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Discussione: Saviano contro la Lorenzin

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  1. #2
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    Ma qui si apre un’altra discussione sulla quale le generalizzazioni o peggio le semplificazioni hanno purtroppo sempre la meglio. “Chi si trova in carcere è lì perché ha sbagliato”, “le carceri non sono alberghi a quattro stelle” e non vi tedio oltre. Il punto fondamentale però è un altro. Chi fa uso di droghe non è un criminale, ma una persona che vive un disagio: va curata con misure diverse dalla detenzione. Inoltre, studiando i dati delle politiche proibizioniste attuate fino a questo momento, si è chiaramente dimostrata la loro inutilità o peggio ancora, il loro rovinoso fallimento. Infatti la tendenza mondiale è senza dubbio alcuno quella della depenalizzazione e della legalizzazione. Sta avvenendo ovunque, dal Canada all’Australia, dal Brasile al Cile. Fino ad arrivare all’Uruguay che in questo momento costituisce l’avanguardia.

    Questa è la tendenza mondiale mentre in Italia il ministro della Salute Beatrice Lorenzin reintroduce per decreto - lamentando “un vuoto normativo” che è incapace di riempire altrimenti - le tabelle sugli stupefacenti previste dalla Fini-Giovanardi spazzate via solo qualche settimana fa della sentenza della Corte Costituzionale. Io credo che sia legittimo domandarci di chi sia rappresentativo questo ministro, quali interessi curi, dal momento che evidentemente non cura quelli di noi cittadini. E soprattutto mi auguro che la sua imposizione nell’attuale governo sia rivista in occasione delle prossime elezioni europee, quando il suo partito di riferimento, presumibilmente, conoscerà un ridimensionamento.

    Non possiamo permettere che l’Italia vada nella direzione opposta a quella del resto del mondo. Non possiamo permetterci di voltare le spalle a decenni di studi, alla storia, al progresso, alla modernità, ai diritti civili e umani. Sì, perché questa è proprio una questione di civiltà.
    link: http://espresso.repubblica.it/opinio...vilta-1.157748


    Desidero fortemente essere politicamente scorretto.
    La prima parte dell'articolo di Saviano (che non riporto) è come al solito autocelebrativa.
    Il Nostro arriva in Spagna è - per fortuna degli spagnoli - spiega loro come va il mondo nella loro nazione, temendo - peraltro stupito - che gli indigeni, non apprezzino e si pongano la domanda più ovvia da formulare : "Chi sei tu per arrivare qui e spiegarci chi siamo e cosa succede da noi a livello criminale?"
    Ma volendo superare questa esercizio di superbe ovvietà, ovviamente partorite senza un serio contraddittorio, vengo al dunque.
    Non credo che mi si possa tacciare di essere indulgente con il Ministro Lorenzin, ma francamente ritengo del tutto demagogica la indiscriminata commistione fra tematiche carcerarie e le tabelle introdotte recentemente, oggetto della parte finale dell'articolo.
    Si tratta di una grossolana confusione, la quale non so se deriva più da non conoscenza effettiva dei due problemi o da un volontà puramente populistica.
    Certo è che se appare indubbiamente condivisibile il primo ovvio riferimento (ma chi, persona di buon senso, potrebbe non essere d'accordo con la decriminalizzazione di condotte che criminali certamente non sono), del tutto inconferente ed incongruo con il discorso generale risulta il tema della contestazione delle tabelle.
    Decisamente non comprendo su quale base, che non sia solo espressione di una captatio benevolentiae politica, l'illustre scrittore contesti l'adozione delle tabelle.
    Non è affatto vero - diversamente da quanto egli sostiene - che siano state reintrodotte le tabelle della FINI-GIOVANARDI che la Corte Costituzionale ha abrogato.
    E', invece, all'opposto vero, che la previsione di una pluralità di tabelle (cui gli odierni governanti sono stati costretti dalla sentenza n. 32/2014) supera e smentisce il concetto introdotto dalla L. 49/2006 che prevedeva la tabella unica con indebita assimilazione di sostanze differenti fra loro.
    Si ritorna, quindi, ad una sistema imperniato correttamente su più tabelle, come era previsto dalla JERVOLINO-VASSALLI, perchè torna la bipartizione fra droghe pesanti e droghe leggere.
    Dunque, mi sia consentito dire che il Sig. SAVIANO parla di questi delicati temi senza essere documentato e -ed è cosa maggiormente grave per un opinion leader quale egli si propone - crede di potere parlare senza sapere di cosa sta parlando e senza peritarsi di dire pubblicamente gravi inesattezze, che spaccia per verità.
    Io credo, invece, che una pluralità di tabelle (entro le quali ricondurre le singole sostanze) siano necessarie, proprio per potere operare delle distinzioni fra le varie tipologie di stupefacenti e, soprattutto, ritengo giusta la scelta di isolare in una tabella ad hoc la cannabis naturale, evitando la confusione con i cannabinoidi sintetici.
    La Lorenzin ha deciso certamente controvoglia ed a denti stretti, ma a me della volontà del Ministro poco importa, perchè ciò che conta è la correttezza della scelta.
    Il resto - e, quindi le contestazioni strumentali - come dicono a Milano è fuffa.
    Ultima modifica di Avv. Zaina; 26-03-14 alle 23:20

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