pro1a io condivido buona parte della tua analisi, tuttavia credo che la propaganda anticomunista nasca prima di tutto dall'esaltazione di personaggi come Stalin.
Se porti come esempio del compimento dei propositi comunisti la dittatura sovietica senza riconoscerne i limiti e i crimini (gesto compiuto anche dallo stesso PCI), è normale che il tuo interlocutore lo confronti con i dittatori nazionalisti. E non mi riferisco solo a Mussolini o Hitler, penso ad esempio anche a Franco che ha guidato la Spagna fino al 1975.
In questo modo faciliti anche quel dualismo tanto odioso che prevede la contrapposizione della dittatura nazifascista con una generica "ideologia comunista", identificata erroneamente con tutte le dittature -autoproclamate- socialiste; quando invece il confronto dovrebbe essere portato sul piano delle realtà delle singole nazioni.
Anche io ho (purtroppo) conoscenti fascisti, e quando capita di discutere di politica è molto facile finire a parlare di fascismo. Quando si muove una critica al ventennio italiano, la prima cosa che rispondono è: "E allora Stalin?"
A cui solitamente io rispondo: "Stalin è stato il capo di un partito politico straniero e il dittatore di un paese straniero. Discutere di lui quando si parla dell'Italia ha senso quanto discutere dei crimini di Pinochet; se vuoi parlare di Mussolini, che era a capo di un partito politico italiano, io ti parlo di Togliatti o Berlinguer".
Per cui, anche per tornare in topic, se si discute di fascisti e di Predappio sarebbe meglio analizzare il contesto italiano invece che cercare all'estero esempi dal dubbio valore morale. Proprio per non aiutare la propaganda anticomunista.



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