Gian Turci per La Redazione