Sui fatti del 15 ottobre!!!


Approfitto per rispondere con questo articolo anche a delle obiezioni poste nei commenti.

Spero di non stancare, ma ancora una volta ho necessità di ricordare che ho 58 anni e senza alcuna presunzione, ma , purtroppo, con il bagaglio dell’esperienza, vorrei che quanto detto finora e quanto andrò a dire ora non venga frainteso, è solo l’opinione di un cittadino che nel corso della sua vita non ha fatto altro che essere sulle barricate, fossero queste materiali o semplicemente metaforiche.

Quando alla fine degli anni 60 iniziarono le manifestazioni oceaniche in tutto il mondo occidentale il termine “fascista” non contemplava l’appartenenza ad uno schieramento politico determinato dalla posizione degli scranni nei parlamenti, ma era il termine comunemente usato per individuare una “forma di pensiero” e quindi nelle manifestazioni negli USA, Nixon era chiamato “fascista” e “fascista” era la sua guerra nel Vietnam, “fascista” era il genocidio delle tribù amazzoniche per favorire una deforestazione selvaggia, anche se era commesso da Paesi occidentali e “democratici”, “fascista” era la dittatura “comunista” in URSS e in Cambogia e “fascista” erano le prese di posizione dei parlamenti europei contro i più elementari diritti, come il divorzio, l’aborto, la parità dei diritti tra i sessi, l’accesso garantito all’istruzione e così via!

“Fascista” è il pensiero che guida questo Stato da ormai 20 anni e la prova ne è che le carceri sono piene di detenuti colpiti dalla Bossi-Fini e dalla Fini-Giovanardi, due leggi che hanno il fulcro in una idea dell’ordine sociale basato sulla paura e sulla discriminazione, sul conseguente controllo e sulla persecuzione.

Certo, Fini che è il firmatario delle due leggi ha anche come aggravante quella di aver militato e creato forme di neo-fascismo post Almirante, ma “fascista” è anche la dichiarazione di Di Pietro, sulla necessità di una “legge Reale 2″, con la quale sarebbe impossibile anche formare capannelli superiori alle 5 persone perché considerate assembramento!

Ho vissuto i tempi della “legge Reale”, promulgata nel 1975 per fronteggiare il pericolo delle bande armate, che solo due anni dopo, avrebbero invece generato nella nostra Nazione i tristemente ricordati “anni di piombo”!

Ebbene, sabato ho rivisto a S. Giovanni le stesse dinamiche che venivano attuate in quegli anni, incredibilmente lontani eppur assurdamente attuali, quelle dinamiche che scatenavano l’indignazione dell’opinione pubblica che reclamava più ordine e più controllo senza comprendere i subdolo gioco che il Potere giocava con la sensibilità degli individui.

Sabato ero a S.Giovanni, con la mia nipotina di 4 anni e insieme a me c’erano dei genitori e altri nonni, con le carrozzine, con i bimbi sulle spalle per mostrargli una folla pacifica e festante, per fargli ascoltare il suono dei tamburi che alcuni giovani percuotevano gioiosamente sotto la statua di S.Francesco.

Ma una cosa mi colpì: non c’era neanche una camionetta della polizia ….eppure è lì che dovevano stare, per controllare gli accessi alla piazza e proteggere la folla che diventava sempre più numerosa …e pensare che alla Million Marijuana March è la prima cosa che fanno!!!!! “Strano…” dissi alle persone che erano con me, “mettiamoci all’esterno della folla, la cosa puzza!” ….l’avevo già vista 30 anni fa questa cosa, per molte volte, ad ogni manifestazione e avevo paura che si ripetesse, come infatti è successo.

Per chi non è di Roma, immagini una strada che confluisca in un altra ad angolo retto e all’esterno dell’angolo …lì sì che c’erano le camionette, gli idranti e gli agenti con i lacrimogeni. Stranamente i cosiddetti “black blocks” (vi invito a vedere alcune foto su Fb, dove si vede chiaramente che molti di questi gruppi organizzati erano molto più vetusti e appesantiti dei giovani inquadrati dalle telecamere) aprivano il corteo e all’altezza dell’angolo formato dalle due strade sono stati letteralmente spinti dalle forze dell’ordine (?) verso la piazza affollata con l’uso degli idranti, dopodiché …il caos!

Già visto, già sperimentato, già compreso! La folla che fugge, il panico, la devastazione, i feriti, gli incendi …già visto, già sperimentato, già compreso! Il passo successivo? Richiesta di più ordine, più controllo, più censura, più potere repressivo e che cos’è questo se non “fascismo”?

Giancarlo Cecconi – ASCIA

Legalizziamolacanapa org Team

fonte: http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=2715