Comprendo il tuo discorso fino a un certo punto. Sapresti dirmi i nomi di questi scienziati che si dicono "contro" la cannabis? A parte il fatto mi chiedo come possa uno scienziato essere contro; schierarsi contro la cannabis significa assumere posizioni politiche e non scientifiche, perché il dovere di uno scienziato è dire cosa è la cannabis e come funziona, non esprimersi pro o contro. Nel senso, ognuno ha il diritto di esprimersi, ma non in articoli scientifici. Se mi dici i nomi di uno di questi presunti scienziati, io mi ci gioco le palle (davvero) che nemmeno uno di quelli che mi dirai avrà pubblicato nessun articolo su nessun database scientifico (I database scientifici sono tipo delle "gazzette ufficiali" dove si pubblicano e si riconoscono i propri lavori scientifici, le scoperte, qualsiasi cosa che possa avere valenza scientifica, il più importante di questi database è PubMed). Il fatto è che troppo semplice oggi definirsi "scienziati" e iniziare a dire un mucchio di cazzate; guarda gli "scienziati" del dipartimento antidroga che sparano un mucchio di cazzate antiscientifiche.
Comunque non ha molto senso dire che qualcuno possa guadagnarci a sperimentare sugli animali, ti spiego anche il perché: un beagle allevato in ambiente asettico (=ovvero nato e cresciuto in un ambiente senza contaminazioni esterne) sai quanto costa? 30 volte tanto rispetto a quanto possa costare fare la sperimentazione in vitro. Le industrie farmaceutiche sborsano fior di milioni per avere quei cani, pensi che se potessero non risparmierebbero? Dove sarebbe il guadagno? Ricordando che i cani li comprano da semplici allevamenti, e non da aziende multimiliardarie o da multinazionali (visto che c'è anche sto stereotipo che le imprese son tutte cattive gestite da imprenditori cattivi), e sfido qualcuno a dire che chi lavora in questi allevamenti sia miliardario.



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