La temperatura sale in merito alla prospettiva di abrogazione della #FiniGiovanardi, ma cosa sta accadendo realmente?
Le due proposte sin ora presenti sono a firma #PartitoDemocratico e #Sel.
La proposta #Gozi @Roberto Giachetti, presentata alla Camera il 17 Maggio 2013 [
http://www.camera.it/_dati/leg17/lav...DL0008470.pdf] prevede che "la coltivazione a fini di commercio, l'acquisto, la produzione e la vendita di #cannabis indica e di prodotti da essa derivati" sia soggetta ad autorizzazione. All'art 3 comma 1 si legge che "al di fuori delle autorizzazioni ... coltivazione, acquisto, produzione, vendita e cessione sono puniti ai sensi dell'art 73 del testo unico di cui al decreto del PDR 9 Ottobre 1990 n309 e successive modifiche". Al comma 2 la proposta specifica che "non sono punibili la coltivazione ad uso personale e la cessione di terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato...".
La proposta Gozi-Giachetti mirerebbe dunque alla regolamentazione dell'uso farmacologico concedendo ai malati possibilità di produzione in base ad autorizzazioni mediche. Il comma 1 dell'art 3 sembra escludere possibilità al di fuori di tali autorizzazioni, tuttavia, in controsenso a questo, il comma 2 stabilisce la non punibilità dell'uso personale e della coltivazione ad uso personale. Ora, come farà la legge a distinguere tra uso personale e non? Come si distinguerà tra consumatore e spacciatore? Che influenza si prefigge di avere tale proposta sul problema giudiziario e carcerario che colpisce indiscriminatamente consumatori e spacciatori, e che impatto avrà sugli introiti che il proibizionismo garantisce alle malavite organizzate? Il problema a mio avviso resterebbe insoluto.
Il passo avanti in favore dell'uso farmacologico è evidente, ma i limiti della proposta sono altrettanto espliciti. Qualora @roberto Giachetti voglia illuminarci sugli intenti della proposta sarei lieto di invitarlo a prendere parte alla discussione, almeno per capire di che consenso gode la sua proposta all'interno del partito e con che intenti si prefigge di sconfiggere la fallimentare esperienza della fini giovanardi.
La seconda proposta, quella del Sel presentata il 14 Giugno 2013 alla camera, reca invece firma di Daniele Farina (ed altri) [
http://www.camera.it/_dati/leg17/lav...DL0005790.pdf]. L'art 1 della proposta presenta ciò che abbiamo già letto con la proposta precedente, al comma 3 bis si legge che "non sono punibili coltivazione per uso personale e cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato...". La stessa proposta all'art 2 (Fatti di lieve entità), riduce fortemente le pene previste dalla fini giovanardi indicando reclusione da tre mesi a due anni e multa. Ora mi chiedo in tutta sincerità come verranno determinati i "fatti di lieve entità", meno chiara sarà la legge più ambiguo sarà l'effetto della eventuale legge.
A differenza di quanto si scrive, ad oggi non esiste una proposta del #m5s, ma da quello che si legge nelle loro intenzione sarà anch'essa soggetta ad autorizzazione.
In sostanza entrambe le proposte non mi sembrano affatto risolutive del problema del narcotraffico, delle carceri, dei tribunali, e mi sembra largamente ingiustificato l'entusiasmo che una disinformazione diffusa sta contribuendo a creare intorno alla tematica (almeno se ne parla!). Rinnovo a tutte le forze politiche disposte a discuterne l'invito ad una riflessione in merito ad una proposta che risolva sì il problema dell'uso farmacologico della sostanza, riducendo di fatto i costi d'accesso attraverso l'autopropduzione, ma che al contempo esoneri la malavita organizzata "dall'onere" della produzione, distribuzione, e commercializzazione della sostanza, e che dia possibilità allo stato di operare per un controllo positivo della qualità su una sostanza adoperata da moltissimi consumatori quotidianamente nel nostro paese. Invito le forze politiche a riflettere sul fatto che se il traffico resta illecito, e non regolamentato attraverso una legge apposita, il consumatore continuerà a rifornirsi dal mercato nero, e se il consumatore sarà costretto a rifornirsi dal mercato nero continuerà a finire in tribunale ed in carcere indiscriminatamente rispetto al venditore. #Depenalizzare è tornare al passato, #Legalizzare è guardare avanti.