Ciao Poulain, bellissimo argomento davvero. Non ho un mio parere sul raggiungimento della felicità e del senso della vita, o meglio ci andrebbero milapost per districarlo dal mio cervello , ma potrei dirti perchè, ai miei occhi, il tuo amico Davide non ha colto nel segno.

Vedi, io faccio immersioni ricreative. Fino a 40 metri dove tutto è relativamente sicuro. Lo faccio principalmente perchè mi piace, non penso leda a me stesso più di quanto non mi appaghi, e soprattutto spero di non nuocere a nessuno. Quando torno a casa mi resta una bellissima esperienza, che andrà piano piano nel tempo affievolendosi, rimpiazzata in parte si spera da altre esperienze ancora più belle. Non credo che immergermi mi porterà mai alla felicità assoluta o a comprendere il senso della vita, ma nemmeno mi domando perchè mai dovrebbe farlo. Ogni volta li vedo quelli invasati, che portano il computerino da polso più in profondità possibile per fargli segnare il loro nuovo record, parrebbe quasi che la subacquea sia la loro unica ragione di vita.

Adoro il mare, in special modo quello sommerso, ma non posso incolparlo di essere un ostacolo alla mia vera felicità solo perchè un giorno non mi spunteranno le branchie e pertanto assaporo quegli attimi effimeri ma reali felice di poterli vivere, e anche se so bene che la mia vita reale (e mettiamocelo un ahimè) è in superficie, ciò non toglie ch'io possa ugualmente fare tesoro di quei sentimenti che in realtà sono frutto di esperienze in un mondo che non mi appartiene.