Le varietà autofiorenti sono l’ultima frontiera nel variegato mondo delle genetiche di cannabis: esse sono il risultato di esperimenti di incrocio selettivi sulle genetiche di cannabis, iniziati per la prima volta in Canada durante gli anni ’90. La molla che ha portato alla “invenzione” delle autofiorenti è stata il desiderio di sfruttare una proprietà della cannabis ruderalis, una varietà di canapa originaria delle steppe e priva di THC, per ottenere un risultato impossibile in natura.
E’ conoscenza comune che normalmente le varietà di cannabis sono a fotoperiodo corto, cioè reagiscono all’aumento delle ore giornaliere di buio variando il proprio ciclo ormonale ed iniziando la fioritura. Possiamo ottenere questo risultato regolando il timer in indoor su 12 ore di luce e 12 di buio; oppure accadrà naturalmente in outdoor quando le notti diventano abbastanza lunghe (fine luglio – inizio agosto, a seconda della latitudine e zona).
Coltivando i semi autofiorenti, la fioritura è indipendente dalle ore di luce ricevute, con evidenti vantaggi: la fioritura inizia automaticamente in circa 3 settimane, e la maggior parte delle varietà completa l’intero ciclo, da germoglio al raccolto, in circa 60-75 giorni. In outdoor non è necessario aspettare l’autunno per il raccolto, e si possono sfruttare i mesi estivi per la coltivazione, che sono i più generosi di sole. Come benefit aggiunto si possono evitare le piogge autunnali, con i problemi che esse comportano per la corretta maturazione dei fiori.
Ci sono ovviamente alcuni aspetti potenzialmente negativi, 2 principalmente, ma niente che non si possa risolvere. Il primo è che la Rudelalis non contiene THC: ad esso hanno ovviato i breeders Ministry of Cannabis, incrociandola con varietà ad alta potenza e riducendo al minino la presenza di ruderalis, senza rinunciare all’autofioritura. Il secondo aspetto da valutare è che il tempo di coltivazione totale è sempre lo stesso, non è possibile allungarlo, per cui ogni giorno deve essere sfruttato al meglio per ottenere un risultato ottimale. E’ possibile ottenere questo aumentando al massimo le ore di esposizione alla luce in indoor (18-20 ore al giorno sono un valore ottimale). In outdoor si può scegliere il periodo di coltivazione avendo bene in mente le caratteristiche meteo della zona nei vari periodi dell’anno, e scegliendo sempre un posto ben soleggiato.
Una varietà che ha negli anni dimostrato di essere una vera campionessa di produzione è la Auto Blue Amnesia. Questa varietà, come il nome suggerisce, parte da una base di Amnesia, la stessa usata per Ultra White Amnesia, ma in versione autofiorente, che si sposa perfettamente con una Auto Blueberry (che è anche la madre di Auto Blueberry Domina).
Il sapore risultante è un intenso bouquet di fiori molto dolce, che ricorda in qualche modo anche la Bubblegum. L’effetto è molto piacevole, sociale ed energizzante e dura a lungo. Il livello di THC è comparabile con potenti varietà non autofiorenti.
Per ottenere questo risultato sono necessari solo 65-70 giorni (vegetazione e fioritura incluse), un tempo insolitamente breve per poter gustare questa sativa. La produzione è abbondante e può passare i 100 gr/pianta in indoor o i 250 gr/pianta in outdoor in condizioni ottimali. Auto Blue Amnesia è da ogni punto di vista una varietà speciale.