Scrivo questo sfogo perchè ormai un paio d'ore fa mi hanno beccato i carabinieri. Ero con un mio amico in una piazzetta e stavamo fumando una canna, non avevamo nient'altro. Ce li siamo trovati davanti d'un tratto e non abbiamo potuto fare niente. Sono scesi e mi hanno chiesto cosa avevo buttato, ovviamente gli ho preso la canna che avevo e gli ho detto le classiche cose che si dicono: ho solo questa, fumo ogni tanto, non mi rovinate per una cosa del genere ecc... I due cop ci hanno fatto svuotare le tasche non trovando niente, e poi si sono scagliati su di me volendo sapere dove avessi preso l'erba. Non sapevo e non gli ho detto niente, e lui insisteva a volermi segnalare e di mandare tutto a casa. Lì non ci ho visto più perché se mandano una cosa a casa è la fine, i miei non devono saperlo, specie mia madre che potrebbe reagire male ad una notizia del genere. Ho 22 anni, studio all'università e non faccio niente di male, a parte fumare (che non è un male secondo me) non infrango mai leggi, anche quelle etiche e morali. Sono stato trattato in una maniera sicuramente esagerata, mi ha gridato contro e ha provato in tutti i modi a farmi cadere, mi sono sentito umiliato. Fortunatamente non c'era nessuno a vedere. Mi chiedo se davvero sia una cosa sensata quest'accanimento nei confronti di chi come me si trova in una situazione del genere. Tra l'altro l'erba non era neanche mia, mi sono trovato veramente con le spalle al muro. Che abuso di potere, che modi fascisti intollerabili che usano. Avrei voluto fare chissà che, mi sono trovato quasi a piangere, sentendomi pure deriso per questo. Non so cosa dire, veramente... sono un misto di delusione e nervosismo. Come fossi un delinquente, uno stupratore...non ho mai fatto male ad una mosca in vita mia, cerco sempre di vivere a mio modo senza infastidire gli altri e devo ricevere questo trattamento da un minchione in divisa che se la prende con un ragazzo invece di fare il suo lavoro dove serve davvero...che tristezza