Il sindaco di Pisa: “Già l’anno scorso avevamo chiesto un’iniziativa del governo, ma non è successo niente”
Due settimana a Canapisa (prossimo 28 maggio ndr.), la storica street parade antiproibizionista che muoverà in corteo per le strade cittadine. Risale a venerdì 13 maggio il durissimo intervento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, che ha inviato una lettera a Sindaco, Questore e Prefetto in merito alla manifestazione: “Mi facciano conoscere se siano state previste misure straordinarie di controllo dell’ordine pubblico, di contrasto del fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti, nonché per la verifica del rispetto del divieto di propaganda pubblicitaria previsto dal testo unico in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope”.
Parole dure proprio da parte di uno dei “bersagli” dei partecipanti a Canapisa che sin dalla sua promulgazione hanno sempre fortemente criticato quella legge Fini-Giovanardi secondo gli antiproibizionisti “buona solo a riempire le carceri”.
Ma il primo a rispondere a Giovanardi è stato proprio il sindaco Filippeschi, con una lettera inviata nella giornata di sabato 14 maggio: “Ben vengano l’attenzione Sua e del Governo sulla manifestazione Canapisa – scrive Filippeschi – per le caratteristiche particolari della manifestazione e perché solo alle autorità di governo spetta di autorizzarla. Il Comune non ha ricevuto neppure una comunicazione dagli organizzatori, perché non è competente per dare il permesso”.
“Il Suo intervento, però – specifica il sindaco di Pisa – è tardivo. Perché l’anno passato io avevo proposto che il Governo prendesse per tempo un’iniziativa verso gli organizzatori per proporre la rotazione della manifestazione fra città diverse, oltre che modalità che garantissero l’ordine pubblico e il rispetto di tutti i cittadini e dell’ambiente urbano. Invece niente è successo e s’interviene solo pochi giorni prima dell’evento”.
Il sindaco non cela dunque una certa vena di polemica nei confronti del rappresentante di Governo: “Il Signor Prefetto di Pisa sicuramente l’avrà già informata dello svolgimento delle attività, per le sue competenze, e Lei di certo potrà partecipare, se potrà e vorrà farlo, alle riunioni indette per valutare la situazione”.
Poi, in chiusura, Filippeschi “rilancia”: “La città di Pisa il 28 maggio sarà sede nel suo centro storico di tanti eventi di ben diverso segno, rispetto alla manifestazione Canapisa. Ciò per rappresentarLe il sentimento della città che, nel rispetto di tutte le opinioni e del diritto di manifestarle nelle forme previste dalle leggi, è distante dall’immagine che impropriamente e ingiustamente se ne vorrebbe dare”.
Fonte: http://www.pisanotizie.it