Citazione Originariamente Scritto da meravigliaverde Visualizza Messaggio
Io mangio carne e prima di morire di fame mangerei pure il mio gatto. Mi piacciono gli animali, li tratto con rispetto, ma non li tratto come persone. Per me c'è differenza. Poi chi fa scelte differenti per etica/morale/salute/gusto ben venga finché non mi impedisce di vivere come voglio io. E questo discorso vale per tutto: dalla liberalizzazione della cannabis, ai matrimoni gay, all'aborto, alle decisioni di fine vita, religione ecc.
Ecco di nuovo uno dei punti cardine: innanzitutto, non si puo' secondo me paragonare una situazione estrema (morire di fame) alla nostra possibilità di scelta alimentare, non è ragionevole.
Poi, gli animali non sono persone, è vero. Ma sono esseri viventi, come noi, come i vegetali, potremo almeno incominciare ad averne più rispetto.
Magari mangiando meno carne e pesce, magari con allevamenti meno intensivi, aumentando la qualità del prodotto.
Perché dobbiamo noi esseri umani, sentirci padroni? Perché non possiamo iniziare a scegliere anche per il bene di piante ed animali? Non capite che la differenza è alla base di tutto?
Certo che siamo differenti dagli altri animali (siamo mammiferi , l' 80% del nostro dna è uguale a quello di una mucca), ma perché essere diversi significa prevaricare?
Anche io, intendiamoci, non sopporto i vegani oltranzisti , lo scontro frontale non porta a nulla.
Così come non sopporto i carnivori incalliti e i cacciatori senza scrupoli.
Ma come già dissi in un altro messaggio qui, il dialogo ed il compromesso saranno l'unica nostra salvezza.

Un'idea che mi è venuta ad esempio per le pubblicità: iniziamo a ringraziare l'animale per essersi sacrificato per noi, sai alla fine, come "il gioco nuoce alla salute". E magari anche ricordare quanto sia dannoso il consumo eccessivo di carni soprattutto rosse, e queste promozioni centuplicate in paesi come gli U.S.A. (pensa che il grano che danno ogni anno a mucche e maiali, è quello che servirebbe per un anno all'Africa..).

Allora forse inizieremo a pareggiare, decenni di sfruttamento e consumo incontrollato.

Con rispetto, Yomi.