In Inghilterra, due anni prima dell’entrata in vigore del “Criminal Justice Act”, si era svolto il più grande Free party della storia, CASTLEMORTON COMMON, maggio 1992, dove circa 50.000 persone ballarono sotto effetto di sostanze psicotrope in piena armonia e coesione. Le autorità inglesi processarono 13 membri del sound system SPIRAL TRIBE e, molto probabilmente, proprio da questo processo vennero messe le radici per varare, qualche anno più tardi, la legge sopracitata, che avrebbe conferito poteri speciali alla polizia nei confronti di tutta l’area antagonista. Nel Regno Unito, da allora in poi,non si sarebbero potute radunare più di dieci persone all’interno di uno spazio pubblico senza autorizzazione. Per rave s’intendeva un raduno notturno di almeno cento persone, bastava che la musica avesse avuto “suoni caratterizzati dall’emissione di una successione di battute continue” – cito testualmente – per autorizzare il sequestro di tutta l’amplificazione. Nel 1993, dopo essere stati prosciolti, visto la brutta aria che tirava in Inghilterra, gli SPIRAL decisero che era giunto il momento di portare la loro musica e il loro “way of life” anche nel resto d’Europa. Fu così che, in poco tempo, si sviluppò un movimento underground solido e prolifico e cominciarono a formarsi diversi sound system in tutti i paesi d’Europa. Nacquero cos“ i TEKNIVAl, free festival aperti a tutti: sound, performer, travellers. I primi furono in Francia, il 23 luglio del 1993 a Beauvais (Francia del nord), poi a Montpellier, a Parigi e Ruan. Proseguirono in Germania, Repubblica Ceca fino ad arrivare in Italia nel 1995. Le prime tribe a girare con camion e furgoni nel vecchio continente erano, oltre ai famigerati Spiral, i Bedlam Sound System, formati da Steve Bedlam, anche loro presenti al “Castlemorton Common”. La Leggenda vuole che parte del loro impianto fosse lo stesso usato dai Pink Floyd negli anni ’70, visto che l’avevano acquistato dallo stesso service che aveva lavorato con la band di rock psichedelico fondata da Syd Barret. Poi, tra i più significativi, c’erano i francesi OQP – leggi OKUPE – che avrebbero dato vita ad un’infinita produzione musicale attiva ancora oggi. Dall‘Austria i LEGO, dall’Italia gli OLSTAD, dalla Republica Ceka i CIRKUS ALIEN e poi gli UFO, ALIEN PULSE AGENCY, i TOTAL RESISTANCE, FUCOM UNIT, SOUND CONSPIRACY, nati dalla fusione di alcuni membri di SPIRAL, OQP e FUCOM. La scena si allargò a macchia d’olio ed iniziarono a nascere i primi forum dedicati al movimento underground, primo fra tutti il francese “KANIAR”, vero punto di riferimento nella seconda metà degli anni ’90. In Italia, era attivo il newsgroup “Taz.ordanomade”, a cui seguì, fino ai giorni nostri, “ShockRaver”.
Con il crescere del movimento, aumentava in parallelo la repressione da parte dell’ordine costituito. Dopo la Gran Bretagna, anche la Francia adottò una legge ad hoc in fatto di Rave party. Il decreto Mariani, venne messo in atto durante un free party svoltosi nelle campagne di Bourg-Saint-Andeol, Francia del Sud, nell’agosto 2001. Massiccio l’impiego di reparti speciali che usarono moltissimi lacrimogeni sparati direttamente sotto le casse, atti a disperdere la folla, nonché il sequestro di tutte le attrezzature presenti in loco. Un altro paese che ha visto la repressione poliziesca accanirsi contro le proprie dancefloor è stato sicuramente la Repubblica Ceca. Il teknival conosciuto come il CEK-TEK – divenuto con il passare degli anni un vero e proprio punto di riferimento della scena, nell’edizione 2005 purtroppo però ci è scappato il morto, a seguito di violentissime cariche della polizia e duri scontri che si sono protratti per diverse ore. Nel frattempo, cresceva anche la rivolta contro questo stato di assedio e, proprio in Inghilterra, dov’era cominciata la crociata anti-libertà, nacque il movimento iperdinamico chiamato “RECLAIM THE STREETS”. Questa volta la mobilitazione comprendeva diverse istanze sociali, politiche ed ambientali. Si reclamava il diritto a riprendersi le strade, le foreste, i parchi, si facevano azioni per bloccare la costruzione di autostrade, per impedire la cementificazione di un’area verde e quant’altro. Si organizzavano anche moltissimi ”Street party”, con sound su carri e camion che andavano letteralmente a passo d’uomo con tantissima gente intorno per le strade delle città. Furono questi eventi i precursori delle Street parade, che si sarebbero sviluppate in seguito ovunque, arrivando anche al “Mainstream”: la street parade di Zurigo, ad esempio, o l’ormai defunta “Love Parade” di Berlino, che sono riuscite a portare nelle strade anche più di un milione di persone, perdendo
però il senso che caratterizzava le street quando facevano parte della cultura antagonista. Basti pensare che, ormai, queste manifestazioni sono sponsorizzate da multinazionali, da sempre uno dei primi bersagli di tutto l‘antagonismo. Fortunatamente esistono sempre le controparti: alla “Love Parade” si è risposto con la “Fuck Parade”, totalmente autorganizzata ed autogestita.
Le Street Parade avranno un seguito enorme pure in Italia. Oltre all’appuntamento fisso che ha caratterizzato gli ultimi anni del decennio ’90 ed i primi del nuovo Millennio, ovvero la parade antiproibizionista di Bologna, ne sono state organizzate tantissime a Roma, fra cui la storica “STOP ALL’ ASTA”, contro la decisione da parte del Comune di Roma di mettere all’asta il Forte Prenestino, storico centro sociale della capitale occupato dal 1986. La Street avvenne nel lontano 1995, con gli Spiral Tribe appena arrivati a diffondere un po’ di kaos nella città eterna. Anche se fu meno partecipata, non potremmo mai dimenticare la parade per le vie di Ostia in difesa dell’occupazione “SPAZIOKAMINO”, dove oltre alla presenza di diverse realtà romane, vennero da Sant’Arcangelo di Romagna i MUTOID WASTE COMPANY, storico gruppo inglese nato a metà anni ’80, stanziato da diversi anni in Italia. Dalla Praxis newsletter riportiamo alcune note scritte da Mark ,storico fondatore di Spiral tribe, per conservarne l’originalità le lasceremo non tradotte. A presto per il prossimo pezzo di storia.
From Mark Spiral 1 feb 1997: “At least in music we should know, after the electronic revolution, anything is possible. And this should be a signal to life. And that’s dangerous! Because it short-circuit Control.” “Teknival was started by the spirals (Spirals Tribe) in the summer of ‘93, the first being held on the 23 of july at Beauvais in northern France. The idea behind it, as the name suggests, is an indipendent free festival of techno music and art..Teknival has become something of a haven and testing ground for new ideas..Teknival is one of the very few free spaces left.”
A cura di: ALESSANDRO KOLA featuring FILO GREEN
Pubblicato su Dolce Vita n°23 – Luglio/Agosto 2009