Una delle proprietà della Canapa (Cannabis Sativa) risiede nella fibra che viene estratta dallo stelo della pianta, che è molto simile al lino, è robusta e dura a lungo. Ruvidezza e robustezza di un tessuto dipendono molto dai metodi di tessiture e filatura; quindi la canapa, come il lino e le altre fibre, può vantare diversi gradi di filatura.
E’ un ottimo isolante che viene utilizzato in moltissime attività industriali, e che nonostante tutto troviamo inconsapevolmente in oggetti di uso comune (sotto forma di pannelli isolanti e riempienti nelle nostre auto).
È una fibra leggera, super-resistente e interamente biodegradabile, estremamente tenace sia a secco che a umido. Può essere lavorata e stirata ad alte temperature, all’incirca fino ai 120 °C dove non sono visibili danni. Il suo comportamento all’umidità è molto superiore a quello del cotone, che è del 7%, poiché possiede una ripresa del 12% simile a quella del rayon. L’alta igroscopicità e la notevole conduzione termica rendono il tessuto di canapa, come il lino, adatto soprattutto alle temperature estive.
Oltre all’uso per la fabbricazione di vestiario, ecco alcune caratteristiche e possibili impieghi del tessuto di canapa:
– Essendo caldo d’inverno e fresco d’estate, costituisce un ottimo isolante e una soluzione alternativa all’eccessivo riscaldamento d’inverno e al condizionamento dell’aria;
– Protegge dall’inquinamento elettromagnetico, dai raggi infrarossi e UVA, creando una barriera che assorbe fino al 95% le irradiazioni nocive per la pelle, senza farle filtrare;
– Assorbe l’umidità e resiste agli strappi.
– E’ ideale per la creazione di pannelli per l’isolamento nell’edilizia in quanto consente un sensibile incremento nel risparmio energetico; costruendo una casa utilizzando questi pannelli si ottiene un considerevole apporto naturale con l’assenza di impiego di materiali potenzialmente tossici.
Occorre inoltre considerare che questa materia prima, oltre ad essere biodegradabile, è riciclabile al 100%, e paradossalmente in questo mondo consumistico di produzione di immondizia, questa materia prima se utilizzata ha un potenziale ciclo di vita di 70 anni… facendo due conti…
a cura di MAURIZIO
Pubblicato su Dolce Vita n°15 Marzo/Aprile 2008