Ecco di nuovo uno dei punti cardine: innanzitutto, non si puo' secondo me paragonare una situazione estrema (morire di fame) alla nostra possibilità di scelta alimentare, non è ragionevole.
Poi, gli animali non sono persone, è vero. Ma sono esseri viventi, come noi, come i vegetali, potremo almeno incominciare ad averne più rispetto.
Magari mangiando meno carne e pesce, magari con allevamenti meno intensivi, aumentando la qualità del prodotto.
Perché dobbiamo noi esseri umani, sentirci padroni? Perché non possiamo iniziare a scegliere anche per il bene di piante ed animali? Non capite che la differenza è alla base di tutto?
Certo che siamo differenti dagli altri animali (siamo mammiferi , l' 80% del nostro dna è uguale a quello di una mucca), ma perché essere diversi significa prevaricare?
Anche io, intendiamoci, non sopporto i vegani oltranzisti , lo scontro frontale non porta a nulla.
Così come non sopporto i carnivori incalliti e i cacciatori senza scrupoli.
Ma come già dissi in un altro messaggio qui, il dialogo ed il compromesso saranno l'unica nostra salvezza.
Un'idea che mi è venuta ad esempio per le pubblicità: iniziamo a ringraziare l'animale per essersi sacrificato per noi, sai alla fine, come "il gioco nuoce alla salute". E magari anche ricordare quanto sia dannoso il consumo eccessivo di carni soprattutto rosse, e queste promozioni centuplicate in paesi come gli U.S.A. (pensa che il grano che danno ogni anno a mucche e maiali, è quello che servirebbe per un anno all'Africa..).
Allora forse inizieremo a pareggiare, decenni di sfruttamento e consumo incontrollato.
Con rispetto, Yomi.