nel parlamento italiano.
Lì la sinistra non esiste più.
lo sono ancoraerano due ideologie che mettevano in contrapposizione due modelli di GOVERNO,
appunto, nella classe politica attuale (e degli anni recenti) la sinistra è stata estromessa (porcellum)ma quello che abbiamo ora essendo un'associazione di criminalità organizzata non ha alcun tipo di ideologia, se non quella del lucro e di questa sorta di oligarchia per benestanti in cui sta sguazzando il nostro paese.
è un po' più complicato di così.Se gente come Berlusconi è potuta arrivare a quelle posizioni, e a poter prendere certe decisioni, è perchè noi abbiamo delegato la gestione del nostro sistema politico ed economico a dei ladri, senza interessarcene veramente.
Tra chi vota PD c'è ancora molta gente di sinistra.
Il problema è una manciata di dirigenti del partito che non sono affatto di sinistra.
Ad esempio, negli anni scorsi, che ci faceva la binetti nel PD?!?!?
E "moderati" (aka democristiani o complici di berlusconi) come D'alema, Franceschini, Veltroni??
Con un distinguo: Craxi non era certo il modello vivente di "socialista" o di "politico di sinistra", anzi!Ancora adesso, quei pochi che se ne interessano sono a Roma calpestati dalla polizia. Ricordiamoci che Berlusconi era un maledetto palazzinaro con l'acqua alla gola... Senza gli imbrogli, senza Craxi, a quest'ora sarebbe solamente un qualsiasi costruttore accoppato dai debiti, e invece adesso è il simbolo di quanto in questo paese venga valorizzato soltanto chi delinque e cerca scorciatoie.
L'unica possibilità di riscatto per il popolo italiano, al momento, è bypassare il parlamento e la democrazia e agire dal basso, partendo da una riforma economica fatta dalla gente:SIAMO UN PAESE DI FURBI, e io mi auguro soltanto di ritrovarci tutti quanti con l'acqua davvero alla gola e senza manco la pseudo libertà e democrazia che ci concedono, perchè è l'unico modo per smuovere gli animi e scendere in piazza.
- autogestione delle fabbriche,
- cooperative agricole/industriali vere in cui venga eliminato il concetto di profitto
- il ricavato venga reinvestito e in parte redistribuito ai soci lavoratori
-politiche cooperative di assunzione, riduzione dell'orario di lavoro pro capite: lavorare meno lavorare tutti
Eliminando il profitto capitalista tutti avrebbero un lavoro pagato degnamente e la disoccupazione scenderebbe a zero (vedi anarchismo spagnolo negli anni '30)
Le fabbriche e coltivazioni sarebbero 5 volte più produttive di ora e i lavoratori lavorerebbero per sè stessi, anzichè per un padrone.
Quando la democrazia si mostra per quello che è, ovvero una farsa, in cui c'è la dittatura della maggioranza , bisognerebbe agire pacificamente ma con decisione. Cambiando veramente le cose sul territorio: in maniera concreta e diretta.
com'era quella canzone inglese? .. "Le persone hanno il potere" ...
se le cose cambiano sul territorio non c'è "Roma" o "Regione" che tenga: il volere della gente del posto ha più valore e nessuno Stato può opporvisi. Vedi NoMuos, NOTAV, NoDalmolin: se lo Stato cerca d'imporre uno scempio a una popolazione questa ha tutto il diritto d'opporvisi e vincerà.Parliamo di politica quando vi andrà di prendere un bastone e camminare fino a Roma per spaccarlo in testa a chi ci ruba la vita ogni giorno.
sìScusate per l'off topic, e speriamo che almeno in ambito canapa non ci voglia una rivoluzione per cambiare qualcosa. Per tutto il resto, abbiamo una sola strada..
ma di tipi di rivoluzioni ce ne sono molte da tentare, prima di ri-provare con le "rivoluzioni tradizionali"