Io credo che il tuo amico Davide abbia ragione, ma credo vada specificato che la patologia legata all'utilizzo di sostanze che alterano i meccanismi che regolano la ''felicità'', sia più legata all'abuso di una sostanza, piuttosto che alla sostanza in sè.
Per cui, delle droghe interagiscono con la nostra felicità. Abusarne può sconvolgere dei meccanismi e portare a patologie quali quelle che rientrano nella più grande sfera della depressione.
La mente umana però, a differenza di tutte le altre menti, riesce a trascendere la droga stessa se vuole davvero. L'effeto placebo o nocebo è dimostrato. La mente può involontariamente alterare il corpo, ed è dimostrato. La mente può volantariamente cambiare il proprio corpo. A questo punto, non è la droga a fare la differenza, ma la mente stessa.
Questo rientra in più ampio contesto di sciamanesimo secondo me, concetto ormai di difficile comprensione per la cultura occidentale, ma che ancora rimane, seppur latente, come rimasuglio di un'epoca che ancora non è finita.
La droga per la nostra mente è tutto.....anzi....la droga per la nostra mente PUO' essere di tutto, a prescindere dalla sua entità. Può essere zucchero, cannabis o anche facebook. Facebook a differenza delle altre non agisce direttamente a livello chimico, ma indirettamente. Grazie alla capacità (spesso involontaria) della nostra mente di creare qualcosa che non esiste, facebook può far più male della cannabis in alcuni soggetti eppure non è considerato ''droga''.
Non credo di essere stato molto chiaro nell'esprimere il mio punto di vista...ma vabbè![]()