Citazione Originariamente Scritto da ecko Visualizza Messaggio
Durante la manifestazione sono state denunciate 3 persone per aver portato la loro piantina in piazza (una di loro, Matteo Mainardi, del team di Meglio Legale). Tutte 3 sono attualmente seguite e difese dal pool di avvocati messo a disposizione dai promotori della campagna #iocoltivo (dal momento che, com'è stato detto dall'inizio di tale iniziativa, è garantita l'assistenza legale gratuita e completa al 100%). Il tutto è spiegato nei dettagli sul sito www.iocoltivo.eu
Seguiremo passo per passo queste persone, sia dal punto di vista mediatico che di assistenza legale e daremo aggiornamenti nel tempo.

Durante l'evento anch'io ho provato a farmi denunciare, annunciando al microfono che stavo istigando le persone a coltivare cannabis, quindi ero colpevole di istigazione al reato.
Avevamo previsto di portare in piazza molte più piante, quindi di prenderci una denuncia ognuno di noi: purtroppo la direttiva della questura della sera prima ha complicato le cose e siamo riusciti a far arrivare a Montecitorio solo tre piante (oltre le prime tre portate dagli attivisti) e si è deciso di darle ai parlamentari presenti.

Qui nessuno "sta giocando a fare l'eroe col culo degli altri" e non mi sta bene che vieni qui a lanciare accuse simili al sottoscritto. Io sono in prima linea da anni, lo sono stato il 25 giugno a Roma e continuerò ad esserlo. Rischio quotidianamente denunce per quello che faccio e ne ho prese diverse in passato (alcune ancora in ballo).

La campagna di disobbedienza civile #iocoltivo è stata studiata e messa in campo da 4 importanti realtà che si sono unite per questa iniziativa e che ora, insieme ad altre decine di associazioni, stanno provando a cambiare le cose in Italia. L'evento di Roma è stato un passaggio importante e si continuerà su questa strada finché non riusciremo ad aprire un dibattito politico in parlamento sulla legalizzazione della Cannabis.

Può piacere tutto questo come no, si può aderire, condividere o meno... ma che non si venga a sputare veleno inutilmente cercando polemiche senza senso perchè i nemici sono altri!
#iocoltivo rappresenta senza alcun dubbio la più importante iniziativa antiproibizionista che si è vista in Italia negli ultimi 20 anni: trovo veramente allucinante che ci sia qualche cultore della cannabis o addirittura grower che da contro a una cosa simile!

E ricordo che tutti coloro che hanno aderito alla campagna, sono perfettamente consapevoli dei rischi a cui vanno incontro. Stiamo parlando di disobbedienza civile... non di una scampagnata al parco: questa cosa è stata detta chiaramente fin dall'inizio e io stesso l'ho sottolineata più volte durante il lancio della campagna il 20 aprile scorso.

Per qualsiasi ulteriore informazione o dettaglio rimando al sito della campagna e invito a scrivere a [email protected]

ti ringrazio del dislike, solo per aver espresso una personale ed oggettiva opinione.... questo la dice lunga sul tuo concetto di libertà di espressione.

detto ciò veniamo al dunque.... tu parli della più importante iniziativa antiproibizionista vista in italia negli ultimi 20 anni, beh a dire il vero a me sembra l ennesima stronzata mediatica atta esclusivamente a fare curriculum a quelli che si proclamano "antiproibizionisti", ma che di questo antiproibizionismo ne hanno fatto un business.
oggettivamente la conferma a questa mia affermazione me l hai data tu con la risposta sopracitata, dato che avete proclamato a gran voce la disobbedienza civile, ma a conti fatti vi siete fatti fermare da una direttiva della questura che ha impedito che molte più persone avessero potuto portare la propria pianta in piazza..... ma quindi che disobbedienza civile è???? è una disobbedienza civile autorizzata dalle autorità????
altro che nelson mandela........

gracis te lo dico col cuore, a me sembra davvero una gran presa per il culo, sopratutto nei confronti di chi ha dedicato la sua vita alla cannabis, da chi giornalmente fa disobbedienza civile e rischia che gli venga negato il diritto più importante "la libertà" solo per coltivare una pianta che dovrebbe essere trattata come qualsiasi altro bene di consumo.

con questo non voglio dire che tu o le vostre iniziative siate il demonio sceso in terra, ma semplicemente che siete dei fake, pronti a sbandierare un antiproibizionismo di facciata che però è sempre politically correct, un antiproibizionismo che prima lancia il sasso ma poi nasconde la mano quando c'è davvero da tirare fuori le palle, un antiprobizionismo che va in palese conflitto di interessi dato che ci guadagnagni/ate da libri, riviste ecc.

io sono pronto a cambiare idea se mi si dimostra il contrario, e tu saresti pronto ad un confronto con un vero antipro???