Sesso bandito, così come razzismo o altre forme di odio: sono due dei campi su cui cade la scure della censura su Facebook. Il documento è stato pubblicato da Gawker, che sottolinea come la moderazione dei contenuti del social network sia appaltata ad una società esterna, oDesk.
I contenuti possono essere da confermare, e quindi venire poi proibiti e rimossi, o “non da confermare”, perciò possono rimanere, o infine inviati a Facebook per una valutazione autonoma. Ci sono poi dodici regole che impongono allo staff di oDesk di segnalare alcuni comportamenti.
Innanzitutto vanno segnalate tutte le foto di rapporti sessuali, anche quelle in cui le parti nude vengono coperte con vestiti o altro. Da segnalare anche le immagini di parti intime nude, maschili e femminili, anche pixelate. Tutte le foto o immagini anche come fumetto o cartone animato di bambini nudi, tutte le immagini di stupri o violenze sessuali, tutte le foto di donne nude che allattano. L’unica nudità concessa è quella artistica.
Da segnalare anche le immagini di droghe che non sono associate a trattamenti medici, tranne la marijuana, che è ok, a meno che non sia accompagnata da annuncia sulla sua vendita o coltivazione. Da segnalare anche tutti i comportamenti che incitano alla violenza o all’attività criminale, immagini o commenti a sfondo razzista “di qualsiasi natura”, così come le immagini che mostrano “approvazione, piacere, coinvolgimento o altro nella tortura animale o umana”.
Da segnalare anche i video di risse o quelli scolastici, da rimuovere se ripostati “per tormentare il soggetto”. Da censurare tutti i fluidi corporei, mentre sono concesse le immagini di ferite e sangue, purché non si arrivi a mostrare gli organi interni.
Fonte: BlitzQuotidiano.it