Sono contento che hai apprezzato l'articolo KGB, l'ho messo per rilanciare nei giusti toni la discussione, che secondo me è molto interessante proprio perché ricca di opinioni diverse.
Posso testimoniare che sia Farina che Ferraresi hanno chiesto il parere anche dell'ASCIA e i nostri suggerimenti riguardo alle loro proposte di legge e c'è stata una certa collaborazione costruttiva, che mi auguro riveli una loro sincera volontà di fare il meglio possibile per modificare la normativa sugli stupefacenti. Poi non tutti i nostri pareri o suggerimenti sono stati ascoltati allo stesso modo, mi è sembrato, comunque, di cogliere una volontà di fare queste modifiche nel migliore dei modi a loro possibile, del resto mi sembra evidente che la depenalizzazione-legalizzazione della cannabis sia un argomento complesso, scottante e che sia difficile trovare due sole persone che siano d'accordo su tutto.
Personalmente (scrivo a parere mio) anche a me non piace per niente l'idea di un'autorizzazione a coltivare per uso personale, né quella di indicare il posto, né quella di pagarci tasse o concessioni, perché potrebbero benissimo essere negate a tutti quelli che hanno già dei precedenti penali per coltivazione, e ne siamo un esercito! E sarebbe un'altra "schedatura"(visto che usate questa parola) utile ai fini di censire una categoria di persone vastissima e troppo a lungo perseguitata troppo duramente e un futuro ritorno al potere delle destre e del proibizionismo (veramente ancora ci stanno al potere e a perseguitarci, sembra il loro hobby, come per noi coltivare cannabis) ci potrebbe portare a facilitargli una drammaticissima persecuzione futura. Io vorrei vivere anonimo, libero e sereno, finalmente. Autorizzazione e tasse avrebbero più senso in coltivazioni eventualmente destinate alla vendita, che personalmente non intendo eticamente come un "legalizzare lo spaccio", ma come una regolamentazione della vendita per garantire prezzi economici e buona qualità di prodotto a chi non se la può coltivare per uso personale ma la vorrebbe acquistare, i quali, secondo me, sarebbero molto più numerosi degli autocoltivatori capaci.
Non trovo giusto che si determini il concetto di quantità per uso personale con il numero massimo delle piante coltivabili, perché un coltivatore outdoor esperto potrebbe fare diversi kilogrammi di ottime infiorescenze nette con sole 4 piante, mentre io determinerei il quantitativo massimo di infiorescenze ottenibili annualmente, indipendentemente dal numero di piante, le quali possono essere di taglie e varietà estremamente diverse, come scorta annuale personale nel caso di coltivazioni outdoor, o per ogni ciclo indoor, calcolandone e permettendone 4 all'anno, anziché continuare ad insistere erroneamente sul numero delle piante coltivabili per uso personale. 500 grammi all'anno possono bastare? (a me no, però me li posso fare anche bastare, per il momento, perché posso stare benissimo anche senza fumare, ma chi è malato e ne deve consumare 5 grammi al giorno deve avere il diritto di coltivarsela o di ottenerla buona e gratis dallo stato, o da un amico che gliela fa, o da un CSC o un'altro tipo di associazione).
Nell'ASCIA abbiamo fatto e rifatto queste discussioni e questi confronti (anche se non ci arrabbiamo o insultiamo, semmai ci scherziamo, forse perché siamo pochi...) e li stiamo ancora facendo e siamo anche molto interessati a vedere come la pensano gli altri, però in maniera costruttiva e anche realisticamente realizzabile in questo momento in Italia.
Io personalmente sarei per la liberalizzazione completa a livello mondiale, almeno a livello idealistico, come penso un sacco di altre persone (forse è il sogno di tutti i fumatori o assuntori fruitori di cannabis?) ma mi è evidente che dopo tutti questi decenni di proibizionismo, persecuzioni, disinformazioni allarmistiche, pregiudizi etici che sono stati creati, business miliardari della criminalità organizzata, dei centri di "recupero", dobbiamo fare i conti con ciò che è realisticamente ottenibile in breve tempo da questi politici che abbiamo.
Spero che coloro che hanno redatto le proposte di legge abbiano il buonsenso anche di visitare queste discussioni di questo forum e di altri forum e siti antiproibizionisti, che gli abbiamo segnalato a suo tempo, per partecipare, o, almeno, per tenere conto del panorama di conoscenze e di opinioni che li potrebbero arricchire di una visione più profonda e completa del "legalizzare la cannabis", come stiamo facendo anche noi dell'ASCIA, in questo variegatissimo fronte antiproibizionista italiano.
Nonostante nell'ASCIA abbiamo già fatto e rifatto e ripetuto le stesse discussioni che state e stiamo facendo qui sul forum, con gli stessi concetti, le stesse differenze di idee e di vedute, seguiamo con interesse quello che scrivete e ne prendiamo spunto quando ci sembra giusto e sentiamo che potrebbe migliorare anche la nostra proposta, basta che non ci si infogni in polemiche sterili, ideologiche o personali, o che non si arrivi alle espressioni offensive o di ripicca o di insulto, che fanno andare via la voglia di partecipare costruttivamente un po' a tutti.
In fondo sono solo proposte di legge, quella di Ferraresi dovrà passare il vaglio e le modifiche del M5S, poi, se ci sarà veramente una volontà politica di cambiare, (della quale dubito ancora) potranno avere altre modifiche nei passaggi parlamentari alla Camera e al Senato, poi, se ancora saremo vivi, potremmo, forse, vedere il parto di una nuova normativa di legalizzazione della cannabis, che, sono sicuro, sarà criticatissima da tutte le parti, tranne da chi l'avrà fatta.
La situazione è talmente disperata che mi basterebbe solo non finire più in galera per coltivare la cannabis.