Beh, secondo le filosofie orientali, gli animali in realtà non sono animali. Potrebbero essere uomini reincarnati in animali perché devono "scontare" qualcosa. Proviamo a vederla così, siamo tutti LETTERALMENTE una cosa sola. La mente, l'anima è UNA, è la stessa, e fa esperienza di sé soggettivamente nei vari individui.
L'empatia è "mettersi nei panni dell'altro" o ancora meglio sentire l'altro come fossimo noi, come se fossimo noi quel maialino mandato al macello o la mucca al quale viene strappato il figlioletto per fare in modo che noi possiamo berci il suo latte.
"Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te".
"Ama il prossimo tuo come te stesso".
Altrimenti continuiamo a vivere nell'egoismo, nell'opportunismo, nella sopraffazione.
E poi dal trattare così anche le altre persone, il passo è breve.
Riporto un messaggio illuminante che ho trovato in rete:
Mi diverte molto cercare parallelismi storici. La violenza e lo zelo con cui gli onnivori si scagliano ed offendono i vegani ricorda molto il modo in cui venivano trattate le prime/i femministe/i. È come se, non mangiando nulla che derivi da animali, si toccasse una questione identitaria che, smossa, genera violenza inaudita e una reazione di chiusura totale, come se la loro identità stessa si sia a fatica costruita sull'oppressione e lo sfruttamento di qualcuno che, socialmente e politicamente, è più debole.
Il suo è un meccanismo psicologico di difesa chiamato "reattanza". Sa che l'alimentazione vegan è più etica, perché i dati parlano chiaro, inquina meno e non uccide, quindi per non sentirsi in colpa cerca di sminuire la filosofia vegan additandola come setta, moda, o simili. In realtà dovrebbe comprendere come fin da piccolo è stato indottrinato al "carnismo", l'ideologia secondo cui uccidere, torturare e mangiare gli animali sia etico. Questa è una visione distorta della realtà, perché così non è. Un animale tiene alla sua vita come tu tieni alla tua, e soffre allo stesso modo. La invitiamo a riflettere su questo, ne gioverebbe anche la sua salute, oltre al pianeta che lascia ai suoi figli.