Oggi non abbiamo bisogno di un filosofo che non sia anche un poeta, diceva Carmelo Bene, e io aggiungo non abbiamo bisogno di uno scienziato che non sia anche un filosofo.
Oggi non abbiamo bisogno di un filosofo che non sia anche un poeta, diceva Carmelo Bene, e io aggiungo non abbiamo bisogno di uno scienziato che non sia anche un filosofo.
beh se hai citato Carmelo Bene, a me viene in mente Marcuse in l'uomo ad una dimensione, riporto un po' di righe dall'introduzione che critica il pensiero nelle societa' industriali avanzate:
Il Pensiero acritico deriva le sue credenze, norme e valori dall’
esistente pensiero e nelle pratiche sociali, mentre il pensiero critico
cerca modi alternativi di pensiero e di comportamento da cui
crea il punto di vista della critica. Tale punto di vista critico
richiede lo sviluppo di cio’ che marcuse chiama "pensiero negativo"
che "nega" forme esistenti di pensiero e realtà da una
prospettiva di possibilita più alte. Questa pratica presuppone
la capacità di fare distinzione tra esistenza ed essenza, fatti
e potenzialita, e apparenza e realtà. La mera esistenza
viene negata in favore della realizzazione di potenzialita’ superiori
mentre le norme scoperte dalla ragione sarebbero utilizzate per criticare e
superare forme Inferiori di pensiero e di organizzazione sociale. Quindi
cogliere le potenzialita per la libertà e la felicità renderebbe possibile la
negazione di condizioni che hanno inibito il pieno sviluppo e realizzazione
degl’individui.
In Altre parole, percependo la possibilita’ di autodeterminazione e
la costruzione di propri bisogni e valori potrebbero consentire ai singoli
individui di rompere con il modo esistente di pensare e di comportarsi.
La Filosofia dunque puo’ fornire le norme per la critica sociale e l'ideale
di liberazione, che guiderebbe al cambiamento sociale e all’ auto trasformazione dell’individuo."
spero non sia ot!