[QUOTE=potpot23;413836]
Ehilà Cheese...

No non credo che si debba per forza parlare di religione quando si parla di fede, ma si deve parlare di fede quando si parla di religione.

Citi esempi come oroscopo, tarocchi ecc.

C'è un libro che purtroppo non mi ricordo come si chiama... parla di astrologia karmica....per ogni giorno dell'anno in cui una persona nasce, corrisponde un carattere, un'inclinazione, i pregi e i difetti e ciò che puoi fare per cambiare i tuoi limiti.

Prima di leggere quel libro ero anch'io un "felice" scettico....poi ho constatato che quel libro ci pigliava di brutto su di me... allora da buon Felice Scettico (che può anche essere nome e cognome) ho provato a guardare cosa diceva per esempio di persone che conoscevo....INCREDIBILE! (non ci potevo credere, eppure ho cominciato a crederci)....era PRECISISSIMO....probabilmente nemmeno quelle persone sapevano così bene com'erano fatte...
ecco...davanti a questo...ho cominciato a interessarmi molto....di karma....reincarnazione....e buddhismo....

non potevo restare indifferente....
Continui a fissarti su dei punti e perderti, almeno apparentemente, gli altri più importanti.

Anche se ciò che dici fosse vero, non è dimostrando il contrario di un banale esempio a farti capire il senso di ciò che scrivo. Perdi tempo. Impegna un attimo più di energia nel capire il mio punto di vista, poi potrai ritenerlo sbagliato o definirlo come vuoi.
Dovresti provare a mettere alla prova le tue ''fondamenta'' e vedere se reggono, ma quello che fai è trovare indizi che sostengano la tua tesi, proprio per non minare quelle fondamenta. Riflettici se vuoi.

perché le cose che c'erano scritte...non erano...approssimative....erano precise...molto...e anche se su quella pagina c'erano scritti esattamente i miei difetti...anche quelli che non volevo sentirmi dire.....non potevo essere triste....perché da quel momento ho avuto come la calda sensazione di non essere un essere frutto del caso....e che non siamo quello che vorrebbero farci credere...
Lo scrivi tu stesso. Una calda sensazione. Cos'è questa se non una romantica interpretazione del fenomeno descritto?
Le sensazioni sono frutto della percezione ed in quanto tali puramente soggettive. Puoi affidarti ad esse come e quanto vuoi, ma rimarranno sempre illusioni. Il che ripeto, non è negativo, è normale. Bello. Comune.


Quando ti ho chiesto se ti sei avvicinato al buddhismo non sono stato impreciso e vago, ma tu non mi hai risposto.
Non hai letto con attenzione allora. Ho risposto esattamente a ciò che volevi sapere.

Te l'ho chiesto perché sono convinto che se lo facessi davvero non parleresti così.
Sei convinto, ma non hai prove. Di nuovo esprimi un giudizio, che ti allontana dalla realtà evitando che le tue fondamenta vengano messe alla prova.
Se tu potessi accettare l'idea che io si, mi sono avvicinato al buddhismo più di quanto credi senza rimanerne folgorato, ma anzi, dopo averlo esplorato sia arrivato alla conclusione che come altre dottrine esso presenta delle enormi carenze, inesattezze, e che basa parte di esso su una o più illusioni, allora in questo preciso momento, quando realizzi ciò, le tue fondamenta verrebbero scosse.
Questa è una cosa che può far male, molto male. Prendere a calci i nostri ideali ci rende spaesati. La nostra mente ci difende rafforzandoli, non mettendoli alla prova. Ma questo stesso meccanismo di difesa, ci impoverisce da un punto di vista intellettivo.


Probabilmente tu sei arrabbiato con tutto ciò che riguarda la religione, per qualche motivo, e vivendo nella cultura cattolica, come darti torto.
Arrabbiato? In parte. Più che altro affascinato da come tutt'oggi posso osservare le strategie che venivano messe in atto migliaia di anni fa per inebetire la mente umana e renderla schiava. Funzionano oggi come ieri. Ciò è affascinante. Ha alcuna importanza? Come al solito, conosci già la risposta. Credi possa essere davvero arrabbiato?


Ma il buddhismo è un altra storia. Non pretende che tu CREDA. Ma ti invita ad aprire cuore e mente alla vita. Crederai tu se vorrai, altrimenti no. E' una scelta, sempre.
Se esiste una sola frase, parola, espressione di materia o qualsivoglia concetto che non sia oggettivamente constatabile, allora vi è invischiata la fede. Se non conosci ma dici che è vero, allora è fede. Se dici di conoscere ma non lo puoi provare, è fede comunque.

Se io domani vedessi la virgen de guadalupe che mi dice che sono il nuovo profeta, prima di mettermi a farlo, penserei a quante droghe ho assunto :D
Il senso è che prima di dire si, questo è vero e ci credo perchè è così reale in me, è così concreto, saggio, buono, perfetto, io dubiterei della mia lucidità mentale. Ma questo va a ledere le fondamenta, per cui no, è più facile non farlo e procedere nell'illusione, così calda ed avvoglente.


Io apprezzo chi spacca il cappello in quattro e chi alimenta il dubbio ma solo se il fine è quello di conoscere...se il fine rende fecondo un incontro, una discussione...altrimenti la stessa puntigliosità può rivelarsi controproducente...è inutile sprecare energie e intelligenza per chiudersi in sé stessi...
Se pensi questo di me....va bene così


Io non sono un maestro...sono un semplice ragazzo...affascinato dalla bellezza della saggezza orientale...
Sono agli inizi e mi pareva bello condividere una cosa che a me sta dando tanto...
Non faccio pubblicità perché non ho niente da guadagnare...mi piace solo estendere la conoscenza di qualcosa di bello e utile a chi conosco e anche a chi non conosco...
Fai bene. Continua a condividere il tuo pensiero e dialogare, sicuramente ne potrai trarre un guadagno sotto vari aspetti, così come il tuo interlocutore. E' una buona cosa.



Sull'ultima riflessione
No, caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo ferito.
Continui ad esprimere un giudizio approssimativo, senza cogliere il punto di vista. Anche se fossi ferito e tutto, dovresti essere interessato al punto di vista, al senso di ciò che scrivo, non del perchè lo scrivo. Altrimenti è inutile.

Il punto di vista che io esprimo non è solo il mio, tanti altri lo condividono. Ed è frutto della logica, non dell'essere feriti. Ora magari saremo anche tutti feriti, ma a te dovrebbe interessare il senso, il concetto, non se l'autore sia ferito o meno.

Sai, io non sono per nulla un cattolico, eppure seguo regolarmente pontifex, sito di estremisti cattolici. Ascolto spesso radio maria.
Non sono per nulla uno skin, un fascio etc... però a volte vado a vedere cosa scrivono qua e là, qual'è il loro punto di vista. E così via con in molti altri campi. Sai perchè?
Perchè sono così diversi da me, ragionano con schemi mentali così diversi dal mio, che se non li osservassi non potrei neanche concepirli. Li sfrutto per apprendere, seppur non credo condividerò mai un cazzo di ciò che pensano. Rubo i loro pensieri e schemi, li uso per ampliare la mia visione.

Fai lo stesso con me. Lascia stare chi sono, se sono un depresso cronico in procinto al suicidio o se sono un lussurioso libertino non ha importanza. Guarda il senso, altrimenti stai perdendo il tuo tempo se vuoi impegnarlo nella comprensione.

Spero che le mie parole possano giungere a destinazione. Un pò ci conto, ma come al solito se non accade, non ha alcuna importanza