Essere in forma, senza dover fare estenuanti esercizi fisici e mangiando quanto si vuole, sarebbe il sogno di molti e forse in futuro potrà diventare una realtà.
Alcuni ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dell’Università della California Irvine (UCI) e della Yale University hanno scoperto che ciò è possibile, almeno in laboratorio.
Il professor Daniele Piomelli e colleghi hanno modificato le cellule nervose in alcuni topi da laboratorio intervenendo su un composto endocannabinoide chiamato 2-AG, che i ricercatori ritengono aiuti a controllare l’attività dei circuiti neurali coinvolti nella spesa energetica.
Il risultato è stato che questi topi modificati mangiavano di più senza aumentare di peso, anche quando venivano alimentati con una dieta ricca di grassi. Inoltre, essi non sviluppavano i segni della sindrome metabolica, una combinazione di problemi di salute come l’obesità e l’ipertensione con l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari e di diabete.
“Abbiamo scoperto che questi topi erano resistenti all’obesità, perché bruciavano calorie in modo molto più efficiente rispetto ai topi normali”, ha detto Daniele Piomelli, coordinatore dello studio.
I ricercatori pensano che in futuro si possa mettere a punto un farmaco capace di aiutare a non ingrassare, agendo sugli endocannabinoidi, composti che vengono creati naturalmente nel corpo e che hanno una struttura chimica simile al THC, il componente psicoattivo principale della pianta di marijuana, la cannabis.
I risultati dello studio sono stati pubblicati nel numero di marzo di Cell Metabolism.
Hanno contribuito al lavoro Nicholas DiPatrizio, Giuseppe Astarita, Jung Kwang-Mook, Jason Clapper, Ana Guijarro, Dean Thongkham e Agnesa Avanesian della UCI, Giuseppe D’Agostino Sabrina Diano della Yale University, Andrea Frontini e Saverio Cinti dell’Università Politecnica delle Marche, Ancona.
Poiché i cannabinoidi naturali del corpo controllano una varietà di fattori, come il dolore, l’umore e l’appetito, secondo i ricercatori, si potrebbero sfruttare i meccanismi di questi componenti per mettere a punto dei trattamenti contro l’ansia, il dolore, la depressione e l’obesità.
Piomelli è un ricercatore leader a livello mondiale relativamente agli studi sugli endocannabinoidi.
Fonte: In-dies.info