La Polizia continua a ricevere lamentele in merito a cattivi odori. Che cosa fanno veramente questi filtri? È utile fare un tale investimento? Per rispondere a questa domanda, un istituto di controllo indipendente in Germania ha testato la capacità ricettiva di tre filtri a tappetino a carbone attivo.
Per coltivare piante a casa sono necessarie alcune condizioni. Oltre alla luce e al clima adatto, è necessario tenere sotto controllo l’odore. Negli ultimi anni sono arrivati sul mercato leggeri filtri a tappetino a carbone attivo, che stanno diventando sempre più importanti. Questi filtri sono creati per l’uso nel settore della tecnica di ventilazione e della climatizzazione, poiché essi purificano l’aria da odori e sostanze dannose indesiderati, ma sono più piccoli e leggeri rispetto ai filtri con corpo in carbone. I produttori promettono grandi cose, ma per i clienti è difficile comparare la qualità. Il risultato del test di un istituto di controllo indipendente che ha confrontato la qualità e la durata di vita di tre filtri disponibili sul mercato aiuta a fare chiarezza.
Il procedimento del test
L’istituto di controllo indipendente ha montato i filtri in un circuito di ventilazione chiuso, che crea un ricircolo d’aria esercitando una pressione sempre costante. A questo circuito viene fornita una determinata quantità di molecole profumate (sottoforma di un gas di prova). Tramite strumenti digitali è possibile stabilire precisamente quante molecole profumate un filtro è in grado di assorbire in un determinato lasso di tempo, e quando la capacità ricettiva del filtro è completamente sfruttata. Per il test, i filtri sono stati esposti al flusso d’aria con le molecole profumate fino a che non abbiano lasciato passare il 60 percento delle molecole profumate non filtrate. Per il risultato sono determinanti prevalentemente la qualità e la quantità di carboni attivi nel filtro, ma anche la lavorazione e l’immagazzinamento possono avere effetti sulla prestazione di un filtro a carbone attivo.
I filtri di qualità CarbonActive prodotti in Svizzera hanno una capacità ricettiva tre volte maggiore, e pertanto una durata di vita tre volte più lunga rispetto a filtri con carboni di qualità inferiore.
Conclusione
Con filtri caratterizzati da una cattiva lavorazione e carboni attivi di qualità inferiore non soltanto si raggiunge il pieno sfruttamento della capacità molto più velocemente, ma vengono anche fatte passare nell’aria molecole profumate non filtrate già dal primo momento. Determinati filtri a tappetino a carbone attivo sembrano essere dei veri affari, ma provengono per lo più dall’estremo oriente e possono rivelarsi presto molto rischiosi per chi li utilizza. Inoltre, questi filtri devono essere sostituiti più spesso. Con la qualità, quindi, a lungo termine si risparmia più denaro e si ottiene la migliore prestazione. Cosa fondamentale nel settore dei giardini interni. Quindi noi consigliamo: non risparmiate sulle cose sbagliate e scegliete filtri a carbone attivo di produttori che utilizzano per la lavorazione materiale di qualità.