Io ho sempre cercato di comunicare lo stesso messaggio o pensiero che dir si voglia...
Concordo al 110% sul contenuto del suo post, partendo pero' dai punti fermi diciamo intrattabili o di base ecc...
- diritto intoccabile alla privacy ergo nessuna forma di schedatura per qualsivoglia ragione
- possibilita' concreta per tutti di coltivare piante per uso personale senza nessun obbligo dichiarativo (cioe' fiducia alla persona senza pregiudizio o legittimo sospetto...)
- depenalizzazione per consumo e detenzione (ovviamente stabilendo ragionevoli limiti)
- inserimento nei programmi sanitari nazionali della possibilita' dove prescritto di poter usufruire delle cure derivanti...
Detto questo :
massima disponibilità per tutto il resto.
Chi vuole fare business con la cannabis dovrebbe essere libero di farlo, al pari di ogni altra sostanza legale per cui sono state fatte regole e stabiliti canoni precisi. Per cio' e' lecito chiedere il pagamento delle tasse (qui si aprirebbe un altro vastissimo discorso sull'equita' fiscale che pero' riguarderebbe altri argomenti su cui protestare...) e' lecito chiedere e ricevere garanzie, effettuare controlli sulla produzione, sulla qualita', le quantita' e la fatturazione...cosi' come per altro si fa gia' o si dovrebbe fare (per ogni genere alimentare ...filiera rintracciabile ecc..)
Una proposta seria, chiara fatta in questo modo avrebbe un'unica pecca secondo me, e non sarebbe quella inerente la pseudo moralita' divagante...che potrebbe essere anche se con un certo lasso di tempo a disposizione bypassata da una corretta campagna di informazione e sensibilizzazione che come piu' volte detto richiederebbe il suo tempo...difficile, dura, ma possibile; la pecca imperdonabile sarebbe l'enorme punto di domanda sulla fattibilita' (e la rendita) di una speculazione che (basta aprire gli occhi) in ogni parte del mondo (wall street docet) sta affilando gli artigli...in attesa di uscire chiaramente allo scoperto, ma per poterlo fare c'e' bisogno di garanzie di mercato...quindi di leggi ad hoc su ogni territorio dove si intenderebbe operare.
Questo è cio' che mi rende molto scettico anche per il futuro e che mi fa dubitare sia possibile che qualcuno possa prendere le decisioni giuste ...eticamente parlando, senza prevaricare i diritti individuali di ciascuno, a favore di network o lobbyes coalizzate nello stesso disegno e gia' pronte a dividersi quello che nel modo sbagliato (per noi, ma perfetto x loro) avrebbero il pieno potere di controllare.